Geranio, Pelargonium zonale

Descrizione

Il Pelargonium zonale chiamato comunemente Geranio è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Geraniaceae. Ha origini nel territorio del Sud Africa, con il tempo dalla sua scoperta sia è diffusa in tutta Europa e in seguito è diventata una pianta ornamentale coltivata in ogni giardino.

La splendida fioritura di questa pianta e la particolare bellezza delle foglie ne fanno una specie molto ricercata per le colture da vaso, si trova praticamente in ogni balcone o terrazzo, può essere coltivata anche all’esterno provvedendo in inverno alle dovute protezioni.

La pianta forma un grosso cespuglio di foglie da cui dipartono lunghi steli con fiori raccolti in ombrelle. La colorazione dei fiori è molto varia, le cultivar esistenti sono davvero molte e i colori spaziano dal bianco, al rosa, passando per il rosso, violetto e lillà. La fioritura del Pelargonium zonale avviene dalla primavera fino all’autunno, per le piante coltivate in ambienti riscaldati la fioritura può avvenire per tutto l’anno. Ci sono però delle differenze  tra una cultivar e l’altra.

Il Pelargonium zonale è una pianta sempreverde a portamento eretto o cespuglioso. Alcune cultivar posseggono steli con brevi internodi. Le foglie sono di forma arrotondata con una larghezza compresa tra i 4 e i 14cm. Hanno un colore verde chiaro che può variare fino ad arrivare a verde scuro. Il fogliame può avere anche due o più colorazioni, in genere si tratta prevalentemente di sfumature di verde, talvolta anche giallo. I fiori sono semidoppi, doppi oppure semplici hanno una larghezza che può arrivare fino ai 2,5cm, hanno colorazioni molto varie come già accennato. Sono fiori particolarmente delicati e oltre ad essere soggetti a malattie sono spesso danneggiati dalle intemperie, importante è quindi scegliere un luogo riparato per la coltivazione.

Le piante con un fogliame profumato vengono in genere coltivate in bordure, le altre specie invece si adattano in modo ottimale alla coltivazione in aiuole.

Data l’enorme diffusione della pianta e le cultivar selezionate negli anni, per classificarle si è ritenuto opportuno differenziarle per la forma del fiore e del fogliame di seguito i vari gruppi:

  • A fiore doppio e semi-doppio, piante dotate di fiori con 6 o più petali distesi.
  • A fiori di cactus, I fiori in queste cultivar ricordano molto quelli delle dalie a cactus. Possono essere semplici o doppi, posseggono tutti petali increspati.
  • A fiore semplice, in queste cultivar i fiori non hanno più di 5 petali, ci sono però alcune eccezioni.
  • A fiori stellati, piante che posseggono foglie con lobi appuntiti di colore verde o con sfumature più scure. Questi pelargoni hanno fiori di forma irregolare che ricorda quella di una stella, sono semplici o doppi. Hanno 3 petali in basso a forma di cuneo, questi sono larghi rispetto a quelli superiori che sono stretti e dentati.
  • A foglia variegata, questi gerani posseggono foglie variamente colorate, con maculature o colorazioni in genere argentee o di color bronzeo, ma anche dorato. Le foglie sono dette a farfalla per via della loro particolare forma. I fiori sono semplici o doppi e hanno ridotte dimensioni.

Le cultivar diffuse e coltivate sono davvero molte, quelle più interessanti sono elencate di seguito:

