Lilium spp.

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Descrizione

Il giglio comprende una grande varietà di specie. Le varietà possono avere un altezza compresa tra gli 80 cm e superiori ai due metri, esse sono dotate di un bulbo nella parte inferiore di esso fuoriescono le radici, dall’estremità superiore invece fuoriesce lo stelo.
I fiori posseggono sei petali e sono riuniti in gruppi lungo lo stelo, hanno diverse colorazioni e forme.

La storia del giglio è molto antica, è stato apprezzato da culture molto lontane, dall’Egitto fino all’Europa.

La specie più conosciuta è sicuramente il giglio bianco “Lilium candidum“, simbolo assoluto di purezza, un altra specie di giglio molto apprezzata è il martagone “Lilium martagon“, si distingue per la sua caratteristica forma arricciata.

L’esperienza maturata negli anni dai vivaisti e dagli esperti del settore ha portato ad una selezione e alla diffusione di cultivar molto resistenti sotto ogni aspetto, questo ha reso possibile la coltivazione anche a mani meno esperte. Sono moltissimi gli ibridi creati nel corso degli anni, molte varietà riescono a produrre una buona quantità di seme, un buon metodo questo per la propagazione, poiché si limita la diffusione di virus che invece potrebbe avvenire facilmente nel caso di riproduzione da bulbo.

I gigli possono essere distinti essenzialmente in due gruppi principali, caratterizzati dalla forma, essi sono: a forma riccia e a forma di tromba.
Quelli a tromba chiamati anche “a coppa” presentano anche varietà simili al martagone non ricadenti ma erette verso l’alto. Le varietà a coppa presentano fiori grandi e altezze abbastanza elevate. Le varietà martagone hanno dei fiori più piccoli, ricadenti dotati di petali lunghi e a volte sono ricurvi all’indietro.

Le specie che hanno fiori rivolti verso l’alto presentano di solito le infiorescenze riunite in gruppo, un esempio di questa varietà è il “Lilium bulbiferum croceum”.

I gigli coltivati all’esterno hanno una fioritura che va dal mese di maggio a ottobre circa. Esistono anche per questa specie varietà precoci e varietà tardive.

La temperatura e l’esposizione dipendono molto dalle varietà coltivate, alcuni preferiscono zone semi-ombreggiate come “Lilium superbum” e gli ibridi di martagone denominati “Paisley”. In genere prediligono tutti un certo grado di ombreggiatura per il terreno.

Il terreno dipende anch’esso dalle varietà il “Lilium pardalinum” e “Lilium auratum” preferiscono un terreno acido e torboso, altre specie come “Lilium longiflorum”, “Lilium bulbiferum croceum” e molti altri ibridi tollerano bene terreni leggermente calcarei. Varietà come “Lilium candidum” e “Lilium testaceum” preferiscono invece il terreno calcareo.

Messa a dimora

Alcune specie molto delicate di giglio vengono coltivate esclusivamente in vaso, generalmente vengono fatti vegetare in vaso e in seguito trapiantati a dimora.

Come accennato prima, alcune varietà hanno particolari preferenze per quanto riguarda il tipo di terreno, approssimativamente si può dire che un terreno con un certo grado di pendenza è da favorire, deve essere inoltre ben drenato, ristagni d’acqua sono molto dannosi per le radici e i bulbi. Bisogna scegliere inoltre una zona riparata dai venti, ma che al tempo stesso sia anche abbastanza soleggiata.
Il terreno deve essere soffice e leggero ma non troppo sciolto, in caso lo fosse è necessario provvedere aggiungendo della torba.

La coltivazione per la maggior parte delle specie di giglio può essere fatta direttamente all’aperto, tra fine estate e inizio primavera, nel caso però la temperatura fosse troppo rigida è consigliabile effettuare la semina dei gigli in vaso.
Bisogna tenere d’occhio il terreno, non deve mai essere troppo asciutto specialmente nei periodi di forte caldo, in questo caso e quando i gigli saranno in fioritura è effettuare una pacciamatura del terreno.

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