Fragola

Descrizione

La fragola è un piccolo frutto che cresce su piante di altezza abbastanza contenuta, appartiene alla famiglia delle Rosacee e il genere che le raggruppa conta all’incirca 15 specie.

Le piante appartenenti al genere hanno per gran parte origini Europee ma altre hanno origini più lontane, provengono infatti anche da Cile, America del nord e Asia, presenti prevalentemente in zone collinari e montane. Le cultivar e le varietà maggiormente diffuse e più coltivate provengono nella maggioranza da ibridi selezionati nel corso di decenni; per classificarle si tiene conto principalmente della pezzatura dei frutti.
Alcune varietà appartenenti al genere crescono spontanee nella nostra flora, è possibile infatti rinvenire con facilità la specie Fragaria vesca la comune fragolina di bosco a quote collinari e montane fino ai 1300 metri circa. Tuttavia le specie più coltivate per il mercato sono altre tra le quali anche alcuni ibridi.

La fragola è una pianta perenne stolonifera, con un altezza in media di 20cm ma questa può variare a seconda della specie, la larghezza invece è indefinita data la sua notevole capacità di espansione.
Le foglie sono tripalmate con un lungo picciolo che parte dalla base, le foglioline di cui sono composte hanno margini dentati e sono di colore verde. I fiori possono avere colorazioni dal bianco al rosa, sono posti in numero variabile da 2 a 10 in piccole cime. Il frutto così chiamato impropriamente, in realtà è un falso frutto, possiede una tipica forma cilindrica che a seconda della cultivar può differenziarsi così come le dimensioni.

Tra le forme di classificazione oltre come già accennato la dimensione del frutto, le fragole possono essere suddivise anche in diversi gruppi:

  • Bifere, anche dette longidiurne o rifiorenti. In queste varietà i fiori cominciano a formarsi solo quando le piante ricevono almeno 14 ore di luce al giorno, queste varietà fruttificano in estate producendo una modesta quantità di frutti, in autunno invece hanno una seconda produzione molto abbondante.
  • Unifere dette anche brevidiurne e non rifiorenti, fioriscono con un periodo di luce inferiore a 12 ore al giorno.
  • L’ultimo gruppo è quello delle fragole che non necessitano di una variazione del fotoperiodo per la fioritura e che possono fiorire in qualunque momento dell’anno a patto di entrare in riposo vegetativo per un tempo minimo.

Alcune delle specie appartenenti al genere sono:

  • Fragaria chiloensis
  • Fragaria virginiana
  • Fragaria ovalis

Le cultivar che vengono coltivate per la vendita dei frutti sono molte, vengono classificate anche secondo la precocità di maturazione. Di seguito una lista di quelle più diffuse divise secondo il tempo di maturazione.

Tra quelle a media precocità ci sono:

  • Anabelle, cultivar rifiorente e molto produttiva, produce dei frutti di piccola o media pezzatura
  • Pocahontas, cultivar molto produttiva, i frutti sono di grosse dimensioni e di forma conica.
  • Red Gauntlet, cultivar molto rustica, possiede frutti di forma conica e di medie dimensioni. Ha inoltre una buona resistenza ai parassiti.
  • Anais, ha una buona resa produttiva, i frutti sono di medie dimensioni.
  • Cambridge Favourite
  • Diamante
  • Elegance
  • Elsanta
  • Totem
  • Red Gauntlet
  • Tamella

Le cultivar precoci sono:

  • Gorella, produce un’elevata quantità di frutti che sono tipicamente di forma conica e di grosse dimensioni.
  • Cesena, cultivar con frutti di media dimensione di origini Italiane.
  • Cambridge Rival
  • Elvira
  • Honeoye

Le cultivar di fragola tardive sono:

  • Domanail
  • Bogota
  • Salsa, frutto grosso e abbondante produzione.
  • Cambridge Late Pine

Periodo di impianto, mesi dell’anno

La messa a dimora delle piante di fragola viene fatta poco prima dell’inizio della stagione autunnale. Generalmente si preferisce anticipare la coltura a fine agosto inizio settembre per evitare che l’inizio delle gelate possa arrecare danno alle piante.

