Plumbago auriculata

Descrizione

La Plumbago auriculata è una pianta perenne arbustiva a portamento rampicante, appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae.
La pianta è tipica dei climi tropicali e sub-tropicali, ed è originaria del Sud Africa.
La Plumbago auriculata è conosciuta con diversi nomi comuni tra cui: Piombaggine e Gelsomino azzurro, viene inoltre riconosciuta come sinonimo di Plumbago capensis. Spesso ci si riferisce ad essa con il semplice nome di Plumbago, è bene però specificare che esistono diverse varietà coltivate per scopi ornamentali.

Questa pianta viene in genere coltivata in vaso ma può essere tenuta anche in piena terra, assume in questo caso un portamento cespuglioso.

L’altezza si attesta dai 150 ai 200 cm, la crescita è abbastanza veloce, la pianta raggiunge la sua massima estensione in pochi anni.

Le foglie sono lunghe all’incirca 6cm di forma ellittica e di colore verde acceso.

I fiori sono di colore azzurro o bianchi, sono composti da 5 petali e riuniti in racemi composti in media da 15-20 fiori.

Questa pianta può essere tranquillamente coltivata in vaso e tenuta all’esterno, nelle zone più calde dove le temperature invernali non scendono mai sotto i 5-6 gradi possono essere tenute all’esterno e coltivate direttamente in giardino, altrimenti è preferibile portarle all’interno durante il periodo invernale.

Messa a dimora

La coltivazione delle piante di Plumbago auriculata viene effettuata nel periodo primaverile.

Tipo di Terreno

Il tipo ideale per la pianta di gelsomino azzurro è sciolto e ben drenato. In genere si utilizza un misto di due parti di sabbia, due parti di torba e una parte di terriccio organico.

Esposizione

L’esposizione ideale per la pianta di Plumbago auriculata è in mezza ombra. La pianta vegeta bene anche esposta all’ombra purché vi sia un elevata luminosità. Tuttavia per una fioritura ottimale si consiglia di scegliere un luogo illuminato per almeno tre ore al giorno da luce solare diretta. È bene tenere a mente che le piante di questa specie non tollerano temperature invernali al di sotto dei 5 gradi, è opportuno inoltre collocarla in un posto protetto da venti forti.

Fioritura

La fioritura ha inizio nel periodo primaverile e si protrae fino ad inizio autunno.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del gelsomino azzurro viene effettuata principalmente per talea nel periodo estivo.

plumbago-auriculata-2Si prelevano delle talee semi-legnose di lunghezza media di 10-12cm, i tagli possono essere trattati con polvere di ormoni radicanti per aumentare l’attecchimento. Vengono collocate in appositi vasetti che dovranno essere tenuti a temperatura costante e innaffiati regolarmente pere tenere il terriccio sempre ad un certo grado di umidità. Si preparano dei vasi di circa 20-25cm di diametro che dovranno contenere parti uguali di sabbia e torba. Successivamente dopo circa 8-12 mesi le piante si possono spostare in vasi più grandi o collocate direttamente a dimora.

Accorgimenti colturali

Le potature potranno essere effettuate in anticipo alla fine del periodo invernale. Si prepara la pianta per la produzione di nuova germogliazione primaverile. Vengono accorciati i fusti di due terzi della lunghezza, al contempo si eliminano le ramificazioni contorte e incastrate.

Alla pianta possono essere somministrati concimi liquidi in concomitanza con le irrigazioni ogni 15 giorni. Le concimazioni si effettuano durante il periodo primaverile continuando per quello estivo, in genere nel periodo invernale vengono sospese o limitate ogni 40-45 giorni circa.

Come accennato i rinvasi sono da effettuare a partire dal secondo anno di coltivazione impiegando sempre lo stesso tipo di miscela di terreno.

Per quanto riguarda le annaffiature della Plumbago auriculata si tiene presente che esse dovranno essere effettuate in modo costante e intervallato per tutto il periodo vegetativo ossia dalla primavera fino all’autunno. All’inizio del dell’inverno e fino alla primavera si ridurranno in frequenza così come specificato per le concimazioni.

Malattie, parassiti e avversità

Alcuni insetti possono colpire le piante di Plumbago auriculata, tra questi ci sono:
Afidi
Cocciniglie

La pianta di Plumbago auriculata può presentare alcuni sintomi dovuti ad errate tecniche colturali, tra quelle più diffuse ci sono:

Avvizzimento della pianta in seguito a macchie nere sulle foglie, questo sintomo è causa di eccessive irrigazioni o ristagni idrici, interrompere immediatamente le innaffiature e controllare il terreno, nel caso non fosse abbastanza sciolto provvedere alla sostituzione.

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