Descrizione
Il Cavolbroccolo viene chiamato in diversi modi: cavolo broccolo è il più comune ma anche Cavolbrocco è abbastanza diffuso. Sul nome scientifico invece non si discute, per tutti è Brassica oleracea var. cymosa. Si tratta di un ortaggio appartenente alla famiglia delle crucifere come il cavolfiore e altre specie di Cavolo.
È una pianta molto vigorosa e rustica anche se non sopporta molto bene il gelo (questo dipende molto anche dalla varietà coltivata), è consumata essenzialmente per le sue infiorescenze di colore verde, rosso o viola che si differenziano dal cavolfiore essendo più globulari e ramificate. Le sue foglie sono numerose, costolute frastagliate e ondulate. E’ una pianta molto produttiva e può fornire un raccolto per quasi tutto l’anno.
Le varietà di cavolbroccolo sono due, distinguibili per la forma delle infiorescenze, una produce dei fiori molto ramificati e con singola testa, l’altra molto simile al cavolfiore con una singola testa compatta.
Tra le varietà più conosciute tra quelle ramificate:
- “Broccolo ramoso calabrese”
- “Broccolo padovano”
- “Broccolo nero di Napoli”
- “Broccolo Marte di Bordeaux”
- “Broccolo ramoso medio precoce”
- “Broccolo violetto di Sicilia”
- “Broccolo calabrese tardivo”.
Tra quelli a testa compatta:
- “Broccolo romanesco”
- “Broccolo di S. Giuseppe”
- “Broccoletto di Verona” o Croccolo Veronese
- “Broccolo di Napoli”
- “Broccolo Razzetta”.
Periodo di impianto, mesi dell’anno
Entrambe le varietà descritte sopra possono essere seminate da metà aprile fino a fine maggio.
Le varietà precoci possono essere seminate a fine febbraio, marzo. Il raccolto principale è affidato alla semina effettuata dalla metà del mese di aprile fino a fine maggio.
Tipo di Terreno
Cresce bene in terreno compatto e ricco di sostanza organica, lavorato precedentemente con una profonda vangatura.
È importante scegliere un terreno che abbia un buon equilibrio tra umidità e sgrondo delle acque. Sono quindi indicati i terreni di medio impasto con un pH compreso tra valori di 6-7 vanno bene quindi tutti i suoli neutri.
Tecnica di Impianto
Effettuare la preparazione dei semenzai, realizzare dei solchi profondi circa 1,5 cm e distanziati tra loro di 15 cm. Seminare nei solchi e con l’aiuto di un rastrello ricoprire con un sottile strato di terra. Quando le piantine avranno raggiunto una grandezza sufficiente da essere maneggiate, e solo se è necessario, sfoltirle in modo che tra loro abbiano una distanza di almeno 8 cm.
Temperatura ed esposizione
Il cavolbroccolo resiste poco al freddo esistono però varietà come quello veronese particolarmente resistente, predilige perlopiù zone dove l’inverno è mite. Le gelate che durano per lunghi periodo rischiano di danneggiare la parte edule ovvero l’infiorescenza centrale in via di sviluppo.
Per l’esposizione quella più indicata è in pieno sole, le temperature ottimali durante il giorno vanno dai 21 ai 24 gradi. Le temperature necessarie durante l’ultimo periodo di vegetazione in prossimità delle raccolta vanno dai 15 ai 17 gradi.
Raccolta per il consumo
Il raccolto può iniziare da settembre (per le varietà precoci) fino alla metà di giugno. Le infiorescenze vanno raccolte all’apice del loro sviluppo e subito prima che inizino ad aprirsi. Raccogliere le infiorescenze a circa 5 cm dal fusto in modo da permettere a quelle ancora piccole di continuare a svilupparsi
Conservazione
Per la conservazione è possibile seguire gli stessi consigli della pianta di cavolfiore. La conservazione comunque è limitata nel tempo, i metodi più diffusi sono la disposizione in celle frigorifere dove le teste vengono esposte a temperature di +3/+5 gradi.
La conservazione delle varietà precoci negli orti familiari viene fatta in frigorifero, per le colture vernine si possono conservare le teste in locali freschi a temperature costante che non superi i 5 gradi.
Malattie, parassiti e avversità
Insetti che possono provocare problemi al cavolo broccolo sono:
- Pieris Brassicae (Cavolaia)
- Ceuthorrhynchus pleurostigma
- Phyllotreta nigripes
- Ceuthorrhynchus quadridens
- Hylemya brassicae
- Hylemya floralis
Malattie crittogamiche: Peronospora parasitica, Plasmodiphora brassicae, Alternaria brassicicola.
