Diversamente dagli ortaggi i germogli hanno il grande vantaggio di poter essere coltivati su superfici ridotte, non necessitano di una posizione soleggiata, di un terreno di coltivazione e di tutti gli altri accorgimenti. Sono pronti al consumo dopo poco tempo dalla collocazione nei germogliatori.
In questa guida ti illustrerò tutte le fasi per la produzione dei germogli, le fasi di pre-germinazione, di germinazione e le cure di cui necessitano. Ti mostrerò anche dei metodi semplici ed efficaci per la produzione dei germogli in casa e tutte le tipologie di germogliatori disponibili.
Cosa serve per produrre germogli
Come già spiegato in una precedente guida sui germogli, per la loro produzione sono necessari pochi elementi essenziali, facilmente disponibili e ricreabili tramite semplici tecniche. Tutto ciò di cui c’è bisogno sono: i semi, l’acqua per soddisfare il loro bisogno idrico, aria e calore.
Per produrre i germogli ci sono varie alternative, tutte più o meno adatte ma che possono essere pratiche o meno a seconda del tipo di germoglio che si vuole produrre. L’attrezzo che permette la crescita dei semi è detto germogliatore, non è essenziale ma se si ha intenzione di produrre una quantità sufficiente per più persone e si vuole integrare il germoglio nella dieta di tutti giorni conviene procurarsene uno.
La collocazione del germogliatore è indicata nei pressi di un lavandino in modo tale da rendere le irrigazioni più semplici e pratiche.
La fase iniziale di pre-germinazione
Questa fase è importante perché richiede una serie di accorgimenti che porteranno alla produzione di un prodotto finale molto più sano e carico di nutrienti. Questa fase è uguale per tutte le specie botaniche di germoglio coltivate, quindi non richiede un grosso dispendio di energie e risorse o particolari conoscenze.
Reperiti i semi da far germinare è importante procedere ad una prima selezione eliminando tutti i semi danneggiati, quelli semivuoti e che hanno meno probabilità di germinare.
La quantità di semi da germinare varia a seconda della specie scelta, è importanti infatti sapere che il seme può raggiungere anche quattro volte la sua dimensione iniziale, per questo motivo un seme di fagiolo sarà molto più grande di un seme di grano ad esempio.
Per chi è alle prime armi o si appresta per la prima volta a coltivare i germogli, è bene regolarsi come segue:
- Mezza tazza di semi di grandi dimensioni come ad esempio legumi e cereali
- Due cucchiaini di tutti i semi con piccole dimensioni
Queste quantità eviteranno di produrre più germogli del necessario, se si è da soli in casa è meglio non eccedere per evitare di produrre quantità che non verranno consumate.
Preparata la giusta quantità di semi è il momento di immergerli in acqua, si può utilizzare anche una piccola insalatiera, una tazza o un grosso bicchiere. Riempire d’acqua e ricordare sempre di aggiungere almeno 8 volte il volume di acqua rispetto al volume dei semi.
Mettendo in atto questa pratica si attiveranno i processi di germinazione dei semi innescando così la serie di processi che darà inizio alle altre attività di germinazione. Per facilitare l’operazione ed ottimizzare al massimo il tempo di bagno dei semi è possibile utilizzare un piccolo espediente: mettere a bagno la sera prima i semi e porli nel germinatore il mattino seguente.
Il tempo di bagno tuttavia varia da seme a seme, ma si può stabilire una semplice divisione in due gruppi, i semi di legumi tendenzialmente più grandi rispetto agli altri hanno bisogno di un tempo in acqua più lungo, di almeno 12 ore. Gli altri semi possono restare in acqua per 8-10 ore. I semi con il loro caratteristico rivestimento viscido non necessitano di restare in acqua.
Metodi di germinazione
Passiamo allora ai metodi di germinazione. Avendo i semi già pronti, bagnati in acqua possiamo passare alla fase fondamentale della germinazione.
