Schefflera actinophylla

Descrizione

La Schefflera actinophylla conosciuta anche con un altro nome botanico: Brassaia actinophylla, è una pianta a portamento arbustivo appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Ha origini polinesiane dove è molto diffusa, è presente in larga parte anche in Australia e nel sud della Nuova Guinea.

Questa specie perenne raggiunge altezze abbastanza contenute, circa 2-2,5 metri, può essere quindi coltivata in appartamento. In realtà nel suo habitat naturale la pianta assume un portamento colonnare largo con un estensione di circa 6 metri e un altezza di massimo 12 metri. La sua crescita non è molto veloce a causa delle condizioni climatiche e della ridotta esposizione luminosa di un appartamento, è però molto rigogliosa e permette di avere un bell’effetto ornamentale grazie alla bellezza del suo fogliame. I fusti legnosi sono nelle piante adulte rigidi e spessi, poco ramificati.

Le foglie sono divise, con un colore verde intenso, hanno una lunghezza di 10-30 cm. Sono formate da numerose foglioline in genere da 7 a 16 che possono avere una lunghezza compresa tra 3 e 5mm in quelle più giovani a 7-15mm in quelle più mature di colore verde brillante e di forma ovato od oblunga. Le foglie che si sviluppano su rosette terminale sui rami, hanno una consistenza e un aspetto coriaceo.

Durante il periodo estivo si formano delle pannocchie erette e composte terminali con una lunghezza fino a 80cm. I fiori posti lungo le pannocchie sono di colore rosa ma possono essere anche di tonalità più scure o rossi.

In seguito alla fioritura si ha la produzione di bellissime bacche di piccole dimensioni di forma globosa e di colore nero.

Esistono anche alcune cultivar, tra quelle più diffuse ci sono:

  • Schefflera actinophylla ‘Variegata’: La pianta in tutto e per tutto simile alla specie da cui deriva, l’unica particolarità è la presenza di macchie di colore giallo crema sulle foglie.
  • Schefflera actinophylla ‘Amate’

Tipo di Terreno

Per coltivare al meglio la Schefflera actinophylla è bene utilizzare un terriccio composto prevalentemente da torba, ben drenato ma capace allo stesso tempo di trattenere una buona quantità di acqua.

Una miscela ideale è composta da 4 parti di torba, due parti di sabbia, e una parte e mezza di terriccio organico ben ricco di sostanza organica.

Esposizione

La particolare necessità di temperatura fa di questa specie una tipica pianta da appartamento.

L’esposizione più adatta della Schefflera actinophylla è in una posizione mediamente illuminata con luce solare filtrata. La pianta delicata tollera temperature minime di 15 gradi durante il periodo invernale.

Non sopporta esposizioni a correnti di aria fredda o sbalzi repentini di temperatura che portano subito alla manifestazione di sintomi a carico del fogliame. È buona norma quindi collocare la pianta lontano da finestre o corridoi dove facilmente potrebbe essere esposta a correnti fredde.

Altrettanto importante è la temperatura massima a cui deve essere esposta. Evitare una temperatura che superi i 25-26 gradi, per vegetare al meglio la pianta ha bisogno di una temperatura compresa tra i 18 e i 20 gradi.

Moltiplicazione

La riproduzione della Schefflera actinophylla viene praticata principalmente per talea semilegnosa.

Le talee semilegnose si prelevano nel periodo estivo, devono avere una lunghezza compresa tra i 12 e i 15 cm. Vanno coltivate in vasi di 10-15cm di diametro con un substrato composto in prevalenza da sabbia e torba arricchito di una piccola percentuale di terriccio generico per la semina o terriccio umifero.

In alternativa per moltiplicare la Schefflera actinophylla si può praticare la semina. I semi vanno piantati in primavera in un terriccio di torba e sabbia interrati per circa il doppio della loro dimensione. La germinazione avviene dopo un periodo di tempo variabile mantenendo i vasi ad una temperatura costante di circa 20-21 gradi.

Accorgimenti colturali

Nelle piante giovani i fusti sono particolarmente teneri e facilmente possono essere piegati anche senza dirette sollecitazioni esterne. Per questo motivo per permettere alla pianta di crescere eretta e formare un fusto dritto è opportuno fornire un tutore per almeno due anni dalla messa a dimora.

Durante le operazioni di rinvaso reinserire il tutore ed effettuare nuovamente le legature del fusto in modo che la pianta possa continuare la sua crescita.

Schefflera actinophylla frutti

Per le innaffiature dell’Schefflera actinophylla è necessario prestare molta attenzione, il terriccio deve essere mantenuto sempre umido ad eccezione del periodo invernale in cui le innaffiature potranno essere ridotte.

Le irrigazioni vanno effettuate in modo costante e continuativo soprattutto in estate quando la temperatura aumenta particolarmente e le esigenze in termini di quantità di acqua aumentano anche di molto. Sono necessari interventi di annaffiature ogni 3-4 giorni se la temperatura si mantiene entro i limiti indicati nel paragrafo dell’esposizione. Altrimenti se il caldo dovesse essere particolarmente intenso le innaffiature devono essere fatte con maggior frequenza, anche a giorni alterni.

Sempre in estate quando le temperature dovessero essere particolarmente calde e non si dispone di condizionatori o altri strumenti per mantenere una temperatura costante, è necessario effettuare periodicamente delle spruzzature o per meglio dire delle nebulizzazioni fogliari. Tramite l’utilizzo di un buon nebulizzatore, impiegando dell’acqua possibilmente piovana e tenuta a temperatura ambiente si può apportare un ulteriore fonte di umidità alla pianta. Evitare questa pratica se non strettamente necessaria per non favorire lo sviluppo di pericolosi funghi.

In inverno la situazione è differente. Le innaffiature vanno ridotte anche perché la pianta in condizioni normali entra in uno stato di riposo vegetativo. Tanto per dare un intervallo di tempo (in verità è necessaria un attenta analisi di molti fattori) le innaffiature in inverno vanno somministrate ad intervalli di 10-15 giorni. Se l’ambiente di casa è particolarmente secco a causa del riscaldamento domestico da parte di stufe e/o termosifoni è importante dare maggior riguardo alla frequenza delle irrigazioni.

Le concimazioni della Schefflera actinophylla sono importanti per mantenere la pianta in un buono stato e favorire la naturale difesa contro i parassiti che seppure in ambiente domestico possono essere sempre presenti. Le operazioni di fertirrigazione si effettuano dalla primavera o meglio da inizio estate fino alla prima metà del periodo autunnale. Si utilizza appunto un concime liquido equilibrato nei nutrienti e possibilmente arricchito con microelementi.

Le operazioni di concimazione della pianta si effettuano ad intervalli regolari ogni 12-15 giorni. Se nel periodo estivo si è soliti lasciare l’appartamento per molte settimane e non si dispone di un sistema di irrigazione automatico è possibile anche utilizzare dei concimi a lento rilascio.

Malattie, parassiti e avversità

La pianta di Schefflera actinophylla può essere soggetta ad attacchi di vari parassiti. Quelli più comuni e che di solito si diffondono con facilità in appartamento sono i seguenti:

  • Cocciniglie
  • Ragnetto rosso
  • Afidi che possono attaccare i giovani germogli in formazione in particolare l’Afide delle serre

Può essere colpita anche da malattie batteriche, la più diffusa è la Maculatura batterica.

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