Banano del nord, Asimina triloba

Descrizione

L’Asimina triloba conosciuta con il nome comune di banano del nord è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Annonaceae. Ha origini Americane, diffusa ampiamente nella zona orientale degli Stati Uniti sia come pianta spontanea rinvenibile ai margini dei fiumi e nelle foreste, solitaria o in gruppo che come pianta coltivata. Oltre ad essere coltivata come fruttifero è apprezzata anche per il suo aspetto ornamentale.

Il nome banano del nord gli è stato conferito per due motivi: la somiglianza dei frutti alle banane e la resistenza ai freddi intensi. In America è anche chiamata Paw Paw poiché il frutto ricorda quello della papaya.

Ha un portamento cespuglioso la forma della chioma tende ad essere globosa. Le foglie sono decidue disposte in modo alternato lungo le ramificazioni, di colore verde durante il periodo vegetativo, nel periodo autunnale assumono una colorazione gialla. Sono di forma obovata lunghe fino a 30 cm e larghe 15cm.

La fioritura avviene alla fine del periodo primaverile, i fiori a coppa possono essere sia solitari che raggruppati in mazzetti, sono ermafroditi ma molte varietà manifestano dicogamia ciò significa che la maturazione degli organi femminili avviene con ritardo rispetto alla maturazione di quelli maschili. Hanno una colorazione marrone-viola sono larghi da 3 a 5 cm massimo, i petali sono sei di cui 3 più grandi, sono circondati da 3 grandi lobi del calice.

L’impollinazione è anemocora, sono pochi gli insetti che fanno visita ai fiori. Non tutte le cultivar esistenti sono autofeconde e per questo sarà necessario valutare prima dell’impianto il numero delle piante e la cultivar migliore.

I frutti sono commestibili, sono bacche di forma ovoidale o cilindrica irregolare (definita anche reniforme), sono lunghi mediamente 10 cm e hanno un colore inizialmente verde-giallo che poi con la maturazione completa vira in giallo-marrone. I frutti hanno un peso che oscilla tra i 70 e i 250 grammi, hanno una buccia liscia, la polpa interna è di colore giallo-arancio è molto simile come consistenza a quella dell’avocado. All’interno della polpa sono presenti i semi che possono variare di numero da 8 a 20 circa.

I frutti sono presenti sulla pianta in numero variabile da 2 a 8 e si sviluppano perlopiù in gruppo. La loro maturazione è a scalare e per la raccolta bisogna attendere la loro completa maturazione.

Varietà e cultivar di Asimina triloba

Le varietà e le cultivar di Asimina triloba sono derivate in gran parte dalle coltivazioni Americane dove la pianta è molto diffusa. Tra quelle più importanti e facilmente reperibili nel nostro paese ci sono:

  • Prolific, varietà autosterile con un ottima produzione, possiede un frutto di medie dimensioni con pochi semi.
  • Davis, varietà con un frutto di grosse dimensioni produttività media.
  • Prima 1216, varietà autofertile con frutti di medie dimensioni.
  • Overleese buona produttività e frutto di grosse dimensioni.
  • Blue Ridge, frutti di medie dimensioni, cultivar autosterile.
  • Sunflower, varietà autofertile con buona produttività e frutti di grosse dimensioni.
  • Adam’s Secret, frutti di grandi dimensioni con pochi semi.
  • Convis, cultivar autofertile con frutti di dimensioni grandi.
  • Duckworth A, cultivar adatta a climi temperati, necessita di poche ore di vernalizzazione rispetto le altre cultivar.
  • Duckworth B molto simile alla Duckworth A
  • Middletown
  • Georgia
  • Nc1
  • Sunglo
  • Wilson

Periodo di impianto

La semina dell’Asimina triloba si pratica in autunno, le talee possono essere messe a dimora durante il periodo invernale. Per la propagazione tramite propaggine si può attendere il periodo autunnale. La messa a dimora delle piante in vaso può essere effettuata durante tutto il corso dell’anno scegliendo un periodo di bel tempo.

