Descrizione
L’asparago conosciuto con il nome scientifico di Asparagus officinalis o asparago officinale è una pianta perenne appartenete alla famiglia delle Liliacee.
E’ una pianta molto diffusa nella coltivazione orticola tanto da essere classificata ( in questo sito ) come pianta orticola.
Di solito si pensa agli asparagi come una pianta di bosco, poco diffusa, niente di più sbagliato, la sua coltivazione è relativamente semplice e i risultati sono molto vantaggiosi rispetto all’acquisto nei negozi di ortofrutta.
L’asparago conta molte varietà, all’incirca 230, per l’uso alimentare sono diffusi principalmente due varietà: quello verde cresciuto liberamente a contatto con la luce e quello bianco che assume questa colorazione per via della sua crescita in assenza di luce.
Tra le varietà più diffuse:
- “Crimson Giant”
- “Grosso d’Erfurt”
- “Argenteuil” varietà precoce
- “Argenteuil” varietà tardiva
- “Mary Washington”
- “Connover’s Colossal”
- Bianco di Conche
- Bianco di Cimadolmo (I.G.P)
- Verde di Altedo (I.G.P)
- Asparago bianco di Cantello
- Asparago Rosa di Mezzago
- Asparago violetto di Albenga
Le piante di asparago sono dioiche ciò significa che esistono individui con soli fiori maschili e individui con soli fiori femminili. Le piante femminili producono delle piccole bacche di colore rosso irrilevanti dal punto di vista alimentare. La parte commestibile (il turione) ha origine dalla radice sotterranea detta rizoma, un particolare tipo di fusto modificato che cresce formando un reticolo.
Periodo di impianto, mesi dell’anno
La messa a dimora degli asparagi va effettuata nel mese di febbraio avendo cura di effettuare una zappatura rendendo il terreno molto fine. La piantagione in genere si effettua con piante giovani che hanno 1-2 anni di età, è consigliabile effettuare l’acquisto pochi giorni prima della messa a dimora.
La coltivazione da seme viene effettuata nel periodo di marzo o aprile direttamente a dimora.
Tipo di Terreno
Il terreno ideale per la pianta di asparago può essere di varia natura, in genere un terreno di medio impasto e non troppo povero di materia organica va più che bene. Un prerequisito fondamentale è l’assenza di ristagni idrici i quali possono portare inevitabilmente ad un danno irrimediabile all’apparato radicale. Sono da evitare i terreni sassosi in quanto le radici potrebbero non svilupparsi in modo ottimale.
Acqua
La piantagione di asparagi non necessita di somministrazioni di acqua, piuttosto sono da evitare i ristagni idrici, generalmente basta una buona scelta del terreno (posizioni scoscese e terreni con buone percentuali si sabbia)
Tecnica di Impianto
Scelto il posto per la piantagione possibilmente esposto in pieno sole, sarà necessario nell’autunno prima della coltivazione effettuare le dovute lavorazioni e incorporare dai 5-7 Kg di letame maturo per metro quadrato di coltivazione.
Il terreno per la messa a dimora di giovani piantine dovrà essere preparato con queste modalità:
Effettuare delle buche profonde circa 20 cm e larghe circa 30cm, distanziate tra loro di circa 120 cm, ricoprire poi con uno strato di terra e sabbia al 50% per circa 10 cm di altezza.
A questo punto le piantine potranno essere disposte sul cumulo avendo cura di stendere per bene l’apparato radicale, le radici dovranno essere ricoperte di terra per pochi centimetri lasciando così un leggero dislivello nelle fossette.
La coltivazione degli asparagi può essere effettuata anche da seme. La semina va effettuata interrando i semi a circa 2cm dal livello del terreno e distanziando le piante di 30cm di diametro. Nel periodo primaverile successivo le piantine potranno essere sfoltite e trapiantate.
Temperatura ed esposizione
La pianta di Asparago resiste abbastanza bene a temperature alte e a temperature basse, tuttavia le gelate tardive possono danneggiare la pianta.
Raccolta per il consumo
La raccolta degli asparagi coltivati si effettua nella seconda metà del mese o ad inizio di maggio e si protrae all’incirca fino alla metà del mese di giugno. I turioni vanno asportati quando avranno raggiunto un altezza di circa 8-10 cm, evitando di farli crescere ulteriormente poiché risulteranno duri e filamentosi.
