Descrizione
La Billbergia nutans conosciuta dai più con il semplice nome di Billbergia è una pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee. Ha origini sudamericane ed è molto diffusa Argentina settentrionale, Uruguay e nel nord del Brasile dove trova il suo habitat naturale nelle grandi e vaste foreste ad altezze che vanno dai 700 ai 900 metri. La pianta viene riconosciuta anche con altri nomi botanici: Billbergia linearifolia, Billbergia minuta e Billbergia schimperiana.
È una specie perenne, epifita ovvero che cresce attaccata ad altre piante, ma non è raro trovarla anche a terra, raggiunge altezze di circa 50-60cm e ha una larga espansione favorita dalla produzione di numerosi polloni basali. Possiede delle foglie lunghe anche fino a 70 centimetri a nastro strette e con apice appuntito, lungo i margini sono presenti talvolta delle piccole spine. Il giovane fogliame in formazione è di colore verde intenso, mentre quello più vecchio e sviluppato è di colore verde più spento e talvolta presenta delle sfumature di rosso. Le foglie sono raccolte in una rosetta più o meno espansa e in genere sono in numero compreso tra 12 e 15.
I fiori sono di forma allungata e hanno dimensioni di circa 5 cm sono di colore verde con i margini di colore blu. I fiori sono tipicamente penduli e posti in racemi su dei fusti lunghi 10-15cm, all’apice di essi sono presenti delle colorate brattee lunghe più o meno 7 cm, di colore rosa o rosso porpora come i fusti. Gli stami sono di un tipico colore giallo oro.
Diversamente da molte specie di piante che si adattano in modo ottimale al caldo di un appartamento la Billbergia nutans predilige temperature piuttosto fresche.
Esistono alcune varietà di questa specie, ufficialmente sono riconosciute le seguenti:
- Billbergia nutans var. nutans
- Billbergia nutans f. rupestris (forma)
- Billbergia nutans var. schimperiana
- Billbergia nutans var. striata
Tipo di Terreno
La Billbergia nutans e le bromeliacee in genere necessitano di un substrato quanto più possibile simile a quello in cui crescono in natura. Per la Billbergia è necessario usare un terriccio con pH a reazione sub-acida o acida, sono da evitare terreni calcarei e substrati compatti, le radici della pianta infatti non dovranno essere mai a contatto con l’acqua.
Un buon terreno di coltivazione adatto alla crescita è composto da torba, materiale inerte come lapillo lavico o corteccia di albero mediamente decomposta, può essere aggiunta anche della sabbia e dell’humus con una buona decomposizione oppure del terricciato di foglie mediamente decomposto.
Esposizione
È una tipica pianta di appartamento e per questo motivo non può essere coltivata direttamente all’esterno eccetto nei luoghi dove le temperature invernali più basse si mantengono intorno ai 5 gradi. Come già accennato necessita di temperature piuttosto alte, nel periodo invernale non dovrebbero comunque scendere mai sotto la soglia minima e devono risultare più basse che nel resto dell’anno. Dato che la pianta non tollera l’aria secca di eventuali termosifoni, stufe e altre fonti di calore deve essere mantenuta distante da essi.
La temperatura media della Billbergia nutans durante l’anno dovrebbe essere di 15 al massimo 18 gradi, temperature più alte non giovano allo sviluppo della pianta.
In merito all’esposizione alla luce è possibile collocare la pianta al sole diretto durante i mesi invernali e in autunno, in primavera invece è preferibile fornire progressivamente meno sole diretto ma mantenere comunque una buona illuminazione che deve essere elevata per tutto l’arco dell’anno.
Moltiplicazione
Per moltiplicare la pianta di Billbergia nutans è possibile procedere con la semina o la divisione dei polloni.
La divisione dei polloni basali può essere fatta non appena raggiungono un altezza di 10-15 cm, possono essere messi subito in un vaso dotato di un terriccio composto da torba, sabbia e materiale grossolano inerte, il terriccio adatto deve essere poroso e molto leggero.
La semina è piuttosto difficile da realizzare per cui è considerata una tecnica con poche probabilità di riuscita.
Accorgimenti colturali
Le innaffiature della Billbergia nutans nel periodo vegetativo non devono essere frequenti. A seconda delle dimensioni del contenitore e della pianta sarà necessario dosare l’acqua, il terreno non deve risultare inzuppato poiché potrebbero facilmente verificarsi marciumi.
Nel periodo di ripresa vegetativa la pianta necessita di innaffiature a intervalli di 10-15 giorni. Negli altri mesi è preferibile innaffiare di rado e preferire le aspersioni fogliari che possono essere realizzate con qualsiasi spruzzino capace di nebulizzare.
Questa famiglia di piante ha sviluppato nel corso della sua evoluzione un modo particolarmente efficace di assorbire l’acqua, le foglie infatti grazie alla loro conformazione sono capaci di trattenere acqua al centro della rosetta che vanno a formare. Per questo motivo la pianta trarrà benefici da una piccola dose di liquido inserita al centro, è bene non metterne troppa per evitare un ristagno prolungato. È sempre consigliabile utilizzare acqua piovana, l’acqua di rubinetto infatti potrebbe essere troppo ricca di alcuni microelementi e portare squilibri alla pianta.
La concimazione della Billbergia nutans non è necessaria, tuttavia annualmente nel periodo primaverile quando la pianta inizia la sua ripresa dal riposo invernale si possono usare concimi granulari a lento rilascio per fornire piccole dosi di nutrimento. Durante gli altri mesi dell’anno è meglio evitare di fornire concimi. In alternativa è possibile e forse preferibile in molti casi usare dei concimi fogliari appositamente studiati per questo tipo di piante.
Il rinvaso della Billbergia va effettuato a seconda della necessità delle pianta, in genere ogni anno a primavera ma questo dipende molto dal suo grado di sviluppo, il terreno da usare per il nuovo contenitore deve rispondere alle esigenze della pianta.
Malattie, parassiti e avversità
Non è raro trovare parassiti che attaccano la Billbergia nutans, temperature piuttosto alte come quelle di un appartamento e assenza di predatori naturali permettono una diffusione più rapida dei parassiti. Nonostante ciò la rimozione e il controllo può risultare abbastanza facile in appartamento a patto che si agisca in tempo.
Il discorso cambia leggermente se si parla di coltivazioni di Billbergia in serre e vivai dove è necessario un controllo continuativo sulla presenza di parassiti e interventi tempestivi per limitarne i danni.
La pianta di Billbergia nutans può essere colpita da alcuni insetti, quelli più diffusi sono:
- Cocciniglia delle bromelie
- Afidi
- Tignola
- Ragnetto rosso
La pianta può essere colpita anche dalla malattia batterica chiamata marciume molle del cuore.
Altre malattie provocate da funghi sono:
- Marciume del colletto
- Marciume basale
- Oidio
- Fusariosi
- Maculatura fogliare
Se si effettua un controllo costante della pianta e si seguono le normali norme colturali non dovrebbero esserci importanti problemi di malattie o attacchi di parassiti.