Esigenze colturali

La pianta di Asimina triloba è particolarmente rustica e non necessita di troppe attenzioni nei riguardi della temperatura minima invernale.

Tipo di terreno

Il tipo di terreno più adatto alla pianta di Asimina triloba deve essere ricco di sostanza umifera e avere una buona umidità, ideali sono i terreni di medio impasto. Sono da evitare i terreni eccessivamente umidi e quelli con ristagni idrici.

La pianta si adatta a substrati con un pH acido, sub-acido oppure neutro.

Esposizione

L’esposizione dell’Asimina triloba deve essere in pieno sole, sono mal tollerate le posizioni ombreggiate dove si ha una scarsa produzione di frutti e una crescita lenta. La pianta non tollera estati fresche e venti salmastri, sono sconsigliate zone costiere per la coltivazione.

Per quanto riguarda la temperatura il banano del nord è veramente molto rustico riesce a tollerare esposizioni nel periodo invernale anche oltre i -15 gradi.

La sua coltivazione può avvenire tranquillamente sia al sud che al nord Italia, tuttavia in regioni molto calde si potrebbero riscontrare problemi di sviluppo delle piante che non ricevono le dovute ore di vernalizzazione (minimo 400), alcune cultivar hanno esigenze meno restrittive in fatto di temperatura.

Tecnica di impianto

La coltivazione dell’Asimina triloba si può effettuare tramite seme oppure tramite propaggine o talea.

La semina si effettua in semenzaio in modo diretto o in alternativa dopo un periodo di stratificazione  che deve durare circa 90 giorni. La stratificazione deve incominciare nel periodo autunnale, i semi devono essere posti sotto uno strato di sabbia umida e tenuti in un cassone o contenitore adatto. Il contenitore dovrà essere mantenuto ad una temperatura costante di circa 5 gradi, i semi così mantenuti potranno essere coltivati nella primavera successiva.

La germinazione dei semi è piuttosto lenta, richiede dai minimo 30 giorni a massimo 45 giorni.

Un altra tecnica di riproduzione efficace è l’innesto, quello più consigliato è l’innesto a spacco.

In alternativa alla semina o alla riproduzione per divisione è possibile piantare l’Asimina triloba acquistando direttamente le piante in zolla in vivai specializzati.

Prima dell’impianto sarà necessario effettuare le classiche lavorazioni al terreno che prevedono il dissodamento del terreno con un aratura, ciò comunque dipende dalle dimensioni del frutteto da realizzare. Per poche piante in genere si preferisce effettuare soltanto delle buche abbastanza ampie larghe e profonde circa 60-70cm. I sesti di impianto sono circa 3 metri tra le piante e 3,5 m tra le file.

Per la concimazione pre-impianto si può utilizzare del letame animale ben maturo da apportare ai lati della buca scavata, un altro modo per applicarlo è distribuirlo in quantità di circa 40-50 kg ogni 10 metri quadri di terreno.

Le piante ai primi stadi di crescita potranno essere aiutate nello sviluppo con un palo di sostegno in legno o in cemento di altezza minima di 150 cm e massima di 200.

Accorgimenti colturali

La pianta seppure molto rustica ha bisogno di particolari accorgimenti soprattutto nei primi anni di crescita. I punti più importanti da tenere in considerazione sono le caratteristiche del terreno e la disponibilità idrica in particolare durante il periodo di sviluppo dei frutti.

Irrigazione

L’irrigazione delle piante di Asimina triloba viene effettuata dal periodo di ripresa vegetativa in aprile fino alla completa maturazione dei frutti nel mese di settembre.

Gli interventi di irrigazione devono essere commisurati alla disponibilità idrica del terreno e alla frequenza e quantità di precipitazioni. Le giovani piante dovranno essere seguite con più attenzione poiché avendo l’apparato radicale in via di sviluppo non riescono ancora ad assorbire un buon quantitativo di acqua.