  • Pelargonium ‘Alberta’, cultivar a fiore semplice con fiori colorati di rosa e bianco, sono raccolti in mazzetti con una larghezza di circa 10cm. Le piante sono alte al massimo mezzo metro e hanno un espansione di 25cm circa. Le cultivar sono semi-rustiche e resistono a temperature invernali minime di 2 gradi.
  • Pelargonium ‘Timothy Clifford’, cultivar di ridotte dimensioni o propriamente detta nana. Ha una larghezza di circa 10cm e un altezza di massimo 12, è semi-rustica e resiste a temperature minime invernali di 2-3 gradi. I fiori sono doppi di colore rosa raccolti in mazzetti larghi circa 5cm. Le foglie sono verde scuro molto intenso.
  • Pelargonium ‘Sophie Koniger’, cultivar dotata di fiori semidoppi con colore rosa e sfumatura di colore rosa-arancio sono raccolti in mazzetti larghi fino a 9cm. La pianta ha un altezza media di 30cm e un estensione di 25cm. Questa cultivar è semi-rustica e resiste a temperature invernali mine di 3 gradi.
  • Pelargonium ‘Spitfire’, Cultivar di altezza massima di 30cm con un estensione ridotta di circa 15 cm. Possiede dei fiori del tipo a cactus, semplici di colore rosso, riuniti in mazzetti larghi 5cm.
  • Pelargonium ‘Purple Wonder’, cultivar dotata di fiori semidoppi di colore rosso porpora raccolti in mazzetti larghi fino a 9cm. La pianta è semirustica e resiste a temperature minime di 2-3 gradi nel periodo invernale. L’altezza totale della pianta è di circa 45cm e l’espansione è di 25cm.
  • Pelargonium ‘Paul Humphries’, cultivar semirustica con altezza massima di 30cm e larghezza di 20. Possiede del fogliame di colore verde. I fiori sono raccolti in mazzetti di larghezza pari a 7cm, sono doppi e di colore rosso scuro.
  • Pelargonium ‘After Glow’, cultivar di geranio con fiori semplici di colore rosa, sui petali hanno una macchia al centro di colore rosa-arancio. I fiori sono raccolti in mazzetti larghi circa 10cm. L’intera pianta ha una larghezza di 25cm e un altezza di 40.
  • Pelargonium ‘Action’, cultivar semirustica con un estensione in larghezza di 20cm e un altezza di 40cm. I fiori raccolti in mazzetti larghi 10cm hanno un colore rosa intenso, i petali sono caratterizzati da una macchia rossa al centro, contornata da un alone bianco.

Pelargonium zonale fiori

Messa a dimora

La messa a dimora della piante in vaso di geranio viene fatta nel periodo primaverile. Per i metodi di moltiplicazione vedere il relativo paragrafo in cui sono indicati anche i periodi dell’anno in cui praticarle.

Tipo di Terreno

Il terreno ideale per la coltivazione del geranio deve essere leggero e permeabile ma con una buona capacità di trattenere l’umidità. Sono da preferire terreni con un pH compreso tra 6 e 7.

Un substrato ideale per la crescita del Pelargonium zonale è composto da una parte di torba, una parte di terra limosa e una parte di sabbia grossolana. In alternativa alla torba è possibile anche utilizzare un terricciato di foglie, se si dispone della perlite può essere integrata in parte con la sabbia (metà sabbia metà perlite) oppure sostituita del tutto.

Esposizione

L’esposizione più adatta del geranio è in pieno sole, può essere coltivato però senza problemi in un posto semi-ombreggiato con un elevata luminosità. Durante l’estate tuttavia il forte caldo e il sole intenso specialmente per le piante coltivate in vaso non è il massimo. Per questo motivo è preferibile spostare la pianta in una posizione più ombreggiata almeno fino a quando le temperature non si abbasseranno (in genere sui 20-22 gradi) e il calore sarà meno intenso.

Per le piante coltivate direttamente in aiuola è bene fare attenzione e scegliere con cura al momento dell’impianto il posto ideale. Sono da evitare posizioni troppo esposte dove nei periodi di forte caldo appunto la pianta si troverebbe senza riparo dalle calure intense. Sono indicate posizioni riparate e protette, ad esempio l’ombreggiamento di altri arbusti o piccoli alberi può essere una buona collocazione.

