Biancospino

Descrizione

Il biancospino conosciuto con il nome scientifico di Crataegus monogyna è una pianta a portamento arbustivo di media altezza, in natura è possibile trovare anche esemplari ben sviluppati che presentano altezze considerevoli.
Il tronco può avere a volte una forma irregolare, è ricoperto da una corteccia piatta e squamata, presenta un colore marrone scuro.
Le foglie sono di colore verde scuro disposte in modo alterno sui rami, nel periodo autunnale assumono progressivamente una colorazione gialla che poi diventa rosso scuro. Le ramificazioni sono abbastanza fitte e presentano delle spine e dei germogli lungo la loro superficie.

Esistono due varianti di questa pianta distinguibili dal colore della fioritura una a fiori bianchi l’altra a fiori rossi. Giunta a maturazione la pianta dopo l’avvenuta impollinazione da parte degli insetti comincia a formare delle bacche di colore rosso che contengono una quantità variabile di semi.

La diffusione di questo arbusto è molto forte in tutta l’Europa è possibile trovare tante varietà sia locali che di importazione.
Per la riproduzione è possibile raccogliere i semi presenti nelle bacche dal mese di settembre, devono essere separati dalla polpa e ben puliti riposti sotto uno strato umido di sabbia da riporre in un luogo fresco, in alternativa è possibile conservarli in frigorifero. La semina si può effettuare nel periodo primaverile in vasetti contenenti in parti uguali sabbia e terriccio comune tenuto periodicamente sotto controllo in modo che mantenga un umidità costante, i semi vanno interrati a pochi millimetri di profondità, circa mezzo centimetro.

Accorgimenti colturali

La posizione ideale in cui collocare un bonsai di biancospino è quella in pieno sole, è possibile però scegliere anche una posizione semi-ombreggiata, l’esposizione ai venti non è un problema in quanto questa pianta non ne risente.
Il terriccio deve essere tenuto costantemente umido, l’acqua da scegliere è quella piovana, in mancanza è possibile utilizzare anche un acqua di rubinetto da alternare periodicamente con acqua con contenuto minerale più leggero.

Per quanto concerne la miscela è bene scegliere un terreno poroso composto da tre parti di Akadama, una parte di sabbia, una di di pietrisco lavico e tre parti di terra trapuntata.
Il bonsai di biancospino ha una richiesta di nutrienti particolarmente alta soprattutto nel periodo primaverile (tra aprile e luglio), in questo periodo è bene somministrare ad intervalli di due settimane un concime organico. Dal mese di agosto si dovrà ridurre la somministrazione di azoto lasciando uguale quella degli altri due macroelementi.

Lo svernamento del bonsai di biancospino avviene all’esterno togliendo la balla dalla ciotola e interrandola in un terreno contenete una buona percentuale di sabbia, circa il 50% .

Modellatura

Le giovani piante di biancospino possono essere modellate senza problemi in tutte le forme Giapponesi, grazie al legno molto tenero.

Legatura

I rami che presentano uno spessore massimo di 5mm sono particolarmente facili da modellare e possono essere legati con del filo.
L’applicazione del filo va eseguita all’inizio della germogliazione quando le foglie non sono ancora comparse.
La maggioranza delle specie non ha un ispessimento marcato, un filo applicato nel periodo primaverile può rimanere tranquillamente legato per tutto il periodo vegetativo.
Il filo va poi controllato nel periodo autunnale e se è ancora abbastanza lento si può lasciare per tutto il periodo autunnale, può essere tolto o sostituito nell’anno successivo all’inizio della nuova germogliazione.

Potatura

La potatura del bonsai di biancospino può essere svolta come segue:
I rami più forti e più spessi vanno tagliati nel periodo primaverile. Sia gli esemplari anziani che quelli più giovani necessitano di più anni per rimarginare un taglio, per questo motivo tutti i tagli effettuati sul tronco devono essere immediatamente chiusi con un prodotto cicatrizzante.

Nel periodo primaverile la maggior parte dei germogli interrompe il suo sviluppo alla formazione delle prime foglie.
I germogli lunghi delle piante più giovani vanno potati a partire da una lunghezza di 15cm su due o cinque foglie a seconda della lunghezza dei rami desiderata.
Le piante più vecchie possono ricevere una potatura anticipatamente in modo che la pianta possa sviluppare una ramificazione esterna più fine.

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