Descrizione
L’Ilex aquifolium conosciuto con il nome comune di Agrifoglio è una arbusto sempreverde o un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. È originario dell’Europa sud-occidentale, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale. Diffuso allo stato naturale in tutto il territorio della nostra penisola, dalla pianura fino a zone montane ad altezze di 1500 metri.
Il suo portamento va da largamente colonnare a strettamente conico tipicamente fastigiato. È una specie particolarmente rustica che riesce a resistere senza problemi a temperature fino a -5/-7 gradi durante l’inverno. Viene coltivata principalmente in giardino come pianta singola o come più spesso accade come siepe. La pianta raggiunge altezze massime di 25 metri con un espansione di circa 8 metri.
È una pianta molto longeva, gli esemplari coltivati in un luogo adatto riescono a vegetare per più di un secolo.
Il fusto della pianta è eretto con una corteccia di colore grigio, le ramificazioni sono molto dense e vanno a creare una chioma particolarmente chiusa.
La caratteristica più ornamentale è senz’altro il fogliame ma negli esemplari femmina è possibile notare nel periodo autunnale delle bellissime bacche di colore rosso.
Le foglie di aspetto coriaceo sono lucide sulla pagina superiore, su quella inferiore sono più chiare e opache, hanno margini interi acuminati o meglio spinosi, la loro forma è ovata o ellittica, lunghe da 5 a 10cm e larghe da 2 a 6 cm. Sono di colore verde scuro ma esistono cultivar con colorazione del fogliame variegata. Le foglie giovani che crescono sulla parte bassa della chioma in genere sono più grandi e dotate di margini molto spinosi.
I fiori sono di piccole dimensioni e poco importanti dal punto di vista estetico, sono generalmente di colore bianco o sfumato di rosso. La fioritura avviene nel periodo di fine primavera inizio estate, l’impollinazione è a carico degli insetti.
Le drupe che erroneamente vengono riconosciute come bacche, si formano sulle piante femminili sono di colore rosso ma possono avere anche se molto raramente colorazioni giallo o arancio, di piccole dimensioni circa 5mm di diametro.
La specie è dioica il che significa che se si vogliono ottenere le bacche è necessario coltivare anche un esemplare maschio ogni 10-12 piante femmina. Tuttavia questa non è la regola poiché esistono alcune cultivar autoimpollinanti. La pianta ha un accrescimento medio-lento ciò significa che le piante in raggiungono mediamente 150cm dopo tre anni di coltivazione e dopo 7 anni dalla messa a dimora raggiungono approssimativamente i 3 metri.
Il suo utilizzo più comune è come siepe ma può essere coltivato anche come esemplare singolo in qualsiasi punto del giardino ben esposto al sole.
Cultivar
Come accennato di questa specie esistono diverse cultivar, le più commercializzate sono descritte di seguito.
- Ilex aquifolium ‘Amber’, Cultivar di dimensioni contenute che raggiunge altezze massime di 6 metri e larghezze di non più di 2,5 m. Gli esemplari sono solamente femminili, hanno fusti di colore verde e foglie con margini interi, di forma ellittica e di colore verde brillante. Queste piante producono delle bacche di colore giallo.
- ‘Argentea marginata’, cultivar con dimensioni medie, l’altezza massima raggiunta è di 15 metri con un espansione di 4 metri. La pianta porta dei fusti di colore verde con striature colore bianco crema. Le foglie di forma ovato hanno margini spinosi con una lunghezza fino a 8 cm. Il fogliame giovane si differenzia da quello adulto e già sviluppato in quanto ha una colorazione rosa scuro che via via svanisce con il passare del tempo. Le piante femminili di questa cultivar portano delle bacche di colore rosso vivo.
- ‘Argentea Marginata Pendula’, cultivar con chioma espansa, globosa e ramificazioni pendule che raggiunge dimensioni in altezza di 4 m e un espansione di 3 m. In queste piante i fusti hanno una colorazione rosso porpora molto ornamentale. Le foglie hanno un colore verde scuro mentre i margini sono colorati di bianco crema, hanno margini spinosi e sono lunghe al massimo 8cm. Come per la cultivar ‘Argentea Marginata’ anche in questa le foglie hanno una colorazione rosso porpora nei primi stadi di sviluppo. Le piante portano delle bacche di colore rosso ma in quantità molto ridotta.
