Si avvicina l’estate e i lavori da effettuare all’aperto aumentano sempre di più. Il giardino è in fiore e l’orto è pronto ad accogliere numerose piantine. Nel frutteto invece i frutti giungono a maturazione, altri si stanno ancora sviluppando, le raccolte vere e proprie non sono ancora iniziate ma le piante necessitano di accorgimenti per vegetare al meglio.
Tra gli interventi più importanti ci sono le potature, alcune concimazioni e il costante controllo per la presenza di eventuali malattie e parassiti. In maggio sono molti i lavori che è necessario fare nel frutteto. Con questa guida vedremo tutte le cose più importanti da fare, tenendo sempre conto degli interventi precedenti già effettuati, al riguardo è bene consultare la sezione dei lavori nel frutteto per avere un calendario preciso e regolarsi al meglio.
Messa a dimora di nuove piante
Nel mese di maggio non si effettuano più le operazioni di messa a dimora di nuove piante poiché il caldo inizia ad aumentare e tutte le piante sono in condizioni tali da non sopportare un trapianto. Sarà necessario attendere la fine del periodo estivo per piantumare nuovi fruttiferi.
La raccolta
Nel mese di maggio termina la raccolta di Aranci e si possono raccogliere ancora i limoni. I ciliegi iniziano a maturare più o meno a seconda delle temperature e delle varietà coltivate. In questo mese si possono raccogliere gli albicocchi e le varietà di lampone unifero.
Per salvaguardare la maturazione dei ciliegi ed evitare la predazione da parte di uccelli è consigliabile l’utilizzo di reti protettive che possono essere utili anche nel caso di pericolose grandinate.
Nell’ultima decade del mese si incomincia la raccolta del lampone la quale dura per tutto il mese di giugno. La raccolta è semplice, il frutto maturo infatti si stacca facilmente dal peduncolo senza opporre eccessiva resistenza. Il metodo di raccolta di questo fruttifero è scalare ciò significa che da questo mese è necessario assistere con costanza le piante e verificare a più riprese se ci sono frutti maturi. È importante ricordare che questo frutto così come altre specie simili è molto delicato, evitare maltrattamenti o pressioni eccessive durante la raccolta e la deposizione nei contenitori. I frutti danneggiati devono essere consumati subito poiché con l’umidità del succo che ne fuoriesce si sviluppano molto velocemente delle muffe. Rimandiamo alla scheda di coltivazione del lampone per avere ulteriori dettagli sul trattamento e la conservazione dei frutti.
Potature
Diverse sono le piante che necessitano di potatura nel mese di maggio. Ogni fruttifero ha bisogno però di un trattamento particolare e per questo rimandiamo alla sezione potatura fruttiferi per avere un quadro preciso degli interventi di potatura che è necessario fare su ogni singola specie.
Di seguito le piante che hanno bisogno di potatura in questo mese:
- Albicocco
- Pesco
- Susino
- Clementino
- Ciliegio
- Arancio
- Azzeruolo (eliminazione dei polloni)
- Actinidia
- Mandarino
- Castagno
Tra le pomacee il melo necessita di una potatura verde e del diradamento dei frutticini. Un altro intervento comune che si effettua nello stesso tempo è la scacchiatura.
Su molte piante gli interventi sono perlopiù di spuntatura e aggiustamento della chioma, il discorso è un po’ diverso se consideriamo l’allevamento nelle piante giovani.
Innesti
Ben poche sono le piante che possono essere innestate in questo periodo, tra le piante più importanti c’è il castagno che può essere innestato con la tecnica di innesto a spacco e innesto a zufolo. Altre piante sono il Pistacchio con la tecnica a spacco e il carrubo con l’innesto a gemma.
Trattamenti antiparassitari
Nel mese di maggio è necessario intervenire su molte piante da frutto per controllare la diffusione di malattie e parassiti, di seguito le specie da trattare.
- Pomacee
- Drupacee
- Agrumi
- Actinidia
- Olivo
- Ribes
Pomacee
Il trattamento del melo è uno dei primi che viene effettuato già nella prima decade di Maggio. La malattia da contrastare è la butterratura amara del melo. Oltre questa ci sono anche l’oidio e la ticchiolatura, questa malattia va trattata con bitertanolo-25 somministrando una soluzione composta da 100 grammi di prodotto disciolti in 100 litri di acqua.
La carpocapsa va contrastata entro la prima metà del mese, per la lotta vengono in genere usate delle trappole dapprima per verificare il numero di esemplari, solo successivamente se presenti si deve agire con la lotta chimica. Si utilizza diflubenzuron-5 in dosi di 20 grammi per 10 litri di acqua.
Un altro parassita che può divenire pericoloso per le piante di melo è l’afide. Se le infestazioni non sono gravi si possono anche evitare trattamenti altrimenti sarà necessario utilizzare prodotti, si può usare del piretro ammesso in agricoltura biologica.
