Descrizione
Il colpo di fuoco batterico è una malattia crittogamica provocata dal batterio Erwinia amylovora. La diffusione di questa malattia ha avuto un espansione molto forte negli ultimi trenta anni in tutta l’Europa.
Si suppone che provenga dagli Stati Uniti, la diffusione nella nostra penisola ha inizio negli anni 90 con una rapida espansione dal sud al nord. In merito alla diffusione esistono rigide normative che impongono la distruzione e il controllo delle piante infette.
Piante colpite
Le piante colpite da questa malattia sono principalmente specie appartenenti alla famiglia delle Rosacee. In totale tra le specie più diffuse si contano circa 100 piante diverse soggette a questa malattia.
Di seguito un elenco parziale di piante colpite (soggetto ad aggiornamento).
Piante da frutto
- Cotogno
- Melo
- Pero
- Nespolo
- Prunus persica
Piante ornamentali
- Biancospino
- Cotognastro
- Spiraea
Ciclo di vita
Il batterio di Erwinia amylovora sopravvive durante l’inverno sulle piante nelle ferite non protette, nel periodo primaverile inizia a moltiplicarsi grazie alla temperatura più elevata e all’umidità ancora presente. La sua diffusione e favorita principalmente dall’azione degli agenti atmosferici, da quella degli insetti e animali tra cui anche la strumentazione utilizzata per gli interventi di potatura.
L’ Erwinia amylovora può infettare le piante anche tramite i fiori, le lenticelle (particolari formazioni del legno che svolgono funzione di traspirazione) gli stomi e le ferite su tronchi e rami.
Durante il corso dell’anno il batterio può diffondersi infettando altre colture.
Le condizioni ideali per la sua proliferazione comprendono lesioni su parti legnose, temperatura compresa tra i 18 e i 28 gradi e umidità elevata e periodi alternati di piogge e caldo forte.
Danni
I primi segni di infezione si manifestano tramite necrosi che può essere a carico dei:
- Fiori
- Germogli
- Frutti
- Foglie
Sui rami e sul tronco si manifesta come una lacerazione con un aspetto canceroso e un essudato untuoso.
I germogli presentano dapprima un appassimento generale, successivamente l’apice presenta un incurvamento marcato non caratteristico.
Sulle foglie di molte specie di piante la presenza dell’infezione si manifesta con macchie nere umide.
Sui fiori si ha dapprima un appassimento dei petali, successivamente l’area del peduncolo annerisce.
Sui frutti inizialmente si possono vedere macchie verdastri che poi scuriscono man mano con l’avanzare dell’infezione.
Metodi di difesa
Attualmente non ci sono misure dirette di lotta contro il colpo di fuoco batterico, non esistono infatti prodotti chimici o alternative per il trattamento delle piante. Tuttavia sono molte le possibili misure cautelative che possono evitare la diffusione di questa pericolosa malattia.
Prima di tutto un attenta osservazione dello stato di salute generale dei frutteti e delle piante sensibili a tale patologia deve essere effettuata molto attentamente e con una certa frequenza nel periodo primaverile, in caso di comparsa dei sintomi bisogna immediatamente eliminare le parti infette allontanandole dalla coltura, possibilmente bruciandole.
La pulitura degli utensili per la potatura e altri interventi colturali deve essere effettuata prima e dopo ogni lavoro sulle colture.
Esistono delle normative comunitarie che impongono l’immediata distruzione delle parti malate, per questo motivo nei vivai sono necessari continui controlli sullo stato di salute delle piante, la diffusione del colpo di fuoco batterico è rapida e letale.
Nemici naturali
La lotta biologica con l’ottenimento di buoni risultati può essere effettuata tramite l’impiego di un fungo chiamato: Aureobasidium pullulan. Questo fungo agisce principalmente a livello di concorrenza alimentare nei confronti di Erwinia amylovora inibendone in questo modo lo sviluppo e la diffusione.
In commercio esistono alcuni prodotti non chimici (contenenti il fungo Aureobasidium pullulan) che possono essere usati per il trattamento del colpo di fuoco batterico, tra questi: Blosossom Protect, Boni Protect, Botector.