Chi ha a disposizione un terreno libero può decidere di anno in anno la sua destinazione, se coltivare un orto, seminare dell’erba medica, coltivare delle graminacee, oppure decidere di impiantare degli alberi da frutto e creare un frutteto. Non è indispensabile un terreno unicamente destinato al frutteto, la coltivazione degli alberi da frutto può essere fatta anche in un giardino, scegliendo magari esemplari diversi, la produzione non sarà grande ma se curato bene un albero può dare grosse soddisfazioni.
Se si decide di intraprendere la coltivazioni di alberi da frutto bisogna tenere in considerazione il fatto che non basta piantarli e lasciarli al loro destino ma, va accudito, nutrito e curato quando si ammala. In questo articolo trattiamo tutti gli aspetti principali che riguardano l’impianto e la manutenzione di un frutteto, indicando quali sono gli alberi da frutto più coltivati e come prendersene cura.
Per cominciare
Tutto quello che serve per cominciare è un terreno. Non è indispensabile che sia di grandi dimensioni, come accennato prima infatti può anche essere un giardino, in questo caso è il numero di esemplari coltivati che dovrà variare. Un frutteto in senso classico tuttavia è adibito unicamente alla coltivazione di frutta e spesso destinato ad un solo tipo di produzione, in orti familiari però è più opportuno coltivare diverse specie, in genere 2-3 per avere così una varietà di scelta più ampia.
Il frutteto può essere quindi promiscuo o composto da una sola varietà. Un frutteto promiscuo è formato da diverse piante o meglio specie di piante, in questo caso si sceglieranno prevalentemente piante autofertili ovvero piante che per produrre frutti non necessitano di essere coltivate con individui maschi e femmine in quanto capaci di auto impollinazione, sono dette anche autofeconde.
Frutteti composti da una sola varietà di piante sono molto diffusi, ma spesso sono mantenuti per la produzione di frutta destinata alla vendita.
Individuata la specie o le specie di alberi da frutto che si ha intenzione di coltivare si procede ad una comparazione delle diverse esigenze. Come in molti altri casi si sceglieranno soltanto quelle specie adatte al clima di destinazione, si eviteranno tutte quelle inadatte al clima e che non sono capaci di produrre una quantità di raccolto soddisfacente.
L’impianto
Di importanza primaria è il metodo di impianto delle piante da frutto. Data la loro entità di piante arboree non è possibile spostarle o trapiantarle, per questo motivo è bene prevedere fin da subito quale sarà la loro sistemazione.
Molto importante è la distanza di impianto, questa varia molto da pianta a pianta, si può dire in linea generale che deve essere proporzionata secondo le dimensioni finali della chioma, tuttavia è bene accennare subito il fatto che le potature e la forma di allevamento influiscono e anche di molto su queste distanze.
In genere ogni varietà viene allevata secondo alcuni schemi predisposti (forme), i più diffusi sono: a vaso, a fuso, a piramide, a Y, a U, ne esistono veramente tante e ogni specie è più o meno adatta ad essere allevata secondo alcune di queste forme.
Le giuste distanze tra le piante permettono di effettuare in tutta libertà gli interventi di manutenzione come potature, diserbo delle infestanti e raccolta.
In orti di piccole dimensioni scegliendo delle varietà con una chioma di dimensioni contenute come meli o peri è possibile coltivare per parte dell’anno anche ortaggi, frequenti sono le coltivazioni di bieta e insalate da taglio nei periodo autunno-invernali quando la vegetazione e l’ombra delle piante è ridotta.
La manutenzione
Le piante destinate alla produzione di frutta così come le specie ornamentali necessitano di interventi di manutenzione tra le quali: potature finalizzate alla forma, potature di risanamento (rami vecchi, spezzati o malati), cura di eventuali malattie e raccolta dei frutti.
La potatura è un operazione non molto complessa che va fatta secondo precisi schemi e si differenzia a seconda della varietà di albero da frutto coltivata. Inizialmente è possibile affidarsi a giardinieri e agronomi professionisti, per essere sicuri di non arrecare danno alle piante. Successivamente è possibile iniziare da se ad effettuare le potature dopo un attenta e minuziosa documentazione.