Drupacee
Anche per queste piante è necessario provvedere a debellare gli afidi specialmente se sono presenti in numero sostanzioso. Non appena si intravede la presenza dei primi adulti e delle femmine alate è bene impiegare 20 grammi di pirimicarb-17,5 disciolti in 10 litri di acqua. In alternativa è possibile utilizzare anche del piretro naturale.
Il ciliegio è colpito oltre che dagli afidi anche dalla mosca del ciliegio (Rhagoletis cerasi), per verificarne la presenza si utilizzano delle trappole cromotropiche di colore giallo, dopodiché si procede al trattamento nel momento in cui i frutti assumono la colorazione rossastra. Si utilizzano dei prodotti dimetoato-38, in alternativa si può utilizzare del piretro naturale.
Sui peschi in particolar modo è presente la cidia, piccole larve che erodono i frutticini e i germogli in formazione. Come per altri insetti si possono utilizzare delle trappole per la conta e solo successivamente quando si rileva un certo numero di esemplari si praticano i trattamenti. Per la lotta si utilizza un prodotto a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki ammesso anche in agricoltura biologica.
Sul susino è presente un altro parassita: Cydia funebrana che si comporta esattamente come la Cidia del pesco. La lotta si effettua in egual modo quando sulle trappole si trovano più di 10 maschi raccolti in 6-7 giorni.
Una malattia molto pericolosa per le drupacee che colpisce in misura maggiore l’albicocco è la moniliosi, la quale viene descritta in modo approfondito nella sezione malattie e parassiti del sito. Un rimedio accettato anche in agricoltura biologica è l’utilizzo di zolfo-45, vengono utilizzati 50-70 grammi per 10 litri di acqua, l’applicazione viene fatta già a inizio mese.
Olivo
L’olivo dovrà ricevere alcuni trattamenti contro malattie fungine, ricordiamo come sempre che è necessario disinfettare i tagli durante gli interventi di potatura per limitare al minimo le diffusioni di parassiti indesiderati. Tra gli insetti pericolosi per questa pianta da tenere sotto controllo ci sono la tignola dell’olivo e il rodilegno.
La lotta alla tracheverticillosi (Verticillium dahliae) va fatta non appena si intravedono i primi sintomi. Sulle piante giovani si possono osservare delle decolorazioni fogliari (con colore che tende al giallo) localizzate soprattutto nelle foglie all’apice dei giovani rami, successivamente le foglie si scuriscono progressivamente necrotizzando ma rimangono attaccate ai rami.
Ribes
Questo fruttifero minore o piccolo frutto che dir si voglia ha bisogno di un trattamento contro la presenza di afidi. È consigliato l’uso di piretro naturale che è consentito anche in agricoltura biologica.
Un’altra malattia pericolosa per il ribes è l’oidio che viene trattato con zolfo-80 in dosi di 20 g ogni 10l di acqua.
Agrumi
Le piante in questo periodo vanno trattate contro il cosiddetto cotonello degli agrumi questo parassita può essere efficacemente contrastato con metodi di lotta biologica impiegando due entomofagi, il crittolemo e il Leptomastix dactylopii. I lanci di questi due entomofagi vanno fatti a inizio maggio.
Altri due parassiti pericolosi sono il ragnetto rosso e la tignola, entrambi possono essere contrastati con l’impiego di olio bianco diluendo 500 grammi di prodotto in 100 l di acqua. Questi trattamenti sono da effettuare a fine maggio.
Altri lavori
Nel mese di maggio molto frutti stanno maturando e alcune piante traggono vantaggio da un diradamento manuale dei frutticini, questa pratica è anche una buona occasione per controllare l’eventuale presenza di malattie e parassiti pericolosi.
Le piante che necessitano di diradamento dei frutti sono le pomacee, le drupacee ad eccezione del mandorlo. In questo periodo l’actinidia può ricevere il diradamento dei bottoni fiorali in eccesso. I frutti che vanno eliminati sono quelli in eccesso ma prima di tutto quelli danneggiati visibilmente o da parassiti o da malattie di vario genere. Andranno rimossi poi quelli più piccoli e quelli deformi.
Il diradamento dei frutti è raro nei peri ma più frequente nei cotogni quando le piante hanno una fioritura molto abbondante.
Se si possiede un frutteto inerbito il mese di maggio è il momento migliore per il taglio dell’erba. Nella fase di maturazione dei frutti si può sfruttare il rapido rilascio di azoto che l’erba tagliata è capace di fornire. In questo periodo è possibile anche effettuare una pacciamatura utilizzando materiali organici oppure dei teli di plastica. Al riguardo abbiamo dedicato una guida che spiega in dettaglio come applicare questo accorgimento che però non è adatto a tutte le specie da frutto, per il melo infatti è meglio non utilizzarla poiché favorisce la presenza di arvicole.
