Descrizione
La Parthenocissus tricuspidata è una pianta rampicante conosciuta principalmente con il nome comune di vite americana. La pianta appartiene alla famiglia delle Vitaceae di cui fanno parte molte altre specie, è originaria dell’America del nord ed è molto diffusa in Canada in tutti gli Stati Uniti e nel Messico.
È una pianta decidua molto rustica, si adatta bene in molti tipi di terreno. Il tronco di aspetto tipico della vite presenta una colorazione rosso scuro tendente al marrone, la corteccia col passare degli anni dissecca e si distacca.
Le foglie di forma palmatosetta sono lisce e alternate di colore verde che nel periodo autunnale diventa un attraente colorazione rosso scura.
Il frutto della Parthenocissus tricuspidata è una bacca di piccole dimensioni colore blu contente due semi.
Grazie alla sua facilita di arrampicamento è usata per ricoprire muri e non è raro trovarla su pali telefonici e simili, è usata anche per pergolati e lasciata arrampicare su alberi.
La sua capacità di arrampicamento è dovuta a piccoli uncini e minuscole ventose di forma discoidale che sono presenti sugli apici dei viticci.
Messa a dimora
La messa a dimora della Parthenocissus tricuspidata può essere fatta in periodo soleggiato nell’intervallo che va dal mese di ottobre a marzo. La superficie di terra per la coltivazione della pianta dovrà essere ben smossa, si dovrà effettuare uno scavo di almeno 20 cm e si dovrà incorporare del letame ben maturo oppure del terriccio ricco di sostanza organica.
Tipo di Terreno
Si adatta in modo ottimale a molti tipi di terreno, il terreno ideale però deve essere ben drenato e con una buona percentuale di sostanza organica.
Esposizione
L’esposizione della Parthenocissus tricuspidata può essere in pieno sole o mezza ombra.
Fioritura
La fioritura della Parthenocissus tricuspidata avviene nel periodi di maggio-giugno, i fiori molto piccoli sono di poca rilevanza estetica.
Moltiplicazione
La moltiplicazione della Parthenocissus tricuspidata può essere fatta tramite talea semilegnosa. Le talee semi-legnose che avranno una lunghezza di 12-15cm andranno prelevate nel periodo che va da luglio a settembre.
In alternativa possono essere prelevate anche delle talee legnose nel periodo di settembre – novembre, queste ultime però avranno una lunghezza superiore, circa 25-30 cm.
Per estendere in larghezza il rampicante è possibile effettuare una propaggine strisciante.
Questa tecnica viene applicata ai rami più lunghi e più flessibili e si effettua in questo modo:
scelto il ramo prestabilito e la posizione in cui orientarlo si effettua una buca di 10 cm di profondità, il ramo scelto verrà intaccato leggermente nella parte che verrà interrata. Il buco verrà ricoperto di terriccio, sabbia e torba in parti uguali. Questa operazione si può ripetere lungo il fusto lasciando intervalli di 4-5 foglie.
Accorgimenti colturali
I giovani getti della pianta cercheranno di orientarsi contro una superficie per dare il via alla loro arrampicata, grazie a questo si può decidere dove orientare i getti e far crescere il rampicante. All’inizio la loro capacità di sostegno sarà scarsa per farli crescere nella posizione desiderata si dovrà molto probabilmente far uso di sostegni che poi andranno rimossi quando i tralci saranno ben saldi alla superficie.
Per le potature finalizzate all’orientamento e alla forma della pianta si dovranno effettuare nel periodo estivo, andranno eliminati anche i rami sovrapposti e impigliati tra di loro.
La Parthenocissus tricuspidata come già detto è una pianta rampicante con un ottima crescita ed estensione, bisogna comunque tenere in considerazione il posto in cui verrà coltivata, deve avere infatti molto spazio. E’ possibile lasciarla crescere attorno il tronco di un albero, in questo caso però la pianta potrebbe portare se non tenuta sotto controllo alla morte dell’albero stesso, saranno quindi necessari interventi di potatura affinché i rami non vengano sommersi dal fogliame del rampicante. Se la Parthenocissus tricuspidata viene scelta invece per ricoprire un muro (anche di abitazione) bisogna tenerla sempre al disotto della grondaia, questo è importante affinché non la ostruisca e non ostacoli lo sgrondo delle acque.
Per quanto riguarda la concimazione si può effettuare nel periodo primaverile una somministrazione di fertilizzante che può essere letame ben maturo oppure un concime a lento rilascio.
Nei periodi di maggiore caldo la Parthenocissus tricuspidata avrà bisogno di maggiori annaffiature arrivando anche a somministrazioni quotidiane di acqua nei periodi di siccità prolungata.
Malattie, parassiti e avversità
Tra i nemici maggiori che possono provocare danni alla Parthenocissus tricuspidata ci sono gli afidi, l’oziorrinco della vite (Otiorhynchus sulcatus) e il ragnetto rosso.