- ‘Aurea regina’, cultivar composta da sole piante maschili alte al massimo 10 metri con estensione di 6 m. Possiede dei fusti abbastanza fitti di colore verde caratterizzati da striature color bianco crema. Le foglie sono ovate di colore verde con margini dorati.
- ‘Bacciflava’, cultivar con dimensioni medio-ampie, le piante adulte al loro massimo grado di crescita raggiungono un altezza di 15 m con un espansione di 4 metri. Le foglie sono ovate con margini spinosi, hanno un colore verde scuro e sono lunghe circa 7 cm. Le bacche in questa cultivar sono di colore giallo.
- ‘Ferox’, l’altezza di questa pianta raggiunge circa i 15 metri al suo massimo grado di sviluppo, mentre l’estensione è di circa 4 metri. La cultivar ha un portamento eretto, i fusti sono di colore porpora. Le foglie di forma ovata hanno un colore verde, sono lunghe 3-4cm.
- ‘Ferox argentea’ sport della cultivar ‘Ferox’. Ha dimensioni più contenute rispetto alla cultivar genitrice, raggiunge un altezza massima di 8 metri con un estensione di 4 m la sua crescita è particolarmente lenta. Il fogliame è di colore verde scuro con margini colorati di bianco crema.
- ‘Flavescens’, cultivar a portamento colonnare con un altezza di circa 6 metri ed una larghezza di 3 metri. Le foglie lunghe circa 8 cm, ovate e con margini spinosi sono di colore verde con macchie di colore giallo, se non esposta totalmente al sole la variegatura si perde. Le piante portano nella stagione autunnale delle bacche sferiche di colore rosso.
- ‘Golden milkboy’, cultivar maschile con portamento eretto e ramificazioni molto dense, raggiunge un altezza massima di 6 metri con un estensione di 4. I fusti sono di colore verde con sfumature rosso porpora. Le foglie di forma ellittica hanno margini spinosi, sono lunghe dai 5 agli 8cm e hanno un colore verde con macchie dorate.
- ‘Golden van Tol’, Pianta arbustiva di dimensioni contenute, raggiunge al massimo 4 metri con una larghezza di 3. Le foglie di forma ovata sono di colore verde pallido e margini di color oro, sono caratterizzate da una superficie increspata. Durante il periodo autunnale si ha la produzione di bacche di colore rosso che tuttavia non risultano presenti in gran numero.
- ‘Handsworth New Silver’, pianta arbustiva con fusto colonnare che raggiunge gli 8 metri di altezza e i 5 metri di estensione. Il fogliame è di colore verde scuro di forma oblunga-ellittica lunghe fino a 9 cm. Nel periodo autunnale si ha la produzione di bacche di colore rosso acceso.
- ‘J. C. Van Tol’, arbusto con un altezza massima di 6 m e un estensione di circa 4 m. Possiede delle foglie di forma ellittica e di colore verde scuro lunghe al massimo 8cm. Nel periodo invernale produce delle bacche sferiche di colore rosso.
- ‘Pyramidalis’ cultivar femminile di altezza massima di 6 m con un estensione di 5 m. I fusti di questo arbusto sono di colore verde-giallo, portano foglie strettamente ellittiche di colore verde con margini interi o poco spinosi, hanno una lunghezza che va dai 5 agli 8 cm. In autunno produce bacche rosse.
- ‘Pyramidalis fructu Luteo’, cultivar che raggiunge in altezza circa 6 metri e 4 metri in estensione. Le foglie sono di colore verde e di forma ovale con margini interi. In autunno produce bacche di colore giallo.
