Leptomastix dactylopii

Descrizione

Leptomastix dactylopii è un imenottero parassitoide appartenente alla famiglia degli Encirtidi (Encyrtidae).
La femmina adulta presenta una colorazione gialla con occhi di colore scuro e tre ocelli di colore rosso. La femmina possiede delle antenne di colore nero composte da 11 articoli, le ali anteriori sono attraversate da una vena al margine superiore. Nel maschio le antenne sono composte da soli 9 articoli e hanno delle setole negli articoli del funicolo e della clava. La lunghezza della femmina è di circa 1,5-2mm, il maschio invece ha dimensioni leggermente ridotte.

Vittime

La vittima principale del Leptomastix dactylopii è la cocciniglia cotonosa anche detta cocciniglia farinosa (Planococcus citri).

L’aspetto della cocciniglia parassitata cambia radicalmente, assume progressivamente una forma arrotondata perdendo la cera caratteristica che la ricopre, la sua superficie si indurisce diventando liscia.

Ciclo di vita

La femmina di Leptomastix dactylopii depone un uovo all’interno di una cocciniglia (generalmente femmina) al terzo stadio di neanide, la larva si nutre degli organi interni della cocciniglia.
Il ciclo completo dell’uovo si ha in circa 15 giorni al termine del quale si ha un adulto completo che fuoriesce dalla carcassa di cocciniglia praticando un foro. Per ogni neanide di cocciniglia può svilupparsi una sola larva di L. dactylopii, se per errore se ne sviluppano più di una quelle in eccesso vengono eliminate per fagocitosi.
Il Leptomastix dactylopii prima di diventare adulto compie quattro stadi larvali e uno di pupa.

Una femmina adulta di Leptomastix dactylopii depone generalmente dalle 60 alle 80 uova al giorno continuando la deposizione per circa 14 giorni. L’adulto di L. dactylopii di nutre della melata zuccherina prodotta dalle cocciniglie.

L’intero ciclo da uovo ad adulto si compie in circa 14-15 giorni ad una temperatura di 28°. Ad una temperatura inferiore ai 13 gradi lo sviluppo delle larve e l’attività di ovodeposizione si blocca.

Diffusione

Nella nostra penisola a causa delle rigide temperature invernali il Leptomastix dactylopii non riesce a svernare, per questo motivo va reintrodotto nelle coltivazioni annualmente. La sua prima introduzione in Italia risale nel 1955 (Zinnia 1960), fu usato per la lotta contro la cocciniglia degli agrumi.

Utilizzo

I lanci vengono effettuati mantenendo un rapporto maschio-femmina di 50-50. L’introduzione di Leptomastix dactylopii è sempre preventiva: negli agrumeti il primo lancio viene effettuato impiegando circa 100 adulti per 100 metri quadrati di coltivazione.
Questo primo lancio viene effettuato non appena le femmine di cocciniglia si spostano nella parte alta delle piante. Indicativamente il primo lancio viene effettuato a fine primavera in relazione alla temperatura esterna che deve essere intorno i 21 gradi circa.

Successivamente al primo lancio a seconda della gravità dell’infestazione si effettuano altri tre lanci arrivando ad un totale di 1500-2500 individui per 100 metri quadri di coltivazione.

Accorgimenti

L’attività parassitante del Leptomastix dactylopii è ottimale quando la temperatura esterna si aggira intorno ai 20-22 gradi, al di sotto di 15 gradi l’attività è fortemente rallentata.

leptomastix-dactylopii-2E’ importante tenere presente che la presenza di formiche specialmente se accentuata può ostacolare fortemente l’azione di Leptomastix dactylopii, sarà necessario quindi per avere una buona riuscita agire in tempo prima che le cocciniglie siano in numero abbastanza elevato da attrarre le formiche (le quali si nutrono della loro melata).

E’ importante evitare l’uso di pesticidi tempo prima dell’introduzione dell’entomofago, se possibile evitare del tutto l’impiego di pesticidi chimici.

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