Dragoncello

Descrizione

Il dragoncello è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Composite.
È conosciuto anche con altri nomi comuni tra i quali: Estragone, Estragon e Tarragon.

La pianta è originaria del continente asiatico in particolare della zona siberiana e della Russia, nel nostro paese non si trova allo stato spontaneo eccetto che per qualche residuo di coltivazione manuale.
L’altezza è 50-80cm la larghezza si attesta sui 60-70cm formando dunque dei piccoli cespugli.
Le sue dimensioni permettono anche una coltivazione in vaso, in questo caso però andranno effettuati dei rinvasi periodici.

Le foglie decidue sono di colore verde con riflessi lucenti, di forma lanceolata, lineari, lunghe e strette.

I fiori di colore giallo-verdognolo sono di piccole dimensioni, sono riuniti in pannocchie e compaiono nel periodo estivo e permangono fino all’inizio dell’autunno.
I frutti sono degli acheni di piccole dimensioni lunghi all’incirca 1-2mm e di colore scuro.

Esistono alcuni ibridi sterili coltivati per lo più in Francia i quali posseggono un aroma molto forte rispetto ad altre varietà, questi ibridi vengono replicati per talea o divisione.

Tipo di Terreno

Il terreno ideale per la pianta di dragoncello è lavorato in profondità, di medio impasto non necessariamente ricco di sostanza organica. È importanti inoltre che il terreno sia ben drenato e privo di ristagni idrici.

Esposizione

L’esposizione più adatta alla pianta di dragoncello è quella in pieno sole. È opportuno inoltre scegliere un luogo riparato dai venti freddi soprattutto nel periodo invernale, la pianta infatti non sopporta temperature troppo basse.

Tecnica di Impianto

artemisia-dracunculus-2La semina si effettua in filari distanziati di almeno 50cm, i semi vanno collocati rado a distanza di 40-50cm e ricoperti con un sottile strato di terra. Successivamente quando le piantine avranno raggiunto un altezza di almeno 5-8cm potranno essere diradate lasciando soltanto una pianta a distanza di 50cm.

La riproduzione viene fatta anche per talea rispettando le stesse distanze indicate sopra.
I rametti prelevati di lunghezza di circa 8-13cm dovranno essere messi subito a dimora in substrato contente al 50% sabbia e restante parte composta da metà torba e metà terriccio generico per la semina. I tagli potranno essere trattati con polvere di ormoni radicanti per agevolare la radicazione.

Messa a dimora

La semina del dragoncello si effettua nel periodo primaverile o in quello autunnale.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della pianta di dragoncello può essere effettuata per semina (anche se raramente) o per divisione dei cespi. Anche la divisione come la semina si può effettuare in due periodi dell’anno: primavera e autunno.

La riproduzione del dragoncello può essere fatta anche prelevando talee apicali nel periodo di inizio estate.

Raccolta per il consumo

La raccolta della pianta di dragoncello si può effettuare dal periodo estivo fino a quello autunnale dalle piante di età superiore ad 1 anno.
Si raccolgono esclusivamente le foglie e i fiori. Il fogliame può essere raccolto in piccole quantità durante tutto l’anno a seconda delle necessità.

Conservazione

La conservazione del dragoncello viene effettuata recidendo i fusti erbacei fino ad arrivare alla parte legnosa, vengono così legati in mazzetti e lasciati essiccare in un luogo ben ventilato, asciutto e al riparo dai raggi diretti del sole.

La conservazione può essere effettuata anche congelando i rametti e le infiorescenze racchiudendoli in un comune sacchetto di plastica.

Accorgimenti colturali

artemisia-dracunculus-3Tra i lavori da effettuare durante la crescita della pianta c’è la consueta sarchiatura finalizzata alla traspirazione del terreno e all’eliminazione delle erbe infestanti.

Nel periodo invernale le ramificazioni e le foglie del dragoncello seccano, è consigliabile quindi tagliare la ramificazione è coprire con della pacciamatura per proteggere l’apparato radicale dalle forti gelate invernali.

In genere la coltura di questa pianta viene rinnovata ogni tre anni per ottenere il massimo rendimento produttivo, dopo questo periodo infatti le proprietà aromatiche della pianta vanno via via calando.

Malattie, parassiti e avversità

Tra le malattie crittogamiche che possono colpire la pianta di dragoncello:
Ruggine
Marciume radicale
Oidio

Il dragoncello può essere soggetto ad attacchi da parte di un pericoloso minatore fogliare ovvero Phytomyza artemisivora

Proprietà medicinali

La pianta di dragoncello possiede proprietà antisettiche, digestive, carminative, aperitive e toniche.
Le foglie vengono usate per la preparazione di un infuso che viene impiegato per il trattamento del mal di gola e per l’insonnia.

Uso in cucina

In cucina il dragoncello viene usato insieme ad altre spezie per la creazione della “salsa bernese” insieme a cerfoglio e scalogno, la salsa viene impiegata per il condimento di diversi piatti a base di carne o pesce.
Il fogliame viene inoltre usato fresco in insalate e come guarnizione per diversi piatti.
È conosciuto anche l’uso per la preparazione del cosiddetto “aceto al dragoncello”.

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