Il contrasto alle malattie è un operazione essenziale che va fatta in modo tempestivo per evitare danni al frutteto e possibili contagi anche ad altre piante, sia dell’orto che del giardino. Per questo motivo è bene identificare fin da subito le probabili avversità della specie che andiamo a coltivare consultando la sezione sulle malattie e parassiti. La lotta non deve essere necessariamente effettuata tramite prodotti chimici, spesso è possibile servirsi di insetti utili che introdotti nel frutteto da soli riescono a contrastare i parassiti, per sapere quali sono questi insetti puoi iniziare da subito a consultare la sezione insetti entomofagi del sito.
Per tutte le informazioni riguardo le potature e le forme di allevamento delle piante da frutto puoi visionare anche la sezione guide e la sezione frutta dove sono elencate le maggiori specie coltivabili sul nostro territorio, con schede che descrivono in modo esauriente ogni aspetto della coltura.
La scelta delle piante
Senza considerare le piccole piante da frutto come fragole, more, lamponi la scelta degli alberi da frutto è davvero ampia. Nel selezionare la specie desiderata dobbiamo comunque considerare le esigenze della singola varietà e scegliere sempre quella più adatta al luogo di destinazione.
Vediamo quali possono essere le piante coltivabili nel nostro territorio con uno sguardo alle esigenze climatiche e alla loro dimensione finale.
- Agrumi, sono un gruppo di piante che comprendono specie come mandarini, clementine, arance e limoni. Sono alberi che raggiungono altezze di 3-4 metri, hanno origini asiatiche e necessitano di una temperatura calda durante tutto l’arco dell’anno, sono più adatte a zone costiere e di pianura dove difficilmente sono presenti gelate. La coltivazione di queste piante è incentrata in maggior parte al sud dove si concentra la maggior produzione.
- Albicocco, si tratta di alberi con altezze che variano dai 3 ai 5 metri a seconda della varietà scelta. Producono piccoli frutti succosi dotati di una sottile peluria esterna. Riescono a produrre per molti anni, molte specie hanno un età media che supera i 40 anni. Sono piante molto rustiche che riescono a sopportare bene i freddi invernali, possono essere coltivate anche in zone montane.
- Ciliegio, sono piante che possono essere rinvenute anche spontanee ai margini dei boschi in gran parte della penisola. Esistono varie cultivar, molte di esse si adattano bene a climi rigidi anche di qualche grado sotto lo zero. Raggiunge altezze di 10 metri e oltre formando un tronco robusto e ramificazioni abbastanza ampie. I frutti si differenziano per dimensione, colorazione e sapore a seconda della cultivar coltivata.
- Fico, è una pianta abbastanza rustica, resiste ai geli e può essere molto produttiva. I frutti sono molto apprezzati per la dolcezza, possono essere anche conservati secchi e consumati durante l’inverno.
- Actinidia (Kiwi), come accennato prima questa pianta è una di quelle che per fruttificare necessita della presenza di individui sia maschili che femminili. Sono molto diffusi i frutteti destinati alla sola produzione di kiwi, benché sia una pianta di origini Asiatiche si adatta particolarmente bene al nostro clima e resiste bene alle basse temperature. Le piante sono a portamento rampicante, vengono allevate in pergolati di altezza di 2 metri e più.
- Mandorlo, sono alberi molto longevi che resistono bene ai freddi invernali anche se prediligono luoghi temperati. Il frutto è molto usato in pasticceria e ottimo per il consumo secco.
- Melo, coltivazione molto diffusa in tutto il Paese, pianta che raggiunge i 10 metri di altezza. Si adatta in modo straordinario a diverse condizioni climatiche e resiste bene ai freddi invernali. Ne esistono moltissime varietà che si differenziano per dimensioni, sapore, consistenza, colore della buccia.
- Noce, albero che raggiunge altezze di 20 metri, resiste bene alle basse temperature e può essere coltivato anche in zone montane. Esistono diverse varietà coltivate in vari regioni Italiane.
- Olivo, pianta molto comune e nativa della penisola, può crescere dalla costa fino a quote collinari. Cresce molto in altezza ma tramite le potature può essere allevato sotto varie forme.
- Pero, pianta comunque almeno quanto il melo, può essere mantenuto tramite potature a circa 3-3,5 metri di altezza. Ne esistono molte varietà che si differenziano per forma, dimensioni e colorazione dei frutti.
- Vite, si tratta di una rampicante allevata in filari o pergole, impiegata per la produzione di vino. Ne esistono molte cultivar di forte importanza economica, viene coltivato in tutta Italia prevalentemente in zone collinari.
Molte altre varietà di alberi da frutto sono descritte nella sezione frutta del sito.