Accorgimenti colturali
Le piantine vanno messe a dimora all’incirca un mese e mezzo dopo la semina, ad un età che gli permette di sopportare il gelo. Le piantine cresciute in sotto serra dovranno essere acclimatate prima che vengano messe a dimora. Le varietà precoci di cavolbroccolo dovranno essere trapiantate all’aperto nel mese di maggio, la distanza media tra file e piante è di 60cm. Effettuare delle regolari zappature per eliminare le erbacce infestanti, dopo 4 settimane dal trapianto rincalzare il terreno attorno il fusto fino alle prime foglie. Per proteggere le infiorescenze che iniziano a svilupparsi è possibile avvolgere le foglie attorno ad esse, saranno al riparo sia dal sole che dai primi geli invernali.
Un altro intervento importante per la pianta è l’irrigazione. Questa pratica permette di fornire la giusta quantità di acqua che non sempre è disponibile nel terreno sia per cause strutturali che per mancanza di piogge. Dare una stima sul quantitativo di acqua è pressoché impossibile, dipende da molti fattori. Il consiglio generale è di tenere sempre a un certo grado di umidità lo strato inferiore a 4-5cm al disotto della crosta estera. È molto importante evitare i ristagni idrici per non incorrere in malattie fungine molto pericolose.
Concimazioni
Alla semina fornire un concime azotato. In alternativa incorporare una buona quantità di letame ben maturo prima della semina o della messa a dimora.
Bisogna però distinguere le varietà a ciclo breve da quelle a ciclo più lungo poiché queste ultime riescono meglio a sfruttare la concimazione con letame poiché permanendo più a lungo sul terreno le radici assorbono meglio il lento rilascio dei nutrienti.
In genere si utilizzano circa 40-50 kg di letame maturo ogni 10 metri quadri di coltura, se si utilizza invece del compost organico è preferibile ridurre le quantità a 30-40 kg.
Avvicendamenti e consociazioni
Si associa bene con spinaci, lattuga di vario tipo, pomodoro, sedano, porro, piselli, cetrioli, fagioli e tutte le varietà di indivia. È importante non ripetere per più di un anno la stessa coltura o qualsiasi altra varietà di cavolo nello stesso luogo per evitare la diffusione di agenti patogeni di origine fungina.
Valori nutrizionali
Tutti i valori si riferiscono a 100g di prodotto
Principali | |||||||
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Calorie: | 25 kcal | Grassi: | 0.28 g | Carboidrati: | 4.97 g | Proteine: | 1.92 g |
Acqua: | 92.07 g | Ceneri: | 0.76 g | Fibre: | 2 g | Zuccheri: | 1.91 g |
Vitamine | |||||||
Retinolo (Vit. A): | 0 mcg | Betaina: | mg | Vitamina A, IU: | 0 IU | Vitamina A, RAE: | 0 mcg_RAE |
Tiamina (Vit. B1): | 0.05 mg | Riboflavina (Vit. B2): | 0.06 mg | Niacina (Vit. B3): | 0.507 mg | Acido Pantotenico (Vit. B5): | 0.667 mg |
Piridossina (Vit. B6): | 0.174 mg | Folato alimentare: | 57 mcg | Folato, DFE: | 57 mcg_DFE | Folati, totali: | 57 mcg |
Cobalamina (Vit. B12): | 0 mcg | Acido ascorbico (Vit. C): | 0048.200 mg | Vitamina D (D2+D3): | 48.2 mcg | Colecalcifenolo (Vit. D): | 0 IU |
Alpha-tocoferolo (Vit. E): | 0.08 mg | Fillochinone (Vit. K): | 15.5 mcg | Colina totale (Vit. J): | 44.3 mg | Carotene, beta: | 0 mcg |
Carotene, alfa: | 0 mcg | Criptoxantina, beta: | 0 mcg | Licopene: | 0 mcg | Luteina + zeaxantina: | 1 mcg |
Minerali |
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Calcio: | 22 mg | Sodio: | 30 mg | Fosforo: | 44 mg | Potassio: | 299 mg |
Ferro: | 0.42 mg | Magnesio: | 15 mg | Zinco: | 0.27 mg | Rame: | 0.039 mg |
Manganese: | 0.155 mg | Selenio: | 0.6 mcg | ||||
Amminoacidi |
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Arginina: | 0.086 g | Fenilalanina: | 0.065 g | Isoleucina: | 0.071 g | Istidina: | 0.056 g |
Leucina: | 0.106 g | Lisina: | 0.217 g | Metionina: | 0.02 g | Treonina: | 0.076 g |
Triptofano: | 0.02 g | Valina: | 0.125 g |