Concimazione del Cotogno

Le coltivazioni intensive di cotogno sono abbastanza rare, ciononostante in termini di concimazione per questa pianta si riservano cure e accorgimenti come per qualsiasi altro fruttifero.

In questa guida vedremo come concimare il cotogno e quali sono le operazioni principali da effettuare nei vari stadi di accrescimento della pianta.

La guida alla concimazione del cotogno richiede però prima un analisi generale su quelli che sono i nutrienti principali di cui la pianta necessita e secondariamente i tempi e i modi di somministrazioni dei vari concimi. Per questo fruttifero possono essere usati i comuni concimi come sostanza organica oppure come spesso avviene i concimi di sintesi che si rivelano a rapido assorbimento da parte della pianta.

Il ruolo dei macroelementi nella coltivazione del Cotogno

Anche il cotogno necessita in particolar modo di tre sostanze principali, queste sono il Fosforo (P) l’azoto (N) e il potassio (K). Vediamo allora quali ruoli hanno questi elementi nella pianta.

Azoto

L’azoto fa parte della costituzione del materiale proteico (proteine) e di numerosi altri composti, è il principale fattore di accrescimento nelle piante.

L’azoto viene utilizzato nelle foglie per produrre altre sostanze organiche complesse le quali sono indispensabili per la formazione e l’accrescimento dei nuovi tessuti e come sostanze di riserva per la pianta.

Si trova più o meno equamente distribuito nei tessuti delle piante, radici, legno e foglie.

L’azoto diminuisce durante il periodo di sviluppo e decresce anche nel periodo della cascola delle foglie, in esse l’azoto è contenuto in una percentuale fino al 4% di sostanza secca.

Durante la fioritura l’azoto presente nel legno e nelle radici diminuisce, le quote di azoto si accrescono nuovamente dopo la fioritura.

Fosforo

Il fosforo fa parte di numerosi composti organici che sono responsabili della sintesi delle proteine. Questa sostanza favorisce la fioritura, l’allegagione e la lignificazione. Il fosforo è contenuto in buona quantità nelle gemme a fiore similmente a quanto accade per il pesco.

Questo elemento si presenta naturalmente nel terreno ma non è sempre disponibile in quanto può essere in forma insolubile e quindi non assimilabile dalle radici della pianta.

La presenza del fosforo nella pianta si rinviene in particolar modo nelle foglie e nei tessuti in accrescimento.

Potassio

Altro elemento importante per lo sviluppo delle piante è il potassio che interviene nella sintesi degli idrati di carbonio e delle proteine; rende disponibile inoltre il trasporto di elementi di riserva dalle foglie agli organi legnosi.

Il potassio nella pianta di cotogno è pari in sostanza secca al 4% circa.

Concimazione del cotogno in funzione della potatura

Durante gli interventi di potatura si vanno ad eliminare alcune parti legnose che non si presentano in armonia con la struttura della pianta e con il suo funzionamento basilare. Se le piante coltivate vengono potate bisognerà aumentare del 50% circa i valori indicati per i singoli nutrienti.

Anche per il cotogno si utilizzano tecniche di frazionamento che permettono di ottenere ottimi risultati in termini di resa della coltura.

Apporto di Azoto nella pianta di Cotogno

Il periodo critico per l’esigenza di azoto da parte del cotogno va dalla primavera durante l’allegagione ovvero durante il periodo di formazione dei frutti e prima dello sviluppo degli stessi.

La pianta in questo stadio ha la necessità di formare oltre i frutti anche una rilevante quantità di nuova vegetazione che serve ad aumentare gli scambi gassosi con l’atmosfera e a nutrire i frutti nella fase dello sviluppo.

La somministrazione di azoto deve essere effettuata in concomitanza con le irrigazioni della coltura o delle piante singole.

Per ogni pianta dovranno essere somministrati circa 0,9-1,2 g per quantità di frutti prodotti. L’applicazione di questo concime viene effettuato durante il periodo primaverile e fino alla formazione dei frutti effettuando delle applicazioni in più riprese.

Carenza di Azoto

Una carenza di azoto porta ad uno sviluppo stentato della vegetazione con una bassa risposta agli interventi di potatura, ne consegue uno stentato sviluppo della fioritura e quindi della produzione di frutti.

Eccesso di Azoto

Un eccesso di azoto nella pianta di cotogno può portare ad una formazione accentuata dei succhioni ovvero di quelle parti verdi della pianta denominati germogli ma che si sviluppano verticalmente alla base della pianta o sulle branche e branchette principali.

Un eccesso di questo elemento nelle piante può portare ad una vulnerabilità più accentuata nei confronti del colpo di fuoco batterico delle pomacee.

Apporto di fosforo nella pianta di Cotogno

Il periodo critico dell’assunzione di fosforo nel terreno da parte della pianta si ha nel periodo estivo e fino all’inizio del periodo autunnale.

L’applicazione di concimi a base di fosforo deve essere di circa 0,16-0,20 g per Kg di frutti prodotti.

Carenza di fosforo

Una carenza di fosforo nelle piante di cotogno porta alla crescita stentata di tutti gli organi, con difficoltà nella differenziazione a fiore e minore lignificazione dei rami.

Apporto di potassio nella pianta di Cotogno

La necessità di potassio è aumentata notevolmente nel periodo di fine estate quando i frutti sono ormai giunti a maturazione.

Le applicazioni di potassio deve essere di 2,1-2,35 g per ogni Kg di frutti prodotti.

Carenza di potassio

Una carenza di fosforo porta ad un minor accumulo di sostanza secca nei frutti.

Eccesso di potassio

Con un eccesso di potassio diminuisce la conservabilità dei frutti che si rendono più esposti ad attacchi di tipo crittogamico.

Apporto di calcio nella pianta di Cotogno

La necessità di calcio per questo fruttifero aumentano nelle prime fasi di crescita e sviluppo dei frutti. Le applicazioni di calcio devono essere minimo di 0,08-0,16 g per Kg di frutti prodotti.

La disponibilità di calcio nei comuni terreni non è un problema, tuttavia nella delicata fase di frutto noce della pianta potrebbe servire un ulteriore surplus di questa sostanza.

Carenza di calcio

Con una carenza di calcio si possono verificare litiasi ovvero produzione di cellule necrotiche a carico dei frutti, gli stessi hanno una scarsa resistenza e un ridotto tempo di conservazione.

Eccesso di calcio

Un eccesso di calcio che può essere determinato anche da applicazioni esterne porta a clorosi ferriche e ad ingiallimento in primavera delle foglie, in estate invece le foglie virano ad un rosso chiaro.

Apporto di magnesio nella pianta di Cotogno

L’applicazione di un concime ad alto tenore di magnesio va effettuata nel periodo primaverile prima della formazione dei frutti. Si applicano in genere 0,08-0,22 g per kg di frutti prodotti.

Carenza di magnesio

Con una carenza di magnesio si possono avere arrossamenti dei frutti e clorosi fogliare.

Conclusioni

Il frazionamento delle concimazioni permette una maggiore flessibilità nella potatura del cotogno. Se le piante sono sotto-sviluppate e la potatura è troppo ricca si possono aumentare le dosi di concime al fine di ottenere uno sviluppo migliore dei nuovi germogli in formazione.

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