Larice

Descrizione

Tra le specie di larice più comunemente impiegate per la realizzazione di un bonsai troviamo Larix decidua e Larix kaempferi. Entrambe queste varietà presentano in natura altezze considerevoli di 25-30 metri, la conformazione dei rami e del tronco presenta una forma conica, gli esemplari più anziani hanno un tronco ruvido e di grana grossa.
I germogli della specie Larix decidua hanno un colore marrone chiaro diversamente quelli della specie Larix kaempferi sono di colore rossiccio.

Le foglie o meglio gli aghi sono raccolti in ciuffi oppure presenti singolarmente, durante il periodo autunnale questi aghi seccano per poi cadere sul terreno.
Le piante di larice possono essere monoiche ciò significa che un esemplare presenta sia fiori femminili che maschili. Queste piante formano delle pigne di forma ovale di piccola taglia e con una colorazione scura tipicamente sul marrone, compaiono sui rami e sono racchiuse in infiorescenze femmina dal colore rossastro, l’impollinazione avviene grazie al vento.

Per la riproduzione è possibile raccogliere i semi nel periodo autunnale, una volta raccolti vanno conservati in un luogo asciutto, potranno essere seminati la primavera successiva. Le piante di qualche anno di età possono essere facilmente trovate nei vivai, in alternativa è possibile scegliere piante da rivenditori specializzati di bonsai.

Accorgimenti colturali

La coltivazione dei larici è particolarmente facile. L’esposizione più adatta per le varie specie è quella al sole, tollera bene anche esposizioni a mezza ombra.
Il substrato richiede una certa umidità costante e in modo particolare nel periodo estivo in quei giorni con caldo intenso, in caso contrario gli aghi seccheranno facilmente.
Il terreno ideale è composto da due parti di Akadama ovvero una speciale argilla appositamente studiata per la coltivazione dei bonsai, e una parte di lapillo lavico.

Effettuando i rinvasi strettamente necessari e non eccedendo nelle concimazioni è possibile ottenere una buona fioritura. Le piante più giovani e quelle in fase di sviluppo subiscono concimazioni abbondanti alla comparsa dei primi aghi, generalmente viene usato un composto organico o minerale, diversamente le piante con età avanzata richiedono una minore concimazione.
A partire dal mese di luglio la somministrazione di potassio viene ridotta affinché l’albero si possa preparare per il periodo autunnale.

Il larice è molto resistente al freddo invernale, in natura infatti è facilmente rinvenibile in zone alpine. Nel periodo invernale per ricreare le migliori condizioni ambientali è spesso piantato in giardino senza ciotola.

Modellatura

Grazie alla natura del legno il larice può essere modellato con facilità a qualsiasi stadio di crescita. Possono essere impiegati tutti gli stili per la modellatura del bonsai, molti però preferiscono rappresentare i larici con forme osservate in natura.

Legatura

Se la corteccia del nostro larice è già formata la legatura è sconsigliata poiché con essa si rischierebbe di danneggiarla irrimediabilmente, per la legatura viene impiegato principalmente il filo tensionatore.
I rami più giovani possono essere facilmente guidati con il filo, per effettuare la legatura il periodo migliore è la primavera nel momento in cui i boccioli divengono verdi e tendono ad aprirsi. I larici rispetto ad altre conifere si ispessiscono più velocemente e in misura maggiore per questo motivo i fili vanno spesso controllati e rimosso dopo circa tre mesi.

Potatura

Le piante giovani vanno lasciate germogliare fino ad una lunghezza di 12-20 cm affinché si possa ottenere una forte struttura alla base del ramo, sui rami già sviluppati invece il taglio può essere effettuato prima.
Dopo ogni potatura se la pianta ha a disposizione abbastanza nutrimento riuscirà a sviluppare nuovi germogli entro un periodo variabile di due-quattro settimane.
Quando la ramificazione diventa troppo fitta, si può eliminare la nuova germogliazione fino alla radice del legno vecchio, ciò è necessario soprattutto nella parte apicale dell’albero.

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