Esigenze colturali

La fragola necessita per lo più di una temperatura fresca, non ama i caldi eccessivi e resiste abbastanza bene a temperature prossime allo zero. Sono da evitare zone con clima eccessivamente umido e caldo, inoltre se viene coltivata in serra questi parametri sono molto importanti per una buona riuscita della coltura. È bene sottolineare il fatto che questa pianta non tollera gelate tardive o freddi improvvisi che possono provocare danni alla nuova vegetazione, ai frutti e ai fiori.

Il terreno per la fragola deve avere determinate caratteristiche affinché si possa ottenere una resa ideale. Sono da preferire i terreni ricchi di sostanza organica, ben drenati e abbastanza sciolti, con una buona dotazione di materiale grossolano. Sono da evitare i terreni calcarei e quelli troppo compatti. I valori di pH medi devono essere di 5-6 quindi predilige terreni sub-acidi. Alcune varietà riescono a tollerare anche terreni con pH neutro senza troppi problemi. Oltre ad essere ben drenato il terreno scosceso è l’ideale per questo tipo di coltura in quanto favorisce ulteriormente il rapido sgrondo delle acque ed evita inoltre che i frutti a contatto con il terreno siano soggetti a malattie fungine e marcescenze.

L’esposizione più adatta delle piante di fragola è in pieno sole. Sono tollerate anche posizioni in mezza ombra anche se in questo caso la produzione potrebbe essere leggermente inferiore.

Tecnica di impianto

La riproduzione delle fragole ovvero la loro moltiplicazione può essere fatta con buoni risultati tramite divisione o con l’utilizzo degli stoloni. La pianta di fragola tende a produrre numerosi stoloni che è possibile utilizzare per la generazione di nuove piante. La riproduzione delle fragole può avvenire alla fine di agosto e per tutto il mese di settembre.

Si prelevano gli stoloni che hanno radicato e che presentano nuovi germogli in via di sviluppo, si scopre il terriccio fino ad arrivare alle radici prelevandole senza danneggiarle. Le piante potranno essere messe a dimora subito direttamente in terra o in vaso. Dopo la collocazione delle piante nel terreno sarà necessario effettuare una buona innaffiatura, la somministrazione d’acqua dovrà essere costante fino all’inizio delle piogge.

Per la coltivazione diretta in piena terra delle piante di fragola si procede in genere su file singole o binate (file doppie) lasciando una distanza di 25cm circa tra le piante e 70-90cm tra le file, le file doppie saranno distanziate tra loro di 25cm circa e tra le doppie file si lascerà una distanza 90-100cm. Per prevenire il contatto dei frutti con la terra si possono collocare le piante leggermente rialzare su un cumulo di terra in modo da far defluire anche l’acqua.

Se si desidera rinnovare la coltura delle fragole è meglio scegliere un nuovo terreno per la piantagione, annualmente si possono rinnovare le vecchie piante riproducendone di nuove.

Accorgimenti colturali

In genere, ma dipende dalla varietà, l’impianto di fragole viene rinnovato ogni due anni poiché dopo tale periodo si ha una riduzione sostanziale della qualità e della quantità di frutti; spesso nella produzione industriale la fragola viene trattata come una coltura annuale rinnovando le piante dopo la produzione di frutti.

Per aumentare la produttività ed evitare il continuo diserbo, che sarà necessario per assicurare alle piante uno sviluppo ottimale, si possono utilizzare delle pacciamature con paglia o con teloni di plastica appositamente studiati per questo scopo. Se il terreno dovesse essere tendente al basico è possibile anche utilizzare per la pacciamatura aghi di pino.

