Descrizione
Il ginepro è un albero sempreverde, dotato di una grande capacità di adattamento, a seconda delle condizioni di crescita riesce a svilupparsi come albero o come arbusto di medie dimensioni. La corteccia è di colore variabile dal grigio al marrone con sfumature tendenti al rosso, si stacca facilmente in scaglie.
Le foglie sono aghiformi riunite in verticilli di tre, le piante dioiche formano delle infiorescenze maschili sotto forma di piccoli amenti cioè di fiori dotati di un asse allungato, questi amenti sono di forma arrotondata.
Dopo l’impollinazione che avviene grazie al vento, durante il periodo invernale nel secondo anno dalle infiorescenze femmina si formano delle bacche.
Nel nostro paese si trova in modo naturale in brughiere e nei boschi misti di latifoglie e conifere.
Per la riproduzione da seme le bacche vengono raccolte nel periodo autunnale e conservate in uno strato di sabbia umida ad una temperatura compresa fra 3 e 5 gradi. La semina può essere effettuata in primavera. Il ginepro si può riprodurre facilmente anche da talea, in ogni caso è possibile reperire in centri di bonsai specializzati le piante grezze pronte per essere modellate a piacere. Le varietà più comuni che possono essere trovate anche nei vivai sono: Juniperus communis, Juniperus chinesis e Juniperus rigida.
Accorgimenti colturali
I bonsai derivanti da piante di Ginepro necessitano di un esposizione soleggiata per alcune ore al giorno e un buon ricambio di aria. Per quanto riguarda le annaffiature non è necessario usare acqua piovana, l’acqua di rubinetto andrà più che bene.
Nei periodi dell’anno in cui si raggiungono temperature particolarmente alte sarà necessario fornire un grado costante di umidità al terreno, seppure il Ginepro sopporta bene periodi variabili di siccità è meglio non far mancare mai l’acqua soprattutto nelle piante giovani che posseggono un apparato radicale poco sviluppato.
Il terreno ideale per un bonsai di Ginepro è formato da Akadama e lapillo lavico in parti eguali.
Le concimazioni a base di concime organico sono più abbondanti negli esemplari giovani, nei ginepri che hanno un età più avanzata è meglio non esagerare con le quantità.
Modellatura
La struttura e la densità del legno del ginepro permette la realizzazione di tutti gli stili Giapponesi di riferimento.
Legatura
I rami che presentano una più facile predisposizione alla legatura sono quelli che hanno un età di due anni, questi rami hanno caratteristiche di flessibilità e grandezza ideali per la piegatura.
L’albero di ginepro non ha un ispessimento marcato, la sua corteccia si stacca facilmente con il passare del tempo e questo permette una rimarginazione veloce delle eventuali ferite provocate dai fili. La piegatura può essere effettuata nel periodo vegetativo dopo il quale il bonsai deve essere posto in posizione ombreggiata affinché possa riposare, il Ginepro sopporta in modo ottimale tensioni particolarmente alte dei rami.
Potatura
In natura il Ginepro mostra chiome di aghi fitte isolate singolarmente all’apice dei rami, molto caratteristiche, per ottenere questo effetto e aumentare la densità degli aghi la nuova germogliazione dovrà essere ridotta di un terzo portandola ad una lunghezza di 2-3 cm strappando le punte dei germogli.
Se qualche ramo aumenta di spessore il germoglio dominante deve essere lasciato intatto, va potata soltanto l’ulteriore crescita del ramo. Seguendo questa tecnica oltre ad ottenere una maggiore densità del fogliame si avrà anche un ispessimento. I tagli effettuati in primavera si rimargineranno più velocemente, i tagli più grossi tuttavia saranno lenti nel rimarginarsi.