I metodi più utilizzati per la germinazione sono essenzialmente tre, e sono:
- Vaschette
- Germogliatore automatizzato
- Sacchetto di canapa
- Vasi
Di seguito la descrizione dei singoli metodi con le caratteristiche e alcuni esempi di prodotti.
Le vaschette
Un metodo molto pratico per la germinazione dei semi è quello dell’uso di vaschette. Sono in realtà dei piccoli vasi forati, larghi e non troppo alti. Con la maggior parte di essi è possibile realizzare delle piccole torrette in modo che l’acqua di irrigazione defluisca da quella più alta a quella più bassa.
Il materiale più comune è la plastica ma possono essere realizzati anche in legno, in bamboo, vetro e terracotta. I fori delle vaschette oltre a far defluire l’acqua permettono anche alle radici di aggrapparsi e di rimanere salde. Inoltre la particolare collocazione e forma delle vaschette permettono un ottimo passaggio dell’aria e quindi il minimo pericolo di formazione di muffe.
I semi vanno collocati sui vari ripiani, è possibile anche utilizzare diverse tipologie di seme separandole per ripiano. La vaschetta di base serve solo a raccogliere l’acqua, essa infatti è chiusa e non permette la collocazione di semi.
Tuttavia per la coltivazione dei semi diversi nello stesso germinatore è sempre necessario verificare la compatibilità, usare cioè soltanto semi con eguali esigenze di acqua.
Questo sistema richiede un irrigazione da fare almeno due volte al giorno. In estate probabilmente sarà necessaria più acqua ma a questo si potrà ovviare realizzando delle torrette più basse, con meno vaschette in modo che l’evaporazione dell’acqua della vasca basale possa fornire umidità in modo efficace anche alle vaschette superiori.
L’innaffiatura dei germogli avviene versando dell’acqua sui semi posti nella vasca superiore, questa gocciolando si trasferirà in modo uniforme sulle vasche sottostanti.
Tra i vari metodi questo è molto pratico, permette l’allevamento di più germogli e non richiede un grande dispendio di risorse, sarà necessario però ricordarsi puntualmente di innaffiare le vasche.
I Vasi o barattoli
Questo metodo è molto facile da mettere in pratica non richiede l’acquisto di un germinatore e quindi una spesa pari a zero.
I contenitori che possono essere utilizzati sono i normali barattoli di vetro, quelli da miele da mezzo litro, quelli da conserva alti e con boccale più stretto e qualsiasi altro barattolo che abbia un apertura abbastanza ampia.
Questo metodo permette di utilizzare gli stessi contenitori di vetro per la fase di pre-germinazione, risparmiando tempo e impiegando pochi contenitori. Le fasi iniziali come sempre prevedono di tenere in acqua i semi per 8-12 ore e successivamente il lavaggio e la sistemazione nei barattoli.
L’apertura dovrà essere ricoperta da una retina oppure una calza di nylon pulita in modo da evitare la presenza di insetti all’interno e per effettuare un innaffiatura più pratica.
L’innaffiatura è leggermente diversa rispetto ai germogliatori in plastica. Il barattolo di vetro non possiede buchi e quindi la somministrazione di acqua andrà fatta diversamente. Versare una quantità d’acqua pari al volume dei semi/germogli all’interno e lasciare che assorbano una piccola quantità per un tempo di circa 2 minuti. Dopodiché grazie alla presenza della retina che tratterà i semi capovolgere il barattolo facendo uscire l’acqua. Questa operazione va ripetuta per due volte al giorno, mattina e sera, utilizzando possibilmente acqua a temperatura ambiente.
Successivamente a questa operazione per evitare il ristagno d’acqua e la formazione di muffe il vaso potrà essere lasciato capovolto per permettere all’acqua in eccesso di continuare a gocciolare all’esterno.
