Come Potare la Vite

La potatura della vite si differenzia a seconda della destinazione della pianta. Se ci interessa coltivare una vite a scopo ornamentale e la produzione di frutti è solo secondaria le potature saranno ben diverse dalla coltivazione della vite per la produzione di soli frutti.

In questa guida ci concentreremo soltanto su come potare la vite per la produzione di uva, da tavola o da vino.

Prima di inoltrarci negli interventi di potatura dobbiamo sapere che la struttura della pianta di vite prevede soltanto due tipi di ramificazioni. Nel gergo degli esperti di potatura queste ramificazioni vengono chiamate “capi a legno” e “capi a frutto“, i primi sono i germogli destinati alla produzione di legno ovvero alla struttura base della pianta, i secondi invece sono i tralci che portano i frutti.

Ci sono diverse forme di allevamento della vite come:

  • Alberello
  • A cordone
  • A cordone doppio
  • A gujot
  • Gujot doppio
  • A pergola

E molte altre ancora. Questi diversi metodi di allevamento sono diffusi e usati a seconda delle regioni in cui si coltiva la vite.

La potatura per la produzione di uva si esegue in due momenti dell’anno, in estate e in inverno.
Per le piante di vite allevate secondo forme basse si procede a tagliare le ramificazioni lasciando soltanto una o due gemme per ramificazione. Nelle forme di allevamento “a gujot” si lasciano dalle sei alle otto gemme sulle ramificazioni principali.

Per le viti allevate secondo forme alte si lasciano in genere dalle 8 alle 12 gemme per ramificazione.

La potatura verde

Per potatura verde si intendono gli interventi di potatura effettuati quando la pianta è in produzione vegetativa. Consiste per lo più all’eliminazione dei polloni (detta spollonatura), i polloni sono dei germogli di rapida crescita che vanno eliminati poiché inutili al fine produttivo e in grado di sottrarre preziosi nutrimenti alle ramificazioni che portano fiori e frutti. La potatura verde si effettua in estate, i polloni vengono recisi alla base.

La sfogliatura

Questa è un altro intervento di potatura molto importante che si può effettuare su viti da uva da tavola e da vino. Consiste nell’eliminazione del fogliame in eccesso, si effettua in autunno all’inizio della stagione e prevede l’eliminazione di quelle foglie in prossimità dei grappoli, si deve ottenere una pianta abbastanza areata, si eliminano quelle foglie che ricoprono troppo i grappoli permettendo all’umidità di evaporare e limitare la formazione di muffe.

Cosa evitare quando si pota la vite

Tra le cose da evitare quando si effettuano le potature della vite ci sono:

  • Interventi di potatura estrema che lasciano la pianta spoglia, questi tipi di interventi non andrebbero effettuati spesso, sono praticati soltanto se c’è reale bisogno. La pianta produce in questo modo germogli deboli e di conseguenza minore quantità di uva.
  • Eliminazione eccessiva del fogliame, questa pratica indebolisce la pianta, effettuarla in modo equilibrato, le foglie sono necessarie per svolgere le funzioni vitali della pianta.
  • Danneggiamento delle parti legnose tramite l’utilizzo di cesoie o tenaglie non affilate.

Gli utensili necessari

Per effettuare la potatura della vite sono necessari le classiche cesoie da giardinaggio e delle cesoie a tenaglia per eliminare le ramificazioni più tenaci. Eventualmente si usano anche dei seghetti manuali per la rimozione di ramificazioni legnose particolarmente spesse.

La sfogliatura e gli altri interventi minori come la rimozione dei germogli in eccesso possono essere fatti con il solo utilizzo delle dita, la tenera germogliazione e le foglie si staccheranno facilmente.

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