Giugno: Lavori nel frutteto, potature e fertilizzazioni

Nel mese di Giugno inizia il primo caldo estivo, le temperature salgono progressivamente in tutta la penisola. Al sud e nelle zone costiere le temperature cominciano ad essere particolarmente elevate, i frutteti in questi territori dispongono di un sistema di irrigazione il quale dovrà essere tenuto in perfetta efficienza.

Già dai primi giorni del mese infatti a seconda dell’andamento stagionale sarà necessario praticare i primi interventi di irrigazione. Molte piante sono in fioritura in questo periodo e le varietà più precoci di frutti, come ad esempio il ciliegio e l’albicocco, iniziano a maturare.

Giugno è quindi anche il periodo della raccolta di molti fruttiferi tra cui anche i deliziosi frutti di bosco. In questa guida tratteremo un po’ tutte le esigenze principali delle colture più diffuse, vedremo i lavori da fare a livello del terreno, delle concimazioni e daremo uno sguardo al trattamento delle malattie che come di consueto ogni anno si ripresentano in maniera più o meno marcata.

La raccolta

Continua la raccolta delle ciliegie già iniziata nel mese precedente, si aggiungono altri fruttiferi tra cui:

  • Pesco (varietà precoci come: Spring lady, Rich may, Early Maycrest)
  • Albicocco (varietà precoci: Aurora, ninfa, perla, giada)
  • Susino
  • Nettarina
  • Arancio
  • Limone
  • Lampone
  • Mirtillo (varietà precoci)
  • Mora
  • Ribes
  • Nespolo del Giappone (raccolta a scalare)

Per la raccolta è necessario tenere a mente alcune regole importanti. I frutti al giusto grado di maturazione devono avere una polpa leggermente cedevole, devono aver raggiunto le dimensioni tipiche della loro varietà e avere una colorazione uniforme.

Le drupacee come il pesco e l’albicocco sono particolarmente delicati come frutti, vanno maneggiati con attenzione evitando cadute dall’alto ed escoriazione provocate da movimenti maldestri.

Le more giapponesi vanno raccolte in questo mese, hanno un grado di maturazione scalare che dura per circa 20-30 giorni, per questo motivo si dovrà avere una presenza costante.

I piccoli frutti come il lampone sono molto delicati, facilmente attaccabili da muffe e con un tempo di conservazione particolarmente ridotto. È importante quindi fare molta attenzione nel momento della raccolta, scartare i frutti danneggiati e quelli che perdono succo, saranno i primi ad essere consumati. La raccolta del lampone è scalare ciò significa che si dovranno fare diverse passate per raccogliere i frutti in tempo e non lasciarli smaturare sulla pianta.

Nella seconda quindicina del mese si inizia anche la raccolta delle varietà di mirtillo del tipo Duke, Berkley, Invikta, Patriot ecc. Anche per questo frutto è necessaria una costanza nella raccolta effettuando più passate. Per il trattamento dei frutti rimandiamo alla scheda di coltivazione del mirtillo e alla sezione frutta per avere informazioni anche sulle altre piante.

Potature

Gli interventi di potatura del mese di giugno sono molti, di seguito le piante interessate:

  • Melo
  • Pero
  • Ciliegio
  • Albicocco
  • Arancio
  • Clementino
  • Castagno
  • Susino
  • Pesco
  • Limone
  • Mandarino
  • Actinidia

Come di consueto rimandiamo alla sezione potatura fruttiferi per avere una guida completa su come effettuare gli interventi di potatura in questo periodo.

Innesti

In questo periodo le piante da frutto da innestare non sono molte. A seconda del luogo in cui si vive è possibile ancora praticare gli innesti del castagno (con modalità a zufolo e a spacco), il pistacchio con l’innesto a spacco e il cachi con l’innesto a becco di luccio. Nelle zone più calde può essere praticato l’innesto anche sul noce.

Trattamenti antiparassitari

Con l’iniziare della bella stagione si ha il risveglio di molti parassiti che cominciano la loro attività trofica nei confronti delle piante e iniziano i primi accoppiamenti. In questa fase è bene agire in fretta per limitare i danni ed evitare una diffusione incontrollata.

Le piante principali che vanno trattate sono molte, è bene ricordare che alcuni trattamenti sono iniziati già nei mesi passati e devono essere continuati fino alla fine di questo mese, altri invece inizieranno soltanto ora a seconda della zona. Le piante da trattare sono le seguenti:

  • Pomacee, melo e pero
  • Olivo
  • Castagno
  • Actinidia
  • Albicocco
  • Pesco
  • Susino
  • Mandorlo
  • Noce (Lotta alla carpocapsa)
  • Tutte le varietà di agrumi
  • Uva spina

Agrumi

Le piante di arancio, clementino, limone e mandarino che sono state innestate devono essere protetti con reti fini per evitare infestazioni da parte di Phyllocnistis citrella.