Dopo aver effettuato la raccolta è possibile mettere in pratica una tecnica colturale che prevede l’asportazione di tutto il vecchio fogliame lasciando soltanto i nuovi germogli in formazione. Questa tecnica (non obbligatoria) ha il fine di stimolare la pianta alla produzione di nuova vegetazione.

Irrigazione

Un altro aspetto importante è l’innaffiatura delle fragole.
Se non si coltiva in un terreno già di per sé abbastanza umido, si dovrà far fronte alla necessità di acqua di cui le piante avranno bisogno. A questo scopo possono essere utili degli impianti di irrigazione a goccia che oltre a essere più efficienti permettono di risparmiare anche sul quantitativo di acqua. In condizioni di forte caldo è preferibile effettuare delle innaffiature quotidiane alla sera evitando di bagnare il fogliame e utilizzando possibilmente acqua piovana a temperatura ambiente. La pacciamatura può essere utile anche per limitare la traspirazione di acqua dal terreno. In ogni caso evitare il più possibile di bagnare il fogliame e i frutti poiché l’umidità potrebbe favorire alcune patologie da cui le fragole spesso vengono colpite.

Concimazione

Per le concimazioni in genere su un terreno mediamente dotato di sostanza organica si apportano circa 4-5Kg di letame ben decomposto ogni 10 metri quadri di coltivazione. Se la coltura dura per più anni è opportuno integrare i singoli elementi fosforo e potassio in quantità maggiori. In terreni particolarmente sciolti si può apportare della cenere di legna in ragione di 5Kg per 10 metri quadri di coltura per far fronte alla necessità di potassio. In alternativa è possibile impiegare 300 grammi/metro quadro di solfato di potassio.

Potatura

La fragola non necessita di interventi di potatura. Tuttavia dopo la raccolta è necessario rimuovere tutte le foglie malate o secche e allontanarle dal luogo di impianto.

Raccolta

La raccolta delle fragole può avvenire dalla seconda metà del mese di maggio fino al mese di agosto a seconda della varietà coltivata. Nelle colture protette la raccolta può essere anticipata di qualche settimana.

Per raccogliere le fragole è necessario che queste siano completamente mature, va staccato anche il picciolo in tal modo potranno essere conservate al meglio. Come accennato prima, dopo aver effettuato la raccolta che può durare diversi giorni al fine di raccogliere tutti i frutti che avranno un diverso grado di maturazione, è necessario rimuovere foglie secche e tutti gli stoloni in eccesso.

Malattie, parassiti e avversità

La fragola può presentare diverse fisiopatie dovute principalmente da errati accorgimenti colturali, da un substrato di coltivazione con eccessi o carenze di nutrienti. Oltre questi problemi possono esserci attacchi da parte di insetti e agenti patogeni.

Tra le malattie crittogamiche più diffuse ci sono:

Queste patologie possono essere limitate se la coltivazione è effettuata in ambiente protetto, areando le serre o i cassoni ed evitando ristagni idrici.

C’è anche un particolare tipo di virosi che affligge la fragola ovvero la Vaiolatura.

La fragola può essere soggetta anche ad attacchi da parte di insetti quali:

  • Afidi, che possono attaccare principalmente i giovani germogli in formazione.
  • Ragnetto rosso
  • Oziorrinco le cui larve possono danneggiare la pianta.

I frutti possono essere facile preda di uccelli, il giovane fogliame inoltre può essere attaccato da limacce.

Veniamo dunque alle fisiopatie accennate prima le quali indicano diverse tipologie di carenze o danni da agenti atmosferici, quelle più importanti sono elencate di seguito:

  • Carenza di azoto, le parti aeree della pianta crescono lentamente e hanno dimensioni ridotte rispetto alla norma, il fogliame inoltre presenta un progressivo e esteso ingiallimento.
  • Carenza di ferro (clorosi ferrica della fragola), le foglie diventano gialle ma le nervature conservano ancora la loro colorazione originale.
  • Colpo di sole, questo fenomeno è dovuto a condizioni di aria e terreno umide seguite da elevate temperature.
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