L’arte del bonsai

Bonsai è un termine Giapponese che indica in generale l’opera di educazione alla crescita di un albero in vaso. Questa tecnica di origini asiatiche si è sviluppata nel corso di centinaia di anni e in particolare in Giappone ha visto una favorevole espansione a tal punto che proprio la tecnica e gli stili di allevamento usati in Giappone sono diventati uno “standard” adottato anche nel resto del mondo. Lo stile, il rigore e l’infinita pazienza dei maestri del bonsai hanno reso così importante e ricercata questa attività, considerata e accettata come una vera e propria forma di arte.

Chi si appresta alla realizzazione di un bonsai deve possedere senz’altro delle doti creative, è proprio questo aspetto uno dei punti cardine di questa attività, quello principale che rande il bonsai un arte.

Fondamentalmente realizzare un bonsai significa replicare una miniatura di un albero. Proprio come un albero vero questa miniatura deve essere il più fedele possibile all’originale, replicarne le forme le proporzioni e in aggiunta sembrare un vero e proprio albero di decine se non centinaia di anni, per questo mostrerà un tronco segnato dal tempo con una corteccia solcata e un aspetto molto simile ai veri e propri alberi centenari.
Ovviamente questo è l’aspetto più artistico di questa attività, realizzare un bonsai significa prima di tutto prendersi cura di una pianta, e proprio come le normali piante il piccolo albero avrà bisogno di tutti gli accorgimenti necessari.

Gli aspetti da tenere in considerazione per la realizzazione di un bonsai sono molti, vediamo insieme quali sono i più importanti cercando di descriverli in maniera esaustiva.

La ciotola

Assorted_bonsai_potsLa ciotola o vaso insieme alla pianta creano un unità armonica, è quindi chiaro che la scelta di essa sarà proporzionata alle dimensioni della pianta in particolare alla sua chioma. Non deve assolutamente risaltare più della pianta ne il contrario, deve essere con essa appunto un insieme armonico.
E’ bene tenere a mente alcuni punti fondamentali che caratterizzano la scelta e l’uso della ciotola adatta.

Inizialmente è possibile scegliere una ciotola leggermente più ampia, nelle sue prime fasi infatti il bonsai avrà bisogni di alcuni accorgimenti e per questo fino a che non avrà raggiunto la maturazione non sarà necessario procurarsi la ciotola definitiva.

L’altezza della ciotola in genere corrisponde allo spessore della base del tronco, questa regola però è tralasciata quando si ha a che fare con particolari forme di bonsai, poiché la forma stessa della pianta risulterebbe inadatta alle dimensioni del vaso.

La larghezza della ciotola è generalmente in rapporto di 2/3 all’altezza dell’albero, quasi mai è più larga dell’altezza della pianta. Generalmente il bordo corrisponde con i margini della chioma, ma non è una regola fissa.

I colori della ciotola non devono essere sgargianti, coprire o interferire con i colori dell’albero, devono così come gli altri aspetti essere armonici.

La forma della ciotola sarà scelta in base alla forma dell’albero, per le forme morbide si sceglierà una ciotola ovale o rotonda, per un bonsai con forme più dure sarà adatta una ciotola rettangolare.

Il terreno

Il terreno di un bonsai in genere è ricoperto in parte da un folto strato di muschio, che però non permette un areazione adeguata alle radici, per questo è limitato solo ad alcune zone mentre altre vengono lasciate scoperte. C’è però da tenere in considerazione che in appartamento è piuttosto difficile assicurare lo sviluppo del muschio poiché esso per crescere ha bisogno di un umidità piuttosto elevata. In alternativa possono essere usate piante come piccole felci o piante tappezzanti come il trifoglio nano e specie come: Soleirolia e Selaginella.

Le radici

Le radici sono uno degli elementi più importanti per determinare l’età di un bonsai. Quelle più forti si sviluppano verso l’alto e presentano una forma a stella, le altre radici che crescono in senso orizzontale il più delle volte vengono eliminate. Nelle piante giovani le radici così come le altre parti della pianta subiscono modifiche specifiche, nelle piante di piccola età l’apparato radicale è ancora poco sviluppato.
Gli interventi di potatura iniziale sono mirati principalmente al mantenimento delle radici che si sviluppano lateralmente, esse portano nutrimento alla pianta e per questo tendono ad ispessirsi velocemente, quelle che si sviluppano verso il basso invece vengono eliminate.