- ‘Silver Milkmaid’ Arbusto a portamento espanso con un altezza massima di 6 metri e un estensione di 4 metri a piena maturità. Le foglie sono verde scuro di forma ellittica con striature di colore bianco nella parte centrale, sono piccole lunghe da 3 a 5 cm. In autunno si ha la produzione di bacche di colore rosso.
- ‘Silver Queen’, Arbusto che raggiunge in altezza i 10 metri con un estensione di circa 4 m. I fusti hanno una colorazione porpora mentre le foglie di forma ampiamente ovata sono di colore verde e margini color bianco crema, hanno margini spinosi e sono lunghe da 4 a 7 cm.
Messa a dimora
La messa a dimora delle piante di agrifoglio si effettua nel mese di fine settembre-ottobre utilizzando delle piantine coltivate in vaso. Nei luoghi a inverno mite l’operazione può essere prolungata fino al mese di novembre. Volendo è possibile praticarla anche in primavera.
Se si decide di coltivarla come siepe è necessario rispettare le distanze di impianto che generalmente vanno da 55 a 60cm tra le piante.
L’operazione principale da effettuare prima di mettere a dimora le piantine riguarda la preparazione del suolo. Se il terreno non ha le caratteristiche ideali è necessario apportare alcuni miglioramenti, in genere si procede come descritto di seguito.
Si effettuerà uno scavo di circa 60-80cm di profondità con una larghezza di almeno 40 cm. Le dimensioni sono comunque indicative e in riferimento ad un vaso di 20x40cm.
Dopodiché si inserirà nel terriccio una buona quantità di sabbia e torba al fine di aumentare il drenaggio e correggere il pH del substrato. In questa fase è possibile incorporare anche del letame maturo, può essere utilizzato qualsiasi stallatico, se ne utilizzano circa 3-4 Kg per buca.
Non appena le piantine saranno inserite nella buca ricoprire per bene con il terriccio il fusto fino al pane di terra aggiungendo uno strato di circa 1cm. Fatta questa operazione bisogna irrigare abbondantemente. Se il terreno tende a sprofondare è necessario incorporare dell’altro terriccio livellando nuovamente.
Tipo di Terreno
La tipologia di terreno più adatto all’agrifoglio è un substrato di medio impasto equilibrato nei nutrienti, ben drenato e con un grado di pH leggermente acido. Valori di pH tollerati sono 5,5 come minimo e 7,5-7,8 come massimo.
Un terreno ideale è composto da una parte di terriccio generico grasso, una parte di torba e una parte di sabbia. Se il terreno del proprio giardino non corrisponde a queste caratteristiche sarà bene effettuare un integrazione degli elementi mancanti in fase di messa a dimora.
Il terreno deve risultare comunque ben drenanto, non devono presentarsi assolutamente ristagni idrici per evitare possibili danni alle piante.
Esposizione
L’esposizione per questa pianta è in pieno sole. È importante che l’agrifoglio riceva un buon quantitativo di luce soprattutto per le cultivar a fogliame variegato.
Esposizioni a mezza ombra sono tollerate soltanto dalle varietà a fogliame unicamente verde.
La pianta comunque necessita di un luogo abbastanza aperto, evitare quindi di coltivarla a ridosso di altre specie vegetali dove oltre a creare un brutto effetto potrebbe ostacolare la crescita di altre specie concorrendo nello sviluppo.
Fioritura
La fioritura dell’Agrifoglio avviene nel periodo di maggio o giugno. I fiori come già accennato non hanno una particolare rilevanza estetica, sono leggermente profumati. Da essi però si sviluppano delle bellissime bacche di colore rosso, in alcune cultivar si hanno anche differenti colorazioni come il giallo e il bianco.
Moltiplicazione
La riproduzione dell’agrifoglio può avvenire per seme o per talea.
La semina che si effettua nel periodo autunnale o primaverile può risultare alquanto difficoltosa e non sempre di sicura riuscita. La germinazione è piuttosto lunga, richiede 24-36 mesi.
