Pino parviflora

Descrizione

La pianta di Pinus parviflora è originaria dell’Asia, si tratta di una varietà di Pino che tra i suoi aspetti più caratteristici presenta degli aghi la cui lunghezza è la più corta in assoluto.
In natura gli esemplari più sviluppati di Pinus parviflora raggiungono una notevole altezza, con un tronco molto ruvido colorato di grigio scuro.
La pianta di Pinus parviflora è una pianta monoica ciò significa che un esemplare presenta sia caratteri maschili che caratteri femminili, le infiorescenze maschili colorate di viola si trovano al di sotto dei giovani aghi, quelle femminili invece compaiono sulla punta dei germogli.

Per la riproduzione è possibile trovare presso dei rivenditori specializzati dei semi che vanno piantati nel periodo primaverile. Le piante già formate e le piante giovani da cui è possibile partire per realizzare un bonsai si trovano presso i rivenditori o i vivai.

Accorgimenti colturali

Per avere uno sviluppo ottimale un bonsai di Pinus parviflora predilige un posto soleggiato e non necessariamente protetto dai venti.

Il terreno ideale per un bonsai di Pinus parviflora è composto da una miscela di Akadama in due parti e una di lapillo lavico, il terreno deve essere così composto per permettere un buon drenaggio dell’acqua.
Il substrato dovrà essere rinnovato ogni due o tre anni, questa operazione va effettuata all’inizio del periodo autunnale o in quello primaverile. Nello stesso periodo del ricambio del substrato va effettuato un intervento molto importante: il taglio delle radici, questa operazione è essenziale poiché in questo intervallo di tempo le radici si saranno accresciute fino ai bordi della ciotola e in molti casi saranno anche fuoriuscite dai buchi di drenaggio.

Per il corretto sviluppo del bonsai di Pinus parviflora è molto importante la simbiosi con una particolare specie di funghi, questo significa che sia il Pinus che il fungo vivono in armonia scambiandosi nutrienti e sostanze. Per permettere che ciò avvenga bisogna assicurare un umidità costante al substrato ed evitare scompensi idrici sia in eccesso che in difetto.
Le annaffiature si possono effettuare sia con acqua corrente che con acqua piovana.

Le concimazioni possono essere effettuate occasionalmente utilizzando un concime organico ben maturo oppure un concime a lento rilascio acquistabile presso un qualunque agri-market o un centro per bonsai.

Lo svernamento avviene all’esterno interrando la balla in un terreno misto al 50% di torba e sabbia, in caso di temperature troppo basse sarà necessario proteggere la parte radicale coprendo con delle foglie secche o della paglia la superficie alla base del fusto.

Modellatura

La realizzazione di un bonsai di Pinus parviflora permettere di scegliere tra tutti gli stili Giapponesi.

Legatura

Per assicurare una forma sempre uguale è necessario effettuare una legatura costante, si effettua generalmente nel periodo invernale avvolgendo tutti i rami con del filo fino alle vicinanze delle punte ed eliminando i relativi aghi.
La quantità dei nuovi boccioli che vedranno la luce nel periodo primaverile è strettamente legata al numero di aghi che rimangono sul ramo.
Le punte del ramo dovranno essere indirizzate in modo da formare una “nuvola” aghiforme chiusa, dovranno essere orientate verso l’alto poiché le estremità dirette verso il basso nella maggior parte dei casi disseccano morendo.

Anche i rami dello spessore di circa 10-15mm vanno legati, impiegando però questa volta i fili tensionatori.

Potatura

La potatura è finalizzata principalmente a conferire una forma di base. Effettuata la modellatura, di base i rami germoglianti dovranno essere ridotti in lunghezza, questa operazione va effettuata nel periodo primaverile. Nel caso se ne sviluppino più di due bisogna rimuovere completamente il ramo più lungo.
Prima che gli aghi crescano i rami più forti dovranno essere ridotti alla lunghezza di quelli più corti.
I bonsai di Pinus parviflora poco ramificati o che hanno ricevuto una concimazione abbondante possono avere dei rami troppo spessi, in questo caso dovranno essere ridotti tutti alla lunghezza di 1 o due centimetri.
Per i rami che presentano già una fioritura è importante far rimanere anche un certo numero di aghi per permettere al ramo stesso di sopravvivere.

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