Inerbimento, sfalcio e lavorazione del terreno
A seconda della tipologia del frutteto e delle scelte fatte ci si ritroverà in questo mese in diverse situazioni. Per quelli che hanno deciso di seminare un prato in febbraio-marzo sarà il momento di effettuare una falciatura nell’ultima decade del mese. Chi invece ha lasciato il terreno libero dovrà effettuare una lavorazione superficiale che però non sempre è fattibile almeno per quelle specie che mantengono un apparato radicale molto superficiale.
Per il castagneto si può effettuare la tosatura dell’erba oppure una leggera lavorazione superficiale del terreno. Quest’ultima è definita erpicatura, ne abbiamo accennato nella guida su come lavorare il terreno prima della semina, non bisogna però esagerare per non arrivare a danneggiare l’apparato radicale.
Irrigazioni
Un aspetto importante in questo mese sono le irrigazioni poiché le temperature iniziano ad aumentare ma soprattutto molti frutti cominciano a formarsi e le piante hanno bisogno di molta acqua in questa fase. Tra le piante più esigenti il Kiwi è senz’altro quello che necessita di maggiori irrigazioni, meno alcune drupacee soprattutto quelle innestate su portainnessti molto vigorosi.
Diversamente le piante su portinnesto debole necessitano di più acqua poiché il ridotto apparato radicale non è capace di arrivare in profondità nel terreno dove può attingere ad una maggiore umidità.
Quando effettuare queste irrigazioni? La risposta non può essere certamente assoluta ma è necessario valutare caso per caso e anche a seconda della varietà coltivata nonché del tipo di portainnesto e soprattutto delle caratteristiche del terreno. C’è però un semplice segnale che possiamo osservare e che è un ottimo riferimento per intervallare le irrigazioni. Nel momento in cui la pianta necessita di un apporto idrico si nota un leggero appassimento delle foglie che diventano meno turgide, in questi casi non bisogna aspettare oltre, vanno subito effettuate le irrigazioni.
Per gli agrumi alla fine di questo mese è necessario dare il via alle irrigazioni che verranno intervallate ogni 10 giorni.
Anche la pianta di actinidia necessita di una buona irrigazione, chi coltiva questo fruttifero ne conosce l’importanza e avrà sicuramente un impianto ben attrezzato per far fronte alle necessità della pianta. Le irrigazioni devono essere prolungate per assicurare un buon grado di penetrazione dell’acqua nel terreno, purtroppo stabilire un quantitativo di tempo è molto difficile perché questo dipende molto dalla tessitura del terreno.
Concimazioni
Sono molte le piante che possono ricevere interventi di concimazione in questo mese, quelle più importanti sono elencate di seguito:
- Melo
- Pero
- Arancio
- Limone
- Clementino
- mandarino
- Olivo
- Albicocco
- Azzeruolo
- Susino
- Castagno
- Actinidia (piante molto produttive)
Melo
Per il melo non sono necessari interventi di concimazione a meno che non si ha a che fare con giovani piante poco sviluppate. In questi si utilizzano circa 50 g di nitrato d’ammonio-26 in uno o due trattamenti distanziati di 20 giorni. A volte sono necessari anche degli apporti di calcio nelle piante adulte, queste somministrazioni sono utili per contrastare la butterratura amara.
Olivo
Le piante ben sviluppate non necessitano di particolare apporto di concime. Piuttosto le piante giovani che mostrano una crescita rallentata devono ricevere una concimazione d’aiuto per continuare a svilupparsi adeguatamente. A partire dai primi del mese si somministrano circa 100 g di nitrato d’ammonio per pianta ripetendo l’applicazione dopo 10 giorni.
Actinidia
Le piante di kiwi possono avere bisogno di un aiuto in fase di fioritura specialmente quelle che mostrano un carico di fiori rilevante. Si utilizzano mediamente 150 grammi di solfato di potassio-50 per singola pianta.
Azzeruolo
Le piante giovani di Azzeruolo necessitano di un aiuto in questo periodo con una concimazione prevalentemente a base di azoto. Si utilizzano circa 200 g di nitrato ammonico-26 per pianta in due interventi distanziati di 10 giorni.
Irrigazioni
La pratica delle irrigazioni inizia già dalla fine del mese di aprile. In questo periodo le piante stanno formando i frutti ed è necessario un buon apporto idrico per permetterne la perfetta maturazione, il fabbisogno è particolarmente alto. Le irrigazioni che nei frutteti ampi sono tutte effettuate in modo automatizzato sono necessarie soprattutto se non si verificano episodi di pioggia e se le temperature sono particolarmente alte.