Aprile: Lavori nel frutteto, innesti e propagazione di piante

La primavera è ormai iniziata in tutte le regioni della penisola, si registrano di tanto in tanto brevi gelate e qualche nevicata sui rilievi interni e nelle zone montane, ma le temperature hanno raggiunto livelli minimi che permettono la coltivazione di diverse specie fruttifere.

Nel mese di aprile le piante da frutto sono in piena fioritura, alcune dovranno subire diversi interventi, altre invece andranno lasciate sviluppare poiché si sarà già intervenuto su di esse nei mesi precedenti.

In questa guida vedremo quali lavori si devono effettuare nel frutteto, quali sono gli interventi di potatura di cui le piante hanno bisogno, i metodi di concimazioni, gli innesti e tutto ciò di cui necessitano i fruttiferi più diffusi e coltivati.

Messa a dimora di nuove piante

Nei mesi precedenti chi aveva la necessità di coltivare nuove piante o di realizzare dei frutteti di monocoltura di pero e melo ha già provveduto a tutte le operazioni più importanti. L’operazione di messa a dimora in questo periodo interessa tutte le piante appartenenti al gruppo delle drupacee, gli agrumi e i piccoli frutti, vediamo però quali sono tutte le piante da frutto che è possibile coltivare:

  • Pesco
  • Albicocco
  • Mandorlo
  • Ciliegio
  • Olivo
  • Castagno
  • Actinidia
  • Mandarino
  • Limone
  • Arancio
  • Susino
  • Piccoli frutti come lampone, mora, ribes, ecc.

Per conoscere in dettaglio i metodi di coltivazione rimandiamo alla sezione frutta del sito dove sono presenti schede dettagliate su come coltivare i singoli fruttiferi.

La raccolta

In questo mese continuano gli interventi di raccolta dei principali agrumi tra cui arancio, limone e mandarino.

Inizia la maturazione di alcune varietà di pompelmo e si conclude quella del mandarino.

Potature

In aprile sono molte le specie che hanno bisogno di interventi di potatura, alcune di queste necessitano soltanto di una spuntatura ai getti più vigorosi, altre invece hanno bisogno di un intervento completo.

Di seguito le piante che vanno potate in questo periodo:

  • Tutte le piante appartenenti al gruppo delle drupacee
  • Mirtillo
  • Ribes
  • Rovo
  • Mora
  • Le specie di agrumi
  • Olivo
  • Castagno
  • Kiwi
  • Mandorlo (potatura di formazione)

Per il dettaglio su come effettuare la potatura dei fruttiferi rimandiamo alla sezione del sito.

Innesti

Nel periodo primaverile è possibile praticare molti innesti. Le piante da frutto reagiscono bene poiché c’è una buona disponibilità idrica nel terreno e le temperature sono ai giusti livelli, non c’è troppo freddo con pericoli di gelate né troppo caldo con problemi di attecchimento.

Nella seguente tabella sono elencate le specie da frutto che è possibile innestare ad Aprile e i metodi più usati per l’innesto.

Fruttifero Metodo di innesto
Pero Triangolo, spacco
Cotogno Spacco
Ciliegio Spacco, becco di luccio
Mandorlo Corona
Susino Corona, spacco
Pistacchio spacco
Agrumi gemma vegetante
Castagno Corona
Kaki spacco, triangolo
Pesco Triangolo, gemma vegetante

Per approfondire l’argomento è disponibile la guida degli innesti sulle piante da frutto.

Trattamenti antiparassitari

Come nel mese precedente di Marzo anche in Aprile è necessario intervenire per far fronte alle prime infestazioni di parassiti e malattie di vario genere.

La lotta si effettua su molte piante da frutto, alcune di queste sono state già trattate nelle settimane precedenti, si continueranno quindi gli interventi che possono durare a seconda della specie fino al periodo estivo.

Tra le piante che necessitano di trattamenti fitosanitari ci sono:

  • Melo
  • Pero
  • Ciliegio
  • Pesco
  • Susino
  • Albicocco
  • Olivo
  • Arancio e tutte le altre specie di agrumi

Drupacee

Per quanto riguarda il pesco possono verificarsi problematiche legate a gelate tardive frequenti soprattutto al centro e al nord Italia e nelle zone collinari e montane della penisola. Questi ritorni di freddo nella fase di formazione del frutto sono molto pericolosi perché nella maggioranza dei casi favoriscono l’aborto con una perdita nella produzione. Per le colture industriali si utilizzano particolari sistemi di irrigazioni denominati antibrina che permettono di evitare questo problema.

