Dalla tradizione Orientale in particolare quella Giapponese derivano molte forme d’arte, tra queste è possibile inquadrare anche il cosiddetto giardino Zen.
Perché considerarlo una forma d’arte? Questa è una buona domanda, in effetti quando si pensa al termine giardino vengono in mente principalmente piante da fiore, alberi e arbusti, quindi delle piante. In realtà un giardino di questo tipo comprende diversi aspetti e molto spesso è possibile vedere dei giardini realizzati con pochissime piante o addirittura senza alcuna forma vegetale.
In questo articolo voglio illustrarti quali sono le piante di un giardino zen, o meglio quelle più diffuse e vicine alla tradizione. Ti fornirò una guida per scegliere le specie più adatte al clima temperato tipico delle nostre zone.
Come vedrai le piante che è possibile scegliere sono molte e di diverso tipo, piante erbacee, da fiore, arboree e arbustive.
Le piante nel Giardino Zen
Prima di iniziare la descrizione delle piante cerchiamo di capire che ruolo hanno i vegetali in un giardino di questo tipo così da affinare la scelta secondo i propri obiettivi.
Considerate in principio un semplice oggetto di ornamento le piante venivano trattate come elementi decorativi, attualmente invece svolgono una funzione più attiva e vengono considerate una parte molto importante del giardino. In verità alla nascita del giardino Zen le piante non venivano utilizzate in quanto si pensava che gli elementi inanimati come rocce e sabbia bastassero per ricreare l’obiettivo. Solo successivamente e molto lentamente nel tempo sono state introdotte forme vegetali semplici e poi piante più grandi come arbusti e imponenti come gli alberi.
Le piante possono svolgere una funzione di rappresentazione, è quindi possibile utilizzarle per richiamare e ricreare in modo rielaborato piccoli ambienti del giardino che si ispirano a paesaggi o zone naturali. Possono servire anche come punto di transizione tra un ambiente e l’altro in modo da simboleggiare una sorta di porta d’entrata per altre zone.
La funziona del giardino zen nel suo insieme è proprio quella di fornire all’osservatore una visione rielaborata della realtà dove elementi come sassi o ghiaia possono ricreare colline, mari e fiumi.
Le piante hanno un ruolo importante anche a seconda della loro fase di crescita, per questo specie con fioriture prolungate o esemplari sempreverdi che come aspetto ornamentale posseggono soltanto le foglie possono avere utilizzi differenti ed essere assenti o presenti a seconda di ciò che si vuole ricreare. Inoltre anche il simbolismo e la collocazione delle stesse in posizioni diverse del giardino possono influenzare il risultato finale non solo sul piano estetico. Ad esempio piante spinose o con ramificazioni appuntite e regolari non vanno posizionate vicino all’abitazione. Stesso discorso vale per le specie a foglia caduca, esse infatti possono non essere sempre adatte, le foglie cadute secondo la tradizione attraggono energie negative, vanno in alcuni casi (ma non sempre) eliminate dal giardino.
Dunque le fasi fenologiche della pianta come fioritura o caduta delle foglie possono avere dei ruoli molto importanti sul risultato e sulla simbologia.
La scelta del numero di piante è comunque limitata, si cerca di rendere sempre un insieme minimalista e poco caotico, prediligendo soprattutto l’armonia d’insieme con il resto delle componenti.
Idealmente si crede che la forma e l’aspetto assunto da una pianta possa simboleggiare in qualche modo l’essere umano, per questo motivo nel tempo le piante si sono distinte in due parti: piante dalla chioma espansa, irregolare e con ramificazioni poco aggraziate simboleggiano il carattere maschile, al contrario piante di dimensioni contenute con chioma regolare, bassa e contenuta o piante da fiore, simboleggiano il carattere femminile.
Scegliere una pianta non è semplice ma neanche troppo difficile, ovviamente ha poco senso inserire specie ed esemplari troppo lontani dalla cultura Giapponese e da quelli che sono gli standard per questo tipo di giardino.
La scelta delle piante
La disposizione degli alberi in un giardino zen viene effettuata seguendo generalmente uno schema triangolare o piramidale. Si possono collocare anche esemplari diversi uno accanto all’altro purché si rispetti la loro disposizione in natura, per fare un semplice esempio si possono coltivare vicino alberi di specie diverse e che in natura crescono a quote vicine ma non alberi che in natura si sviluppano in habitat differenti.
Vediamo allora quali sono le piante più diffuse e impiegate nella realizzazione di un Giardino Zen raggruppandole secondo il loro utilizzo.
Piante all’ingresso del giardino
Secondo la simbologia all’ingresso di un giardino Zen vanno collocate le piante di carattere maschile, a questo scopo si usano Pinus pentaphylla e Taxus.
Per tradizione si cerca di ottenere una sorta di arco o comunque si cerca di allevare almeno due ramificazioni in modo da formare un ponte sotto cui il visitatore e chiunque abbia intenzione di entrare nel giardino dovrà obbligatoriamente passare. Questa azione è considerata di buon auspicio e porterà fortuna a tutti quelli che attraverseranno per visitare il giardino, viene inoltre vista come una forma di sottomissione.
Piante da collocare in modo isolato
Le piante considerate “maschili” vengono utilizzate per essere collocate in modo solitario e come esemplari unici ai margini dei viali. Possono essere anche collocate vicino a gruppi o pietre singole.
Le specie più usate sono in genere piante che appartengono al genere Taxus o al genere Pinus.
Piante a foglia caduca
Molto diffuso in oriente è il Ginkgo biloba unico esemplare del suo Genere, è una pianta a rischio di estinzione e rappresenta una specie molto antica, dotata di foglie lobate molto ornamentali. Anche il comune salice piangente può essere utilizzato per via della sua chioma molto ornamentale e per l’effetto che crea durante il soffiare del vento leggero.
Tra le altre piante a foglia caduca da collocare in un giardino Zen fa da padrone il genere Acer, in particolare l’Acer palmatum usato anche per la realizzazione di bonsai. Il momento della caduta delle foglie di questo albero è molto importante, inoltre la sua collocazione dovrebbe essere quanto più vicina all’abitazione.
Comuni sono anche le specie di Quercia, i singoli esemplari si trovano in genere isolati e sistemati sullo sfondo del giardino.
Piante a foglie persistenti
Le specie a foglie persistenti più numerose e adatte per essere collocate in un giardino zen sono i pini genere (Pinus). Un genere di piante molto vasto che comprende vari esemplari adatti a essere collocati ai margini del giardino come barriera naturale dall’esterno.
Anche molti esemplari di Ginepro (Juniperus) sono adatti a questo scopo, posseggono fogliame fitto di colore verde o verde scuro, a seconda della specie possono variare di altezza. Vengono usati come esemplari singoli collocati perlopiù come barriera o singolarmente in posizione lontana del centro.
Ci sono poi piante a portamento più contenuto come la Fatsia japonica ideale per il suo fogliame riccamente variegato di forma palmata, nel periodo autunnale può produrre anche infiorescenze e bacche molto ornamentali.
Altre specie e generi diffusi sono:
- Zelkova genere appartenente alla famiglia delle Ulmacee, alcune specie di questi alberi vengono impiegati per la realizzazione di bonsai.
- Altro genere molto diffuso è il Lithocarpus che comprende specie di piante sempreverdi simili alle querce.
- Chamaecyparis obtusa chiamato anche hinoki si tratta di una conifera che viene impiegata anche per creare bonsai.
- Cedrus, genere di piante arboree appartenente alla famiglia delle Pinacee.
- Abeti di vario genere sono molto adatti come alberi singoli.
Piante da fiore
Abbiamo accennato al fatto che è possibile utilizzare anche piante da fiore, queste dalle forme spesso aggraziate rappresentano la tipica essenza femminile, stanno a simboleggiare la rinascita, lo sviluppo e la vita che continua.
La pianta più indicata per questo scopo è l’azalea di cui è meglio scegliere le cultivar con fioriture chiare come il rosa, il bianco e al più il rosso chiaro, l’importante è che non siano non troppo appariscenti.
Anche piante arbustive/arboree e da frutto come il ciliegio possono essere una buona scelta, magari adottando forme di allevamento della chioma più contenute in modo da non disturbare l’equilibrio e prevalere sugli altri elementi del giardino.
Molto adatta anche la specie di Prunus mume pianta intermedia tra un albicocco e un pruno, produce come il ciliegio un abbondante fioritura, i fiori composti da cinque petali di colore rosa, bianco oppure rosso chiaro. Questa specie fiorisce in primavera prima della produzione del nuovo fogliame. Produce anche dei frutti commestibili nei primi mesi estivi.
Altre piante
La varietà di piante in uso nei giardini Zen sono molte, tra queste ci sono anche specie come Bamboo che data la loro natura possono crescere in piccoli gruppetti collocati anche in zone diverse del giardino a seconda dell’estensione dello stesso. Anche la canna comune (Arundo donax) che cresce spontanea nel territorio Italiano può essere usata a questo scopo.
Tra le altre piante è possibile impiegare anche il muschio data la natura di questa tipologia di vegetali è importante che la scelta di usarlo sia fatta soltanto nel caso si abbia a disposizione un laghetto, piccolo ruscello o qualsiasi altra fonte di umidità costante. Si sviluppa prevalentemente all’ombra e in genere è presente su pietre o sassi. L’uso del muschio richiama la vastità e la purezza dei prati che solitamente dominano le colline.