La raccolta si effettua intagliando i gambi a circa 1-2 cm sotto il livello del terreno effettuando un taglio netto. Per evitare l’appassimento e la perdita di consistenza gli asparagi possono essere tenuti in acqua fino alla cottura effettiva.
Gli asparagi coltivati dovranno essere raccolti dopo il primo anno di vita per dare all’apparato radicale la possibilità di svilupparsi per bene. La raccolta potrà aver luogo l’anno successivo avendo l’accortezza di selezionare soltanto gli esemplari più grossi, soltanto uno per pianta. Nel terzo e quarto anno successivo alla piantagione il raccolto si protrarrà progressivamente per una o due settimane.
Conservazione
La conservazione può essere effettuata in frigo nel reparto della frutta avendo cura di immergere la parte intagliata in acqua, in alternativa per una conservazione più lunga gli asparagi possono essere congelati.
Malattie, parassiti e avversità
Tra i parassiti che possono colpire le piante di asparago ci sono: gli afidi, la mosca dell’asparago e la criocera dell’asparago (Crioceris asparagi).
Le piante di asparago possono essere inoltre soggette a marciume radicale specialmente se il terreno non corrisponde alle esigenze della pianta per quanto riguarda la giusta umidità.
Tra gli animali che possono danneggiare le piante troviamo: lumache e talpe che possono danneggiare l’apparato radicale. È consigliata la lettura della guida su come allontanare le talpe dall’orto nel caso si abbia questo tipo di problemi.
Tra le malattie crittogamiche che possono danneggiare le piante di asparago: mal vinato e ruggine.
Accorgimenti colturali
Le piantine non necessitano di essere divise, questo è possibile grazie alla particolare conformazione della radice (rizoma) che potrà portare ad un continuo rinnovamento della pianta per diversi anni.
La coltivazione dell’asparago richiede preferibilmente un appezzamento di terreno appositamente dedicato, l’asparago infatti è una pianta perenne.
L’appezzamento di terra destinato alla coltivazione degli asparagi dovrà essere tenuto costantemente sgombro da erbe infestanti che oltre a soffocare i giovani turioni sottraggono prezioso nutrimento al terreno.
Nel periodo estivo i frutti prodotti dalle piante femminili dovranno essere eliminati per evitare che una volta caduti a terra possano germogliare.
Gli interventi di zappatura sono da evitare per il pericolo di danneggiare l’apparato radicale.
Le piante di asparago possono essere sensibili alle gelate tardive, se colpite possono annerire progressivamente fino a giungere alla morte. Per evitare questo inconveniente in zone particolarmente fredde sarà necessario effettuare una rincalzatura con il terreno arrivando a formare dei piccoli cumuli che ricoprano quasi fino alla cima le piante, in alternativa anche una pacciamatura con della paglia può essere efficace.
Concimazioni
Le concimazioni possono essere effettuate alla fine del mese di febbraio interrando con l’ausilio di una forca ricurva del letame ben decomposto.
La pianta di asparago predilige una presenza ulteriore di calcio per avere uno sviluppo ottimale, sarà quindi necessario solo nei terreni particolarmente poveri di questa sostanza somministrare circa 50g di litotamnio per metro quadrato di coltivazione.
Avvicendamenti e consociazioni
Buoni risultati si ottengono con la coltivazione successiva ad un impianto di porri, questa pratica può evitare la diffusione di malattie crittogamiche.
La coltivazione è sconsigliata se nella stagione precedente in quello stesso terreno è stata coltivata della bietola o delle patate.
Le consociazioni che giovano alle piante di asparago sono: pomodoro, lattuga (tutte le tipologie) cetriolo, insalate da taglio e prezzemolo.
Proprietà medicinali
L’asparago officinale è conosciuto per diverse sue proprietà: effetti diuretici, coadiuvante contro gotta, reumatismi e calcoli renali.
Uso in cucina
In cucina è possibile prepararlo lessato, cotto a vapore (cottura consigliata in quanto conserva gran parte dei nutrienti senza che vengano disciolti in acqua), alla parmigiana, saltati in padella con funghi, oppure come condimento per risotti.