Descrizione
La Gerbera jamesonii è una pianta erbacea perenne del genere Gerbera appartenente alla famiglia delle Asteracee (Composite). È conosciuta anche con i nomi comuni di: margherita del Transvaal e margherita di Barberton è originaria del Sud Africa.
La Gerbera jamesonii è coltivata principalmente per la sua fioritura, la sua infiorescenza simile ad una margherita è un capolino di 9-12cm di diametro con fiori di colore variabile a seconda della sotto-specie: rosa, rosso, arancione o bianco crema.
Viene coltivata principalmente in vaso e nelle zone più miti in direttamente in terra. Raggiunge altezze medie di 35-50cm.
Le foglie lunghe circa 10-15cm sono di forma lobata di colore verde scuro e solcate da profonde nervature, sono inoltre ricoperte da una sottile peluria.
E’ sicuramente una delle varietà più diffuse di Gerbera e assieme alla G. virdifolia è utilizzata da anni par la creazione di molti ibridi.
La pianta di Gerbera viene utilizzata principalmente per la coltivazione in vaso, è possibile però trovarla anche coltivata nei giardini (nelle zone più calde), viene usata anche come fiore reciso.
Messa a dimora
La messa a dimora della Gerbera jamesonii si effettua da maggio a giugno.
Tipo di Terreno
Il substrato ideale per la Gerbera jamesonii deve essere ben drenato, preferisce in genere terreni acidi e sciolti, arricchiti con una buona percentuale di sabbia.
Esposizione
L’esposizione ideale per la Gerbera jamesonii è in una posizione semi-ombreggiata, tollera bene anche esposizione in pieno sole.
Fioritura
La fioritura della G. jamesonii avviene alla fine del periodo primaverile e si protrae per tutta l’estate.
Moltiplicazione
La riproduzione può essere effettuata da seme: nel momento della semina bisogna aver cura di collocare i semi con la punta rivolta verso l’alto, dovranno essere ricoperti con un sottile strato di terra. La germinazione avviene a seconda della temperatura dai 9 ai 12 giorni. La semina si effettua da marzo a maggio utilizzando dei vasetti con un terriccio composto da parti uguali di torba e sabbia.
La moltiplicazione per la Gerbera jamesonii si effettua anche tramite divisione.
Il momento migliore per prelevare i cespi è il periodo primaverile, si prelevano i rami con 3-4 foglie, il terreno di destinazione è un comune terriccio generico per la semina misto al 50% con sabbia.
Accorgimenti colturali
E’ importante assicurare alla pianta di G. jamesonii un buon drenaggio, non bisogna innaffiare troppo abbondantemente, non bisogna inoltre collocarla in ambienti con scarso ricambio d’aria, questi sono gli accorgimenti principali per evitare due importanti problemi: macchie fogliari e marciume radicale.
Tuttavia è bene tenere presente anche che per le piante all’esterno sono necessarie innaffiature costanti dal mese di aprile fino a settembre. E’ bene intervallare le innaffiature ogni 8-10 giorni, dipende però dall’umidità del terreno e dalla temperatura esterna, come riferimento si può tenere presente che il alla base delle piante non deve mai presentare delle screpolature, una buona pacciamatura può aiutare a rallentare l’evaporazione di acqua dal substrato.
Le concimazioni possono essere effettuate durante il periodo della fioritura alternandole ogni due settimane, è consigliabile l’uso di un concime liquido polivalente.
Nel periodo vegetativo la pianta di Gerbera necessita di concimazioni liquide che possono essere somministrate in concomitanza con le annaffiature.
In zone a clima rigido durante il periodo inverale è bene spostare le piante all’interno, la Gerbera jamesonii non tollera temperature al di sotto dei 5-7 gradi.
Malattie, parassiti e avversità
La Gerbera jamesonii può essere soggetta ad attacchi da parte di afidi, minatori fogliari, e tripidi.
Tra le malattie che possono colpire la Gerbera jamesonii: marciume radicale, muffa grigia.