Pomacee

Per le piante di melo si deve intervenire entro i primi 15 giorni del mese con un trattamento contro le tortricidi ricamatrici. Si può utilizzare un rimedio biologico molto efficace che si basa sulla diffusione del batterio antagonista Bacillus thuringiensis var. kurstaki, viene venduto in confezioni sotto forma di polvere, ne vengono usati circa 20 grammi ogni 10 litri di acqua la somministrazione si effettua con un irrigatore a pressione.

Se in questo periodo si verificano piogge frequenti è necessario somministrare alle piante un trattamento a base di bitertanolo-25 contro la ticchiolatura.

Continuano i trattamenti contro gli afidi su melo, rimandiamo alla scheda descrittiva per la lotta e la difesa biologica.

Drupacee

Le malattie più pericolose sulle drupacee sono senz’altro quelle fungine, la più pericolosa è la moniliosi di cui abbiamo parlato anche nella guida sui lavori del mese di maggio e a cui abbiamo dedicato una scheda completa. Il trattamento si effettua all’inizio del mese utilizzando del bitertanolo-25 in dosi di 100 g per 100 litri di acqua. Il trattamento sul ciliegio deve essere fatto con cautela poiché questo è anche il periodo di maturazione dei frutti e bisogna attendere la soglia minima di attesa per il consumo. In agricoltura biologica il trattamento della monilia viene effettuato con proteinato di zolfo-45 nelle dosi di 500 grammi per 100 litri di acqua.

Un altra malattia fungina insidiosa per le drupacee è l’oidio la quale può essere trattata con gli stessi fungicidi appena descritti.

Anche per l’albicocco e il pesco si effettuano trattamenti contro gli afidi, per la lotta come indicato nell’apposita scheda si possono utilizzare sia prodotti chimici che rimedi biologici tra cui il piretro e numerosi entomofagi. Gli afidi più pericolosi per queste piante sono l’Afide verde, Afide farinoso e Afide nero.

I trattamenti se l’infestazione non è grave non vengono effettuati lasciando così che le colonie vengano eliminate dai predatori naturali. Se la soglia di presenza supera il 3% si cominciano le applicazioni dei prodotti.

Continua in questo mese la lotta della cidia sul pesco, prima dei trattamenti vengono disposte delle trappole per la conta degli individui adulti, se si raggiunge una certa soglia partono i trattamenti. La lotta si effettua in genere con Bacillus thuringiensis var. kurstaki consentito anche nella difesa biologica.

Olivo

Come descritto nei lavori di maggio, devono continuare le osservazioni per verificare la presenza di tracheoverticillosi e in caso di presenza applicare i rimedi. Un metodo di prevenzione è quello di evitare la coltura di ortaggi appartenenti alla famiglia delle solanacee nell’interfilare in modo da limitare al massimo la presenza del fungo.

Altri lavori

Le operazioni da fare in questo mese sono molte, le più importanti sono sicuramente la lotta alle malattie e le potature ma ci sono anche alcuni accorgimenti di minore importanza che però possono fare la differenza. Vediamo quali sono e come si possono svolgere al meglio.

Nelle zone soggette a grandine è opportuno se si ha la possibilità di sistemare delle reti di protezione. Per i grandi frutteti questa eventualità viene tenuta in considerazione nella fase iniziale del progetto.

Trinciatura dell’erba e pulizia del frutteto

La tosatura del prato è un operazione da fare nel bimestre di maggio-giugno. L’erba in questo periodo sarà cresciuta parecchio e andrà quindi portata ad un altezza molto ridotta per favorire le varie operazioni come la raccolta e le potature. Nei limoneti questa operazione non va effettuata poiché favorirebbe il mal secco.

Irrigazioni

In giugno a seconda delle regioni si dovranno iniziare le operazioni di innaffiatura. Le piante da frutto che dovranno subire irrigazioni in giugno sono:

  • Pomacee
  • Drupacee
  • Agrumi
  • Olivo
  • Castagno
  • Kiwi
  • Cachi
  • Piccoli frutti come ribes, mirtillo ecc.

Delle drupacee le piante che necessitano di minor quantitativi di acqua sono il ciliegio e l’albicocco.

In linea generale si può dire che le piante su portinnesti vigorosi abbisognano di poca acqua rispetto alle piante coltivate su portainnesti nanizzanti e intermedi. Bisogna regolare attentamente i quantitativi anche in base alla varietà scelta, per alcune piante come il pesco l’irrigazione nella fase di formazione del frutto (quando il frutticino è nella fase frutto-noce) è necessario irrigare quel tanto che basta altrimenti si andrebbe a favorire la formazione di vegetazione piuttosto che la maturazione del frutto.

