Euphorbia pulcherrima

Descrizione

L’Euphorbia pulcherrima è una pianta erbacea perenne a portamento arbustivo appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. E’ una pianta originaria del Messico, è conosciuta anche con il nome di Poinsettia attribuitogli da J. Poinsett il quale la importò per primo negli Stati Uniti.
E’ molto diffusa ed è sicuramente tra le piante da appartamento più comuni.

Questa sua diffusione le attribuisce anche molti nomi usati in varie parti del mondo, tra questi:

  • Christmas star
  • Winter rose
  • Noche Buena
  • Mexican flame leaf
  • Fiore di Atatürk
  • Pascua
  • Lalupatae

La pianta di poinsettia in natura raggiunge altezze variabili dai 2 ai 3 metri e in alcuni casi raggiunge anche i 4 metri.
Le varietà di Euphorbia pulcherrima in commercio invece, derivano da particolari ibridi selezionati e per questo motivo hanno un altezza molto contenuta rispetto alle controparti cresciute in natura.
Spesso questi ibridi presentano anche una particolare colorazione delle brattee che può essere rosa o bianca.

Tra le cultivar più diffuse ci sono:

  • Annette Hegg Supreme (Brattee di colore rosso acceso)
  • Barbara Ecke Supreme (Brattee di colore rosso)
  • Annette Hegg Pink (Brattee di colore rosa)
  • Annette Hegg White (Brattee di colore bianco)

E’ una pianta proveniente da un clima subtropicale/tropicale e per questo motivo per vegetare in modo ottimale necessita di temperature non inferiori ai 15 gradi circa.
In alcune zone particolarmente calde della nostra penisola può essere coltivata all’esterno tutto l’anno.

Le foglie di grandi dimensioni (dai 12 ai 20cm di lunghezza) sono sicuramente la parte più ornamentale della pianta, sono decidue, di forma ovata o ellittica con margine che generalmente si presenta lobato e in alcuni casi dentellato. Le singole foglie sono disposte in modo alternato sui fusti, sono di colore verde scuro e solcate da nervature con sfumature di rosso, a volte possono essere ricoperte da una sottile peluria.

L’infiorescenza unica nel suo genere è chiamata ciazo ed è comune in tutte le specie appartenenti al genere Euphorbia. L’infiorescenza si presenta ramificata ed è caratterizzata da un fiore femminile centrale e da una serie di fiori maschili disposti attorno, sono di colore verdognolo e composti da una ghiandola di colore giallo, le infiorescenze sono circondate da particolari foglie modificate (brattee) di colore rosso acceso a cui spesso ci si riferisce come fiore (in realtà sono solo una parte di esso).

E’ di particolare rilevanza anche la sua tossicità: le parti verdi della pianta, foglie, fiori e fusti sono tossici, contengono delle particolari sostanze che se ingerite possono portare a diversi disturbi tra i quali nausea e vomito. Il contatto con le parti recise della pianta (quindi con il lattice emesso) può portare a irritazioni, prurito e gonfiore. E’ bene tenere gli animali lontani da essa e maneggiarla con cura possibilmente indossando dei guanti quando si effettuano operazioni su di essa.

Tipo di Terreno

Il terreno ideale per la stella di natale è composto da una buona quantità di humus (va bene anche un terreno ricco di sostanza organica purché ben decomposta), il terreno deve essere assolutamente non calcareo. Sono da evitare inoltre terreni troppo umidi.

Esposizione

L’esposizione più adatta per la Stella di natale è in piena luce, avendo però l’accortezza di non esporla direttamente ai raggi solari. La pianta può essere esposta anche all’esterno nel periodo estivo avendo cura di ripararla dalla luce diretta del sole.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della stella di natale può essere effettuata nel periodo che va dal mese di aprile a quello di maggio.
Vengono in genere utilizzate delle talee prelevando porzioni di fusto con una lunghezza di circa 8 o 10cm, le talee vanno immerse in recipienti contenenti acqua, i rametti di Euphorbia pulcherrima possono essere piantati in piccoli vasi contenenti in parti uguali torba e sabbia.
Per una sicura riuscita è possibile utilizzare prima della collocazione in vaso polveri di ormone radicante. I vasetti dovranno essere tenuti a una temperatura costante di 18-20 gradi per favorire la radicazione.

Le piante potranno essere rinvasate non appena avverrà la ripresa vegetativa e l’emissione di nuove foglie.

Accorgimenti colturali

Generalmente la specie di E. pulcherrima ha bisogno di temperature minime non inferiori ai 13 gradi, le piante vendute in vaso tuttavia sono state cresciute e adeguate a temperature medie superiori ai 17 gradi.
La stella di natale non sopporta sbalzi di temperature soprattutto nel periodo invernale, è bene quindi tenere i vasi lontano da finestre o porte che possano portare correnti di aria fredda.

Le concimazioni per la stella di natale possono essere effettuate nel periodo estivo ad intervalli di 12-15 giorni utilizzando un fertilizzante liquido da somministrare in concomitanza con le annaffiature.

Le rinvasature possono essere effettuate annualmente o a seconda delle dimensioni del vaso quando le radici saranno in prossimità delle pareti. Il terriccio di rinvaso dovrà essere composto da un 30% di sabbia e restante parte da terriccio generico per le piante da interni con l’aggiunta di una piccola quantità di terriccio organico.

Gli interventi di potatura sono da effettuare annualmente durante il periodo primaverile. Subito dopo la pianta dovrà essere mantenuta per un periodo di circa 30-40 giorni al riparo dalla luce intensa e le annaffiature dovranno essere ridotte in numero e in volume. Generalmente la vegetazione si accorcia fino a 10-12cm dalla base del fusto.

Altri interventi di potatura possono essere effettuati nel periodo che va da giugno all’inizio dell’autunno, in genere si riduce la vegetazione lasciando 5-6 rami.

La fioritura in concomitanza con il periodo di natale è indotta artificialmente fornendo circa 14 ore di buio (diminuendo le ore di luce) per un periodo che va dalle 7-8 settimane, in aggiunta vengono anche ridotte le annaffiature. Per ridurre le ore di luce basta tenere la pianta al buio in una stanza oppure fornire una copertura che non faccia penetrare la luce ma che lasci una buona areazione alla pianta.

Malattie, parassiti e avversità

L’Euphorbia pulcherrima può essere soggetta ad attacchi da parte di diversi insetti tra i quali:

  • Afidi (possono essere trattati con semplici prodotti a base di piretro naturale)
  • Cocciniglia bruna
  • Cocciniglie
  • Aleurodidi (piccoli moscerini bianchi)
  • Ragnetto rosso

Può essere colpita anche da malattie crittogamiche come:

Alcuni errati accorgimenti colturali possono portare a diversi sintomi, eccone un elenco:

  • Fogliame che ingiallisce: possibili sbalzi di temperatura.
  • Decolorazione del fogliame e delle brattee: eccessive annaffiature o umidità dell’aria troppo elevata.
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