La moltiplicazione per talea è molto più vantaggiosa e di facile realizzazione. Le talee semilegnose vanno prelevate alla fine dell’estate o all’inizio del periodo autunnale. Si coltivano in un substrato composto da metà sabbia e metà torba. Per la coltivazione si possono utilizzare dei piccoli vasi di 8-12cm di diametro.
Nell’autunno dell’anno seguente le piantine attecchite potranno essere messe a dimora nel loro luogo definitivo.
Accorgimenti colturali
Gli interventi colturali dell’agrifoglio richiedono principalmente l’irrigazione durante le prime fasi della crescita, successivamente quando le piante saranno ben sviluppate si potranno sospendere.
L’agrifoglio adulto necessita di poche cure, concimazioni periodiche, l’intervento più importante sono le potature che vanno effettuate con cura.
Irrigazione
Dopo la messa a dimora si dovrà effettuare un abbondante innaffiatura come precedentemente descritto. Dopodiché per assicurare un buon attecchimento sarà necessario apportare delle irrigazioni a giorni alterni e a seconda delle temperature. In estate le innaffiature dovranno essere abbondanti in relazione alle temperature.
Per le piante adulte non sono necessari particolari riguardi, tuttavia nelle estati afose con assenza prolungata di precipitazioni sono d’aiuto delle irrigazioni d’emergenza. Le quantità di acqua da somministrare sono in relazione al tipo di suolo e alla temperatura esterna. Evitare gli eccessi ma soprattutto evitare di utilizzare acqua fredda.
Il momento migliore per irrigare le piante di agrifoglio è la sera tardi al tramonto del sole. Se possibile utilizzare dell’acqua piovana tenuta 3-4 ore al sole in modo che possa riscaldarsi. Utilizzare acqua a temperatura ambiente per evitare stress all’apparato radicale.
Potatura
Un altra operazione importante è la potatura che va effettuata annualmente o a seconda delle necessità alla fine del mese di luglio. Per spingere la pianta a svilupparsi nella direzione voluta è necessario praticare delle cimature sulla parte alta della chioma e in particolare su quelle ramificazioni più vigorose che tendono a svilupparsi verso l’alto. Questa operazione va effettuata nel mese di marzo.
La pianta si presta a molti tipi di forme ed è impiegata anche per la realizzazione di topiari, con essa si possono formare archi, sculture, treillage e le classiche siepi. Le forme cui cui è possibile allevarla sono molte, tra quelle più diffuse ci sono: il cono, la sfera oltre alla siepe rettangolare. Non sono rare le forme ad alberello con cui è possibile realizzare anche diverse varianti decorative adattabili a varie tipologie di giardino.
Concimazioni
Per quanto riguarda le concimazioni si utilizza in genere un concime solido granulare da distribuire al momento del bisogno sulla superficie nell’area dell’apparato radicale. Le concimazioni dell’agrifoglio iniziano in primavera e perdurano fino al periodo autunnale. Gli interventi vanno alternati ad intervalli di 30-40 giorni.
È possibile impiegare anche un comune letame animale purché ben maturo. A partire dal secondo anno di coltivazione si possono aggiungere circa 3-4 Kg di letame maturo all’inizio del periodo primaverile.
Malattie, parassiti e avversità
Sebbene risulti una pianta piuttosto rustica anche l’agrifoglio è soggetto ad attacchi da parte di insetti e talvolta manifesta anche alcuni tipi di malattia.
Gli insetti più pericolosi per l’agrifoglio sono:
- Afidi, i quali attaccano soprattutto i giovani germogli in formazione
- Oziorrinco
- Minatori fogliari (Phytomyza spp.)
- Ceroplaste
- Metcalfa
- Cocciniglie (Ceroplastes japonicus, Ceroplastes ceriferus)
- Pulvinaria
Le malattie crittogamiche comuni sull’agrifoglio sono:
- Maculature fogliari
- Mal bianco, oidio
- Marciume radicale
- Cancri rameali
- Ruggine
- Antracnosi
La pianta non è esente dagli attacchi da parte di nematodi galligeni. Può essere inoltre soggetta a carenze di ferro che comportano clorosi ferrica, comune fisiopatia a carico del fogliame.