Le due regole fondamentali per l’irrigazione sono:

  1. Momento più adatto in cui effettuare l’operazione (quando la pianta ne ha realmente bisogno)
  2. Tempo e profondità di irrigazione

La prima regola è un po’ difficile da stabilire ma si può affermare con certezza che le piante che manifestano un leggero appassimento delle foglie necessitano di un intervento di irrigazione. Gli interventi irrigui devono aumentare nelle giornate di caldo intenso e specialmente in quelle in cui c’è caldo e condizioni di vento.

Il tempo di irrigazione è strettamente legato alla profondità di irrigazione o meglio la profondità del terreno che deve essere bagnato. In genere sono i primi 20-30cm per le piante su portainnesto medio-debole. Il tempo di irrigazione è influenzato molto dalla tipologia di terreno, nei terreni sabbiosi il tempo è ridotto rispetto ai terreni molto compatti e prevalentemente argillosi.

C’è poi un altro punto importante ovvero l’intervallo delle irrigazioni. Questo tempo che in media è di minimo 5 giorni massimo 10 deve essere tenuto bene in considerazione poiché può fare la differenza tra un eccesso e un equilibrio ideale.

Gli agrumi devono ricevere nel bimestre di maggio e giugno e in particolare in questo mese delle irrigazioni controllate e costanti. In questa fase è molto importante non far mancare l’acqua, una carenza si manifesta subito con una cascola accentuata dei frutti.

Particolare attenzione si dovrà prestare alle giovani piante messe a dimora nei mesi precedenti. Queste dovranno essere aiutate con irrigazioni di emergenza poiché non presentano ancora un apparato radicale ben sviluppato. Le irrigazioni vanno effettuate ad una certa distanza dal tronco per evitare che le piante possano sviluppare malattie (alcune sono più soggette di altre), accertarsi che la quantità di acqua fornita sia sufficiente per il tipo di coltura.

Diradamento dei frutti

Questa pratica come già abbiamo visto nei lavori dei mesi precedenti interessa molte specie da frutto, inizia o continua (a seconda delle regioni) in questo mese. Le piante su cui viene applicata questa tecnica sono tutte le pomacee e gran parte delle drupacee.

Il diradamento dei frutti è una tecnica complementare a quel fenomeno naturale chiamato cascola dei frutti o dei frutticini. Tale operazione è effettuata su alcune specie (a volte a seconda a anche della varietà come nel caso del pero in cui non è quasi mai necessaria) mentre su altre non va assolutamente effettuata. L’obiettivo è quello di avere una maturazione uniforme dei frutti, alleggerire il carico delle ramificazioni, ed eliminare fin da subito i frutti malati, quelli danneggiati o deformi che deprezzerebbero il raccolto in special modo se questo è destinato alla vendita.

I fruttiferi interessati dal diradamento sono:

  • Melo
  • Pero (solo alcune varietà)
  • Cotogno (se il carico è eccessivo)
  • Susino
  • Actinidia

Per il melo questa attività si può prolungare fino alla prima decade di giugno quando in alcune zone e per alcune varietà la formazione dei frutticini è ancora in atto. L’operazione comunque va fatta soltanto quando la cascola naturale è terminata. Le varietà di melo più indicate a ricevere questo trattamento sono: Golden delicious, Fuji, gala.

Per l’actinidia si dovrà intervenire alla fine del mese di giugno il discorso è simile alle altre piante da frutto, si eliminano i frutticini troppo ravvicinati lasciando il ramo quanto più equilibrato possibile.

Concimazioni

In questo mese si può provvedere ancora a somministrare del concime alle piante che ne hanno bisogno e a quelle che non ne hanno ricevuto nei mesi scorsi. Continueranno le concimazioni iniziate nei mesi scorsi che sono state divise in più interventi.

Le piante che possono essere concimate in giugno sono le seguenti:

  • Tutte le varietà di agrumi
  • Pero
  • Pesco
  • Susino
  • Actinidia
  • Olivo

Per il pesco si utilizzano circa 300 g di nitrato di potassio da applicare in due interventi distanziati di 15 giorni. Questa applicazione viene fatta unicamente su terreni poco fertili.

Le piante di agrumi possono ricevere nei primi giorni di giugno o a seconda dell’intervento precedente il secondo trattamento concimante di zinco. Tutte le integrazioni per far fronte alle carenze di nutrienti vanno fatte in questo periodo tramite concimazioni fogliari, le dosi saranno in relazione agli elementi nutritivi carenti e alle necessità delle piante.

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