Il lampone è parte del gruppo dei piccoli frutti come la mora e il mirtillo. La sua coltivazione richiede particolari accorgimenti ma può essere portata avanti senza problemi. Gli interventi di potatura sulla pianta oltre ad essere essenziali sono utili anche per mantenere il cespuglio in salute e massimizzare il raccolto.
Nella seguente guida vedremo come potare il lampone, quali sono i tagli da fare, su quali ramificazioni agire e in quali periodi dell’anno è opportuno potare per non incorrere in problematiche varie. È necessario però capire quali sono le caratteristiche principali della pianta di Lampone per comprendere meglio come muoversi e non commettere errori.
Portamento e caratteristiche della pianta
Il lampone è una pianta arbustiva con un altezza contenuta che può essere differente a seconda della varietà coltivata, è compresa tra 120 e 250 cm. La fruttificazione avviene da gemme miste presenti per tutta la lunghezza delle ramificazioni.
La caratteristica particolare del lampone è la sua frequenza di fruttificazione. Le numerose varietà di lampone si possono dividere in due grandi gruppi: unifere e bifere. Le unifere fruttificano soltanto una volta durante il corso dell’anno contrariamente alla bifere che producono i frutti in due periodi differenti.
L’apparato radicale e la prima parte dei fusti del lampone vengono definiti ceppaia similmente a come viene fatto per le piante di olivo, le radici della pianta sono sottili e concentrate nei primi strati del terreno, non vanno molto n profondità. Dalla ceppaia di lampone hanno origine le ramificazioni che vengono chiamate polloni e successivamente una volta che formano foglie e frutti prendono il nome di tralci.
I tralci del lampone che possono essere lsici o presentare spine hanno una vita prestabilita e diversamente da altri frutti minori non superano i due anni, dopo tale periodo vanno rinnovati poiché risultano essere improduttivi.
I tralci del lampone hanno origine sia direttamente dalle radici che dalle gemme esterne. I tralci radicali sono più comuni nelle piante giovani in quelle più vecchie invece prevalgono ramificazioni secondarie.
Forme di allevamento
Le forme di allevamento del lampone sono varie alcune libere altre a graticola che consiste nella formazione di un sostegno di fili verticali e orizzontali e altri metodi diffusi in prevalenza in paesi del nord Europa.
La forma più diffusa nel nostro paese è quella a spalliera che facilita molto le operazioni di raccolta, potatura e controllo delle malattie. La forma a spalliera prevede che le piante vengano coltivate ad intervalli di 50-60 cm lasciando una distanza tra i filari di almeno 3 metri. È necessario predisporre un impalcatura di base su cui i tralci di lampone verranno allevati. Si utilizzano pali in legno o pali in cemento per i filari più lunghi, i fili orizzontali vanno alternati per 50 cm e in numero adatto all’altezza finale della pianta.
Una variante della spalliera classica è la spalliera a V che consiste nell’allevare i tralci disposti su due lati aumentando così la superficie vegetativa.
Potatura di formazione
La potatura di formazione e tutti gli altri interventi sono identici per tutte le varietà siano esse unifere che bifere, alcuni però tendono a trattarle in modo diverso.
Il primo intervento di potatura sul lampone si effettua nel mese di marzo appena dopo la messa a dimora delle nuove ceppaie da vivaio. Si pratica un taglio lasciando i tralci ad una lunghezza di 30 cm da terra. Dopo questo taglio si avrà un ricaccio di nuovi germogli che avranno origine direttamente dalla ceppaia questi dovranno essere lasciati crescere liberamente.
Durante il secondo anno dalla messa dimora durante il periodo primaverile in marzo o a inizio aprile a seconda delle temperature si procederà alla guida dei tralci che dovranno ricevere una forma a ventaglio distanziati tra loro di almeno 30 gradi. Si effettua così una prima legatura a circa 60-70 cm e un taglio a circa 10 cm sopra il punto di legatura.
Potatura di produzione
Le piante di lampone entrano in produzione in anni differenti a seconda della varietà coltivata, in genere quelle bifere sono più precoci.
Durante il terzo anno si inizieranno gli interventi di potatura di produzione. I primi tagli andranno fatti sulle ramificazioni che hanno prodotto nell’anno precedente. L’operazione va effettuata nel mese di marzo eliminando i tralci al loro punto di origine. Dopodiché si procede a scegliere quattro o cinque tralci sani e vigorosi, questi saranno da preservare mentre i rimanenti andranno eliminati alla base.
Queste ramificazioni dovranno ricevere una legatura a circa un metro da terra e una cimatura a 10 cm sopra il punto di legatura.
La stessa operazione va ripetuta nel quarto anno e nei successivi anni di crescita della pianta mantenendo sempre la vegetazione sana. Si aggiungeranno delle branche se necessario e se la pianta risulta essere abbastanza vigorosa.
Potatura di rinnovo
La potatura di rinnovo del lampone consiste nel taglio delle ramificazioni di due anni di età che hanno fruttificato, coincide quindi con i tagli di potatura di produzione che vengono effettuati annualmente.
Questa operazione prevede inoltre la rimozione dei tralci malati e improduttivi.
Altri accorgimenti
Oltre alla realizzazione dei sostegni non sono necessarie particolare cure per le piante, durante le varie operazioni di taglio si potranno effettuare delle revisioni per una prima diagnosi di eventuale presenza di malattie e/o parassiti.
I tralci che cresceranno dovranno ricevere delle legature costanti in modo da potersi sviluppare in uniformemente. Le legature sono utili anche per mantenere la vegetazione distanziata ed evitare la formazione di malattie fungine che vanno a tutto discapito dei frutti.