Daphne blagayana

Descrizione

La Daphne blagayana è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Thymelaeaceae.
Questa pianta è coltivata e conosciuta soprattutto per la bellezza dei suoi fiori che oltre a presentare forme e colori molto belli hanno anche un buonissimo profumo.
La Daphne blagayana ha un altezza media approssimativa di 30 cm e una larghezza di circa 1 metro.

È una pianta originaria del nord Africa che si è diffusa nei primi decenni del 1800 nel resto d’Europa e da pochi decenni è possibile ritrovarla spontaneamente anche in Italia. La Daphne blagayana si presenta come un piccolo arbusto sempreverde, con foglie alternate di aspetto coriaceo, colore verde scuro e forma ovale.
I fiori sono di colore bianco o rosa, emanano un odore molto dolce e profumato. Il frutto di questa pianta è una drupa di colore variabile dal bianco al viola intenso passando per il rosso, sono carnosi e di forma ovoidale, non commestibili.

Tipo di Terreno

Il terreno ideale per la pianta di Daphne blagayana è quello ben drenato e ricco di humus, il ph ideale del terreno è quello neutro o leggermente alcalino.

Esposizione

L’esposizione della Daphne blagayana è quella in pieno sole, oppure mezza-ombra. La pianta di Daphne blagayana può resistere bene anche a freddi invernali intensi con temperature che possono arrivare anche ai meno dieci gradi sotto zero.

Fioritura

La fioritura avviene nel periodo di aprile-maggio, in genere i fiori presentano una colorazione bianco crema.

Moltiplicazione

daphne-blagayanaLe piante di Daphne blagayana possono essere riprodotte da seme o per divisione. La divisione viene effettuata nel periodo che va dal mese di luglio a settembre, vengono prelevati i polloni con una lunghezza di circa 6-10 cm e posti in un cassone freddo, le piante possono essere poi invasate in primavera. La germinazione del seme è piuttosto lunga e poco preferita.

Accorgimenti colturali

E’ necessario nel periodo invernale la rimozione dei rami secchi o malati al fine di evitare il diffondersi di malattie, in genere la potatura si limita a questo.

Le piante riprodotte da talea andranno interrate ad una profondità minima di 5cm, il terreno dovrà essere composto da una certa quantità di sabbia in modo da permettere un buon drenaggio dell’acqua.

Nel periodo primaverile sarà necessario effettuare una pacciamatura di materiale organico, mantenendosi ad una distanza minima di 10 cm dal fusto, la pacciamatura sarà volta a fornire il giusto rapporto di nutrienti in vista della fioritura, oltre a tenere il terreno vicino alle radici coperto ed evitare così un eccessiva traspirazione di acqua.

La coltivazione della Daphne blagayana andrebbe fatta in un giardino, se coltivata in vaso sarà d’obbligo usarne uno profondo, le sue radici infatti crescono molto in profondità mantenendo un estensione in larghezza abbastanza contenuta. Il vaso dovrà essere riempito di due parti di terriccio generico una di sabbia e una di torba.
Le concimazioni andranno effettuate nel periodo primaverile con un concime liquido, in alternativa è possibile utilizzare anche un concime a lento rilascio.

Dopo la moltiplicazione per divisione sarà necessario mantenere il terreno con un certo grado di umidità costante fino a che non si saranno sviluppate le nuove radici, la crescita di nuovi germogli sarà il segnale che tutto è andato a buon fine, da questo punto in poi non sarà necessario continuare con le annaffiature, le nuove piante potranno essere trattate come l’esemplare madre. Per il rinvaso o la messa a dimora sarà necessario aspettare la primavera successiva.

Malattie, parassiti e avversità

Le malattie crittogamiche che possono colpire la Daphne blagayana sono:
marciume radicale, ruggine.
Inoltre la pianta di Daphne blagayana può essere colpita dal virus del mosaico del tabacco.

Tra gli insetti che possono colpire i giovani germogli ci sono gli Afidi e la cocciniglia.

Terreni con eccessiva presenza di acqua possono portare a diversi sintomi tra cui ingiallimento fogliare e appassimento generale.

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