In questo mese si continueranno gli interventi su quelle piante che ne hanno bisogno come descritto per i lavori nel frutteto a marzo.

Nella seconda parte di Aprile sarà necessario iniziare la lotta contro la tignola del pesco (Anarsia lineatella), si utilizzano le trappole adesive che sono molto efficaci, per ogni ettaro di coltivazione vanno collocate due trappole.

Per quanto riguarda il castagno nei primi giorni di aprile si è ancora in tempo per lotta contro lo Xyleborus dispar chiamato anche Xileboro diseguale. Si tratta di un piccolo insetto che tramite l’erosione del legno penetra all’interno del tronco. Seppur di piccole dimensioni bastano pochi esemplari per abbattere una pianta adulta. Per la lotta si utilizzano trappole capaci di attirare sia gli esemplari maschi che femmine.

Pomacee

Per il melo e il pero continuano gli interventi per il contrasto della ticchiolatura e del colpo di fuoco batterico come è stato descritto per i lavori nel mese di marzo. Gli interventi vanno calibrati a seconda della piovosità e del rischio di diffusione, ciò infatti può variare molto da zona a zona.

Approfittando degli interventi di potatura è possibile osservare attentamente lo stato di salute delle piante e individuare la presenza di eventuali malattie come i cancri rameali.

Verificare la presenza di eventuali afidi che attaccano soprattutto il melo. Alla prima comparsa sarà necessario trattare le piante con dacloprid-17,8 da utilizzare esclusivamente in un singolo trattamento.

Se presente, oppure nello scorso anno c’è stata un infestazione di cocciniglia sarà necessario applicare i dovuti trattamenti. Per questo parassita si utilizza dell’olio bianco mischiando 300 grammi di prodotto ogni 10 litri di acqua.

Nella metà del mese sarà necessario predisporre le trappole per i tortricidi ricamatori. Un altro insetto pericoloso è la carpocapsa, per la sua lotta vengono impiegate delle trappole oppure prodotti per la confusione sessuale che limitano di molto gli accoppiamenti e quindi la presenza del parassita. Il pero non è soggetto unicamente a questi predatori, c’è anche la psilla che risulta essere particolarmente pericolosa, questa compare per la prima volta durante l’anno nel momento della fioritura.

Agrumi

I trattamenti antiparassitari per gli agrumi sono già iniziati dal mese precedente dove è stato possibile già individuare le prime infestazioni di cocciniglia rossa. Si continueranno i trattamenti che in genere durano fino al prossimo mese di Maggio.

Per la lotta alla cocciniglia rossa si può utilizzare l’imenottero parassitoide Aphytis melinus.

Le piante colpite da Citrus tristeza virus (CTV) vanno espiantate e bruciate per evitare il diffondersi della malattia.

Olivo

Durante gli interventi di potatura dell’olivo è possibile visionare lo stato di salute della pianta e verificare la presenza di eventuali parassiti e malattie presenti. I tagli vanno disinfettati con ossicloruro di rame e quelli più ampi andranno protetti con del mastice protettivo.

Le malattie dell’olivo sono diverse com’è possibile apprendere nella scheda di coltivazione dedicata. In questo particolare periodo dell’anno si deve effettuare la lotta alla tignola dell’olivo e del rodilegno giallo. Si può utilizzare un rimedio biologico, ovvero il batterio Bacillus thuringiensis var. kurstaki attivo anche contro altri parassiti.

L’altro insetto pericoloso, il rodilegno giallo, può essere contrastato con l’utilizzo di trappole.

Piccoli frutti

Per la lotta all’oidio si può effettuare un altro intervento in questo mese nel caso le piante risultassero ancora attaccate dal fungo. Il trattamento in questo periodo viene effettuato dopo la fioritura.

Altri lavori

In concomitanza con gli interventi di potatura dell’Albicocco è necessario valutare anche la necessità di un eventuale diradamento dei frutticini. In questo caso si agirà sulle ramificazioni più cariche e incapaci di sostenere il peso, dovrà essere valutata anche l