Fioritura

La fioritura del Pelargonium zonale avviene in primavera e perdura per diverso tempo fino alla fine dell’estate. Alcune cultivar hanno una fioritura più ritardata e quindi la durata dei fiori arriva anche fino all’inverno.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del Pelargonium zonale viene fatta prevalentemente tramite talea. Le talee di punta (o talee apicali) vengono prelevate in genere nel periodo che va da luglio a settembre.

Per riprodurre il geranio da talea seguire queste semplici istruzioni:

  1. Procurarsi dei piccoli vasi di diametro compreso tra 10 e 15cm.
  2. Riempirli con un terriccio composto da una parte di sabbia grossolana, una parte di terriccio limoso e una parte di torba o terricciato di foglie.
  3. Prelevare le talee apicali con una lunghezza di massimo 5-6cm, le porzioni devono avere almeno due foglie e presentare delle gemme attive, evitare di prelevare ramificazioni spezzate o danneggiate.
  4. Tenere le piante in una posizione ben illuminata ma non a contatto eccessivo con il sole. Mantenerle a una temperatura intorno ai 18 gradi per almeno 6-7 settimane.

Dopo questo periodo le piante potranno essere acclimatate gradualmente e saranno pronte per la fioritura nello stesso anno. Andranno rinvasate in un contenitore più grande almeno di 20cm e fatte vegetare secondo le indicazioni date nel paragrafo dell’esposizione.

La moltiplicazione del geranio può essere praticata anche da seme. Per le colture da seme si utilizzano delle cultivar ibride, si ottengono così degli ibridi F1 destinati alla produzione di sementa. La semina si effettua a gennaio con temperature tenute costantemente alla soglia minima di 14 gradi, si utilizzano dei vasi tenuti in serre o dei cassoni predisposti preriscaldati dove i semi potranno germinare.

Il terriccio di coltivazione per i semi è lo stesso utilizzato per le talee.

Accorgimenti colturali

Le innaffiature del geranio sono un aspetto tanto importante quanto controverso. Le necessità idriche sono un fattore senza dubbio di forte importanza, ma nonostante ciò è bene conoscere con precisione le reali esigenze della pianta.

Durante il periodo vegetativo della pianta l’apporto di acqua dovrà essere maggiore, in caso di coltivazione in vaso le irrigazioni dovranno essere abbondanti e in rapporto alle temperature esterne. Quando il caldo estivo è particolarmente afoso è necessario effettuare irrigazioni al mattino e alla sera. Le irrigazioni alle prime luci dell’alba dovranno essere fatte con acqua a temperatura ambiente. Usare un innaffiatoio dotato di un innesto a pioggia ma evitare di bagnare il fogliame e i fiori per non incorrere in problematiche come scottature e fisiopatie provocate dall’umidità. Irrigare il terreno attorno alla pianta facendo attenzione a non bagnare troppo il fusto. Il terreno comunque non deve risultare inzuppato ma umido in modo uniforme, evitare di formare le classiche pozze d’acqua.

Durante il periodo invernale o meglio in quello di riposo della pianta, le irrigazioni dovranno essere effettuate con una frequenza molto ridotta, in realtà è meglio sospenderle del tutto evitando così anche pericolosi marciumi radicali. La pianta in questa fase di quiescenza non ha bisogno di acqua. Il geranio risulta essere abbastanza resistente alla siccità più di quanto lo sia nei confronti di eccessiva umidità.

Il rinvaso del geranio è un operazione importante da fare periodicamente non appena la pianta necessita di un contenitore più grande. Generalmente ci si accorge della necessità di un nuovo contenitore quando la pianta stenta a crescere e a produrre una fioritura rigogliosa. Questo è il chiaro sintomo di una mancanza di nutrienti, in ogni caso un nuovo contenitore con del terriccio organico risolve il problema.

I rinvasi vanno effettuati all’inizio della primavera prima della ripresa vegetativa. È molto importante utilizzare la stessa proporzione di elementi utilizzata inizialmente. In questo modo la pianta si troverà nelle condizioni ottimali per l’espansione delle radici.