Concimazione

Oltre alla concimazione da effettuare prima della messa a dimora o durante le lavorazioni di fondo al terreno si può apportare un ulteriore quantitativo di nutrienti alle piante aggiungendo 45 g di solfato di potassio-50 e 60 g di perfosfato minerale-19.

Per la concimazione di poche piante al momento dell’impianto si possono utilizzare circa 15 kg di letame animale di origine bovina aggiungendo 1 kg di perfosfato minerale-19 e 1kg di solfato di potassio-50.

Nelle piante ben sviluppate e produttive le concimazioni vengono effettuate ad anni alterni si utilizzano circa 20 kg di letame animale maturo per piante mediamente produttive e 25 kg per piante molto produttive. Come aiuto supplementare si possono somministrar anche concimi composti 15-9-15 arricchiti di magnesio e zolfo fino a 1kg per pianta.

Nelle piante in via di sviluppo invece si preferisce impiegare un concime ternario 20-10-10 oppure 20-20-20 nel periodo primaverile in dosi di 400-450g per pianta.

Potatura

I principali interventi di potatura dell’A. triloba si effettuano a carico dei polloni basali che si sviluppano concorrendo alla formazione del tronco principale. Nei primi anni di sviluppo la pianta non necessita di tagli poiché dovrà formare un buon apparato radicale e una solida struttura.

Le piante si allevano con un impalcatura all’altezza di 80-100 cm, l’eliminazione delle ramificazioni che crescono al disotto del punto di impalcatura vanno eliminate nel periodo invernale prima della ripresa vegetativa. Durante i primi quattro inverni si controllerà lo stato di salute delle ramificazioni eliminando quelle danneggiate.

Dopo il quinto anno dalla coltivazione iniziano i primi tagli di diradamento della chioma in modo da distribuire uniformemente il carico della chioma e assicurare una buona illuminazione della parte interna. Per guidare le ramificazioni si possono utilizzare della canne o dei paletti in legno a “Y”impiegati come distanziatori oppure degli spaghi ancorati a terra con un paletto in legno. In genere l’utilizzo delle canne è preferibile poiché in questo modo si limitano di molto eventuali segni a carico della corteccia provocati dagli spaghi.

Nelle piante più vecchie si può stimolare l’emissione di nuova ramificazione effettuando dei tagli di ritorno sui rami.

Raccolta

La raccolta dell’Asimina triloba si effettua alla fine del mese di agosto e per tutto il mese di settembre. I frutti maturi tendono a staccarsi dal grappolo da cui hanno origine, per una corretta maturazione devono comunque aver cambiato totalmente colore.

Banano del nord, Asimina triloba interno del fruttoNon tutte le cultivar presentano dei frutti con colore diverso, alcune infatti hanno frutti che restano di colore verde anche a completa maturazione.

La conservazione dei frutti è molto limitata, se conservati in un luogo fresco e asciutto possono essere mantenuti per circa 3-4 giorni.

Malattie, parassiti e avversità

La pianta è molto resistente alle malattie fungine più comuni e non presenta particolari problemi. Non è stato registrato alcun tipo di insetto almeno in Italia che attacca la pianta. Questa sua particolare resistenza è forse dovuta al particolare essudato resinoso che la pianta produce. In America sono occasionali i danni provocati dalle larve di Protographium marcellus a carico del fogliame ma di solito le infestazioni non sono mai così gravi da compromettere la salute della pianta.

Nel nostro territorio le uniche problematiche che possono manifestarsi su questo fruttifero sono le ridotte ore di vernalizzazione che inibiscono la formazione dei frutti e le scorrette pratiche di coltivazione.

Problemi si possono riscontrare a livello di umidità del terreno con cattivi drenaggi del suolo o in substrati troppo compatti e asfittici per l’apparato radicale della pianta.

La pianta ha un elevata esigenza idrica, una mancanza di acqua si ripercuote sullo sviluppo della vegetazione e negli esemplari produttivi si può riscontrare facilmente una cascola dei frutticini.

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