La rincalzatura è una tecnica colturale molto praticata in passato, oggigiorno viene impiegata in modo mirato soltanto su alcune colture e in casi di necessita come intervento di emergenza al fine di limitare eventuali danni alle piante. Può essere praticata manualmente su piccole colture orticole e come intervento di mantenimento per piante ornamentali e da giardino.
Vediamo in questa guida come rincalzare le piante siano esse ortaggi o specie ornamentali, fornendo prima una panoramica della tecnica descrivendone i vantaggi e gli svantaggi.
Perché si pratica
La rincalzatura è un operazione colturale che ha lo scopo di riportare una porzione di terreno intorno alle piante in modo da ristabilirne il livello e fornire un maggior supporto. La rincalzatura da anche diversi vantaggi tra cui:
- Controllo delle erbe infestanti, rimuovendo il terreno dall’interfila (la fila vuota tra i filari di piante) si eliminano anche parte delle erbacce.
- Protezione dal freddo invernale per le piante autunno-vernine.
- Aumento della produzione delle radici avventizie, la terra portata attorno ai fusti mette in condizioni le piante di produrre nuove radici.
- Maggior sviluppo in piante che presentano un apparato radicale superficiale.
In passato veniva praticata spesso per la coltivazione delle patate, portare ulteriore terriccio alla base delle piante preveniva l’inverdimento dei tuberi più superficiali e inoltre ne favoriva lo sviluppo. Viene effettuata per altre colture orticole come aglio e cipolla ad esempio, le quali possono trarne vantaggio.
La rincalzatura delle piante favorisce anche lo scolo delle acque in terreni pianeggianti in cui possono presentarsi problemi di questo tipo.
La rincalzatura è una pratica attuata anche per realizzare l’imbianchimento di alcuni ortaggi. Seppure non si tratta di una semplice rincalzatura l’imbianchimento ha caratteristiche molto simili.
In molte colture però si preferisce non attuarla poiché l’azione di rimuovere il terreno dall’interfilare (o interfila) può facilmente danneggiare le radici che si formano in superficie.
Come si fa la rincalzatura
La rincalzatura veniva fatta a mano, anche oggi viene realizzata manualmente, nelle colture intensive tuttavia vengono impiegati particolari attrezzi appositamente studiati, nelle colture di medie dimensioni vengono utilizzati attrezzi chiamati rincalzatori che consistono in elementi fissi o rotanti capaci di spingere il terreno a ridosso delle piante.
Descriviamo quindi la rincalzatura manuale. L’operazione e semplice e viene fatta con l’ausilio della zappa, a seconda della durezza del terreno è bene prima effettuare una lavorazione di affinamento, in questo caso si farà coincidere la rincalzatura con un intervento di affinamento del terreno come la sarchiatura.
Viene prelevato del terreno dall’interfilare e si sposta delicatamente vicino al fusto delle piante, poi manualmente si dispone il terreno formando una piccola montagnella, è possibile farlo in modo più semplice se il terreno risulta leggermente umido.
La stessa procedura vale per le piante ornamentali, in questo caso si preleva del terreno dall’aiuola o se ne aggiunge dell’altro e si procede a rincalzare. Anche per piante arbustive o alberi, nel caso fosse necessario si effettua una rincalzatura, se i tronchi risultano troppo scoperti o si intravedono le radici dal terreno.
Per effettuare una buona rincalzatura bisogna tenere a mente alcuni accorgimenti:
- Intervenire quando il terreno è asciutto in superficie.
- Evitare di coprire il fogliame delle piante, a meno che non si voglia effettuare la tecnica dell’imbianchimento, a seconda delle pianta fermarsi circa 4-5cm dalle prime ramificazioni.
- In colture il cui apparato radicale è molto superficiale evitare di effettuare tale pratica o perlomeno praticarla quando le piante sono ancora di piccole dimensioni.