Pelargonium zonale fogliame

Le concimazioni del Pelargonium zonale vanno fatte nel periodo che va da ottobre a marzo. Questo lasso di tempo coincide con la ripresa vegetativa e con la produzione dei fiori. In questa fase la pianta necessita di molto nutrimento per sviluppare i suoi tessuti e quindi il modo migliore per fornirlo è qcon delle fertirrigazioni. Per le piante in vaso si usa in genere un concime liquido completo di tutti i nutrimenti ed eventualmente arricchito dei microelementi. Le concimazioni del geranio vanno intervallate ogni 8-10 giorni e fatte coincidere sempre con le irrigazioni per evitare eccessi di acqua. Per le quantità è sempre opportuno fare riferimento all’etichetta prodotto. Tuttavia è bene comunque rispettare il rapporto NPK di 1:0,5:1,5.

Malattie, parassiti e avversità

Le principali problematiche del geranio riguardano le foglie e i fiori. Tuttavia i danni provocati da errati accorgimenti colturali possono a volte compromettere l’intera pianta.

Gli insetti parassiti del geranio sono molti, tra quelli più importanti ci sono:

  • Lepidotteri
  • Afidi
  • Mosca bianca
  • Tripidi
  • Cocciniglia farinosa
  • Autographa gamma
  • Delottococcis euphorbiae
  • Sciaridi
  • Ragnetto rosso

Il Pelargonium zonale può essere soggetto anche ad attacchi da parte di malattie fungine che spesso si sviluppano per l’eccessiva umidità. I problemi maggiori sono provocati dalle seguenti malattie:

  • Ruggine
  • Alternariosi
  • Maculature fogliari
  • Marciume basale
  • Verticillosi
  • Marciume radicale
  • Marciume del piede

Il Pelargonium zonale può essere colpito anche da malattie batteriche, quelle più diffuse sono: tumore batterico e marciume batterico.

Le piante di geranio possono presentare fisiopatie provocate da squilibri nei nutrienti del substrato. Per prevenire queste problematiche usare sempre il terriccio nelle dosi consigliate, impiegare prodotti fertilizzanti completi e attenersi scrupolosamente alle dosi indicate sulle istruzioni. Le due fisiopatie più diffuse sono: clorosi ferrica del fogliame ed edema del geranio.

Oltre a queste malattie e parassiti il geranio può essere colpito da nematodi galligeni che provocano la formazione di galle nelle foglie e nelle ramificazioni. Il geranio è soggetto anche ad attacchi da parte di virus, quelli più importanti sono:

  • AMV (Virus del mosaico dell’Alfa-alfa, o erba medica – Alfalfa Mosaic Virus)
  • Virus del mosaico del cetriolo
  • PLCV (Pelargonium leaf curl tombusvirus – virus dell’arricciamento fogliare)
  • PIZSV, virus della maculatura zonale (o zonata)
  • PLPV (Pelargonium line pattern virus, virus della maculatura lineare del pelargonio)
  • PFBV (Pelargonium Flower Break Virus, virus della rottura del colore dei fiori del pelargonio)
  • PRPV (Pelargonium ring pattern virus, virus della maculatura circolare del pelargonio)
  • PIVCV (virus della scolorazione delle nervature del pelargonio)

Tutte queste malattie virali provocano in modo più o meno accentuato delle decolorazioni a carico delle foglie, macchie o aree estese che deturpano la bellezza del colore originario del fogliame. Provocano inoltre delle malformazioni sia ai lembi fogliari che ai margini interni, talora si presentano anche delle macchie che con il passare del tempo necrotizzano. Queste virosi vanno opportunamente prevenute utilizzando materiale di propagazione sterile.

Le piante di geranio colpite da virosi vanno eliminate dalla coltura possibilmente bruciando tutto il materiale infetto.

 

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