Sacchetto di Canapa
La canapa è una pianta da cui è possibile ricavare un filato molto forte e resistente con cui è possibile realizzare del tessuto. Il sacchetto di Canapa è un piccolo contenitore di tessuto dotato di lacci all’estremità con cui è possibile chiuderlo.
Esistono anche versioni realizzate con un misto di lino e canapa più flessibili e con maglie più fini. L’utilizzo di questi sacchetti permette di far traspirare l’aria all’interno poiché non sono sintetici ma realizzati da materiale traspirante naturale. Inoltre permette di mantenere un umidità e un calore essenziale per la germinazione dei semi.
Il sacchetto di canapa può essere trasportato ovunque e utilizzato esattamente come veniva usato in passato dalle popolazioni nomadi e dalle persone in viaggio. Per aumentare l’umidità o meglio trattenerla e allo stesso tempo permettere l’aumento della temperatura, il sacchetto di canapa può essere tenuto a sua volta in un comune sacchetto di plastica in modo da generare un effetto serra e permettere una rapida germinazione dei semi.
L’innaffiatura dei germogli è molto pratica e semplice, richiede soltanto l’immersione del sacchetto in acqua per pochi secondi, dopodiché andrà lasciato sgocciolare per qualche minuto e riposto nuovamente al caldo.
Germogliatore con irrigazione automatica
Questo germogliatore è molto simile a quello a vaschette. Possiede però una chiusura completa e quindi crea un effetto serra molto efficace aumentando la temperatura in modo da permettere una germinazione molto veloce.
È dotato poi di vasche generalmente più ampie e alte per consentire la collocazione di molte specie anche a più ripiani. L’irrigazione è totalmente automatica e avviene grazie ad una pompa capace di riutilizzare l’acqua. Si riempie inizialmente la vaschetta di base fino a un certo livello e poi si aziona la pompa, dopodiché l’acqua spinta defluirà fino in cima dov’è posto un elica rotante che spruzzerà uniformemente l’acqua.
L’acqua può essere cambiata così ogni due giorni risparmiando anche sulle quantità. Esistono anche germogliatori programmabili con irrigazioni quotidiane ad una certa ora, altri invece necessitano di un programmatore separato. Alcuni funzionano a batteria, altri richiedono l’utilizzo della corrente di casa.
Germogliatore in terracotta
Anche questo modello richiama i germogliatori a vaschetta illustrati all’inizio. Ci sono quindi una serie di vasche realizzate in terracotta, ognuna può essere poggiata su un altra in modo da formare una piccola torre.
I vasi sono forati e permettono all’acqua di defluire nelle vasche sottostanti. La vasca di base conterrà l’acqua che dovrà essere svuotata periodicamente per evitare che le radici soprastanti marciscano a contatto con troppa umidità.
La particolarità di questo materiale è la capacità di trattenere un buon quantitativo di acqua, la terracotta infatti assorbe umidità e può rilasciarla gradualmente, un buon modo di risparmiare anche sull’acqua delle innaffiature.
Tuttavia il vantaggio è in se anche un pericolo per l’insorgenza di muffe, si dovranno quindi effettuare controlli periodici, areando anche in contenitori.
Conclusioni
Abbiamo avuto modo di vedere quanti metodi diversi esistono per permettere ai semi di germogliare. Ognuno ha le sue peculiarità, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Molto utili risultano i sacchetti se si vogliono trasportare i germogli, gli apparecchi con irrigazione automatica permettono un si somministrare l’acqua in modo dosato e molto pratico.
Inoltre abbiamo anche illustrato le operazioni iniziali da fare per ottenere un buon prodotto e una sicura germinazione. I germogli restano un buon alimento capace di assicurare molte sostanze nutritive. Se ti interessa approfondire l’argomento puoi consultare la sezione di questo articolo, per conoscere tutti gli aspetti positivi dell’uso dei germogli consulta la guida ai nutrienti presente nel sito.