Il tronco

Tra gli aspetti principali il tronco è probabilmente l’elemento più importante in un bonsai. Esso con la sua forma è la base espressiva del bonsai, rivelatore del carattere stesso dell’albero. Alla base parte con il massimo spessore, si assottiglia poi man mano che sale per terminare con una punta sottile. Una regola generale, che però non può sempre essere rispettata, è quella di evitare le disarmonie di spessore. Durante i primi anni di vita il tronco viene potato in modo radicale più volte, questo per ottenere un assottigliamento graduale ed uniforme, la punta invece è creata guidando un ramo laterale verso l’alto, in questo modo è anche possibile determinarne il movimento.

I rami

I rami sono strettamente dipendenti dal fusto, nel senso che lo spessore e il movimento devono essere il più possibile simili a quelli del tronco, quindi a tronchi verticali corrisponderanno rami dritti, a tronchi ondulati i rami saranno anch’essi di forma ondulata e così via.
Anche la posizione dei rami conta molto, in natura i rami più grossi e vigorosi si trovano in basso, mentre quelli più sottili si trovano in alto, questa è una condizione da tenere presente e che renderà la forma del bonsai più armoniosa e naturale.

Le foglie

Le dimensioni delle foglie in un bonsai non sono proporzionali alle dimensioni del resto della pianta. Per questo motivo per la creazione di un bonsai si scelgono esemplari che presentano di per se fogliame di ridotte dimensioni, si scelgono prevalentemente piante che hanno uno sviluppo arbustivo. Tuttavia esistono metodi che riescono a ridurre la dimensione delle foglie di circa un terzo, tramite le potature la ramificazione si assottiglia gradualmente e di conseguenza sui rami piccoli le foglie sono di ridotte dimensioni.

Anche il numero delle foglie aumenta in relazione alla frequenza delle potature. Per ottenere una produzione migliore di rami sottili in genere viene effettuato il taglio delle foglie tagliando in parte o completamente fino al picciolo le foglie. Con questa tecnica i boccioli che si trovano sull’asse della foglia iniziano lentamente a germogliare, dopo poche settimane al posto della foglia si troverà un ramo di ridotte dimensioni e con nuove foglie più piccole.

Questa operazione tuttavia richiede un notevole dispendio di energia da parte della pianta, la produzione di nuovi rami rallenterà di molto, l’ispessimento del tronco resterà pressoché invariato fino a che lo sviluppo dei nuovi rami non sarà completo. Questa tecnica è usata principalmente su esemplari già maturi, su esemplari più giovani invece ci si concentrerà sul favorire l’ispessimento del fusto e dei rami principali prima di pensare al fogliame.

La fioritura

Sono molti i fattori per cui la fioritura di un albero varia molto. E’ infatti facile riscontrare che non è sempre costante e cadenzata di anno in anno, la specie può influire di molto ma anche le condizioni ambientali, le concimazioni, le potature ecc… Generalmente la fioritura di un bonsai è praticamente simile a quella della controparte naturale. Alcuni alberi come il faggio o l’olmo come in natura presentano una fioritura modesta di scarsa rilevanza estetica per una valutazione.
Azalee, melograni o meli tanto per citarne alcuni, sono invece considerati principalmente per la bellezza dei loro fiori. Come per lo sviluppo delle foglie la fioritura richiederà un notevole sforzo da parte della pianta, in questo periodo la crescita è rallentata.

I frutti

I frutti così come i fiori possono avere un grande impatto sulla valutazione e la bellezza generale di un bonsai. La produzione dei frutti riduce il vigore dell’albero, per questo motivo vengono mantenuti soltanto i frutti che hanno una maggiore rilevanza estetica, tutti gli altri vengono eliminati dalla pianta. Ovviamente non tutti gli gli alberi sono adatti per produrre un bonsai con frutti, alcuni perché non producono frutti appariscenti altri invece producono frutti troppo grandi. In un bonsai giovani i fiori vengono sempre eliminati, questo per favorire lo sviluppo delle altre parti, foglie rami e fusto.

Un bonsaista si concentra per la realizzazione di un bonsai su questi aspetti principali, per chi inizia non è di fondamentale importanza conoscere a fondo ogni aspetto, basta tenere a mente i punti principali e da essi partire per dare vita al bonsai. Le capacità matureranno con il tempo, gli errori e le nuove scoperte faranno strada ad una sempre più affermata tecnica che porterà alla realizzazione di esemplari unici.

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