Rodilegno rosso, Cossus cossus

Descrizione

Si tratta di un insetto molto polifago cioè capace di praticare un danno a diverse specie di piante.

L’adulto è una farfalla con dimensione alare di 7-10cm ha le ali anteriori di colore grigio scuro e striate finemente di una tonalità più scura.

Le larve sono di colore rosso per questo motivo viene denominato Rodilegno rosso, sono lunghe da 8 a 10cm, hanno il ventre colorato di giallo ocra.

Le uova sono di piccole dimensioni circa 1 mm e vengono deposte dalle femmine negli anfratti attorno alle piante ospiti o direttamente su di esse nelle fessurazioni del tronco.

Piante colpite

Le piante colpite dal rodilegno rosso sono molte, tra queste ci sono diverse piante da reddito appartenenti al gruppo delle pomacee, c’è il noce, le drupacee e piante forestale di interesse ornamentale.

Ciclo di vita

Il Rodilegno rosso, Cossus cossus compie una generazione ogni 3-4 anni.

Lo sfarfallamento degli adulti appare in primavera indicativamente dal mese di maggio fino ad agosto. L’accoppiamento degli adulti inizia immediatamente, segue poi l’ovodeposizione da parte delle femmine che prediligono posti nascosti tra le foglie o tra le insenature della corteccia degli alberi.

Le larve solitarie iniziano a scavare dopo circa 10 giorni dalla nascita cominciando dalla zona del cambio del legno. Durante l’inverno le larve possono svernare in questi ripari sicure di non essere esposte al gelo.

Danni

Il danno è provocato dalle larve che scavano gallerie irregolari praticamente in tutte le parti legnose della pianta. Una singola larva può scavare più gallerie permettendosi anche di uscire praticando veri e propri fori nelle piante arboree. Dai buchi di uscita si possono vendere gli escrementi delle larve che emanano un forte odore di cuoio.

Le piante vengono indebolite a livello strutturale con problematiche secondari, dai buchi infatti possono insediarsi diverse altre malattia: batteriche, virali e funghi.

rodilegno rosso Cossus cossus larve

Metodi di difesa

La lotta contro il Rodilegno rosso, Cossus cossus si effettua tramite buone pratiche agronomiche oppure tramite lotta chimica.

Le trappole sessuali sono un utile strumento per verificare la quantità di adulti in volo, queste vengono installate all’incirca alla  metà del mese di maggio dopodiché raggiunta la soglia (operazione che viene svolta in genere in vivaio) si cosparge la chioma di prodotti fosforganici come il Paration e utilizzando oli bianchi che vengono attivati appunto da dai fosforganici.

Un altro metodo di lotta che viene effettuato quando le larve sono ormai già attive è l’eliminazione delle larve tramite l’impiego di fil di ferro da far passare nelle gallerie. Questo metodo ha un buon successo ma risulta molto laborioso in caso di grave infestazione.

Altro metodo impiegato per la lotta al Coccus coccus è quella delle fumigazioni o meglio degli areosol spinti nelle gallerie che uccidono le larve e successivamente verranno chiusi i fori con del mastice per dendrochirurgia.

La cattura massale è un altro metodo per combattere il rodilegno rosso. Si diffondono le trappole circa da 10 a 20 per ettaro a seconda della stima di adulti in volo, poi successivamente si raccolgono le trappole con i maschi attratti che non hanno compiuto l’accoppiamento.

Nemici naturali

Esistono due nematodi che possono parassitizzare le larve di rodilegno rosso e sono:

  1. Neoaplectana carpocapsae
  2. Neoaplectana feltiae

Questi nematodi vengono spruzzati direttamente nelle gallerie (vengono vendute soluzioni o spugnette solida da reidratare in acqua) una volta posatisi sul legno iniziano la ricerca attiva delle larve.

Esiste un fungo denominato Beauveria bassana che risulta essere molto attivo contro le larve di rodilegno rosso, anche questo fungo viene impiegato con successo nella lotta a questo xylofago.

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