Descrizione
Il timo è una pianta erbacea perenne, le sue dimensioni raggiungono pressappoco 30 cm larghezza l’altezza è molto contenuta e in genere non supera i 30cm, la pianta tende comunque a formare grossi cespugli molto estesi.
I fusti sono inizialmente di colore rossastro, sottili e quasi erbacei, con il tempo scuriscono e lignificano. Le foglie sono piccole, lanceolate e numerose e disposte lungo i fusti, sono molto aromatiche ed emanano un intensa profumazione.
I fiori sono generalmente di colore violetto molto chiaro oppure bianchi con sfumature rosate, compaiono raccolti in spighe all’ascella delle foglie nel periodo primaverile. I frutti sono dei piccoli acheni di forma arrotondata e di colore marrone scuro.
La sua diffusione allo stato naturale è molto marcata, può essere facilmente rinvenuto a quote di pianura fino a zone montane sui 2000 metri, cresce spontaneo lungo i sentieri e in zone soleggiate in terreni poveri.
Periodo di impianto, mesi dell’anno
Le piantine vanno messe a dimora tra il mese di ottobre e marzo.
Tipo di Terreno
Il timo si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno purché sia ben drenato. In natura cresce spontaneo su terreni particolarmente poveri. Sono da preferire comunque i terreni ben esposti con un buon scheletro e leggermente calcarei. Un terreno più simile alle sue esigenze quindi può dare ottimi risultati.
Esposizione
La posizione ideale per il timo è l’esposizione totale al sole.
Tecnica di Impianto
La semina diretta sul terreno può essere fatta a spaglio in una piccola aiuola, ricoprire poi con un leggero strato di terreno. Quando le piantine saranno cresciute di circa 4-5cm è bene diradarle lasciando tra un esemplare e l’altro circa 30 cm di distanza, la pianta come già accennato cresce formando estesi cespugli.
Per la coltivazione del timo è bene dedicare un aiuola a se stante per due motivi principali, il primo è la spiccata tendenza della pianta ad espandersi, il secondo è dovuto al fatto che le erbe infestanti potrebbero soffocare le giovani piante, in quest’ultimo caso però è possibile eliminarle manualmente e periodicamente non appena se ne formano di nuove.
Moltiplicazione
La riproduzione del timo avviene in genere per talea o per seme, la talea in genere viene prelevata nel periodo autunnale, la semina invece può essere fatta in primavera.
Per la talea è bene scegliere porzioni di pianta già lignificate, la talea può essere messa subito a dimora oppure coltivata in vaso per essere trapiantata in piena terra la primavera successiva. Bisogna in entrambi i casi assicurare al terreno una giusta umidità almeno fino a che la pianta non avrà mostrato segni di ripresa vegetativa.
Raccolta per il consumo
La raccolta può essere fatta sempre durante l’arco dell’anno a seconda delle necessità. I rametti vanno prelevati con delicatezza e staccati alla loro giuntura senza provocare danno al resto delle ramificazioni. È bene munirsi di un paio di forbici ben affilate per evitare di sfilacciare i teneri fusticini.
Conservazione
Per la conservazione bisogna effettuare la raccolta dei rametti prima della fioritura. I rametti andranno essiccati e conservati.
Malattie, parassiti e avversità
Tra le malattie crittogamiche che possono colpire il timo:
- Marciume nero.
- Ruggine (Aecidium thymi)
- Alternariosi (Alternaria brassicicola)
L’apparato radicale del timo può essere soggetto ad attacchi da parte di un nematode chiamato Meloidogyne hapla che provoca alterazioni alla superficie limitando la capacità di trarre nutrimento da parte delle radici.
Un insetto abbastanza pericoloso per le foglie di timo è la tortrice Cacoecimorpha pronubana, in particolare le larve si nutrono del fogliame, gli adulti non sono dannosi.
Proprietà medicinali
L’olio di timo viene usato contro il raffreddore e la tosse ha proprietà balsamiche. Il suo principio attivo viene inoltre usato come fungicida.
Uso in cucina
Il timo viene usato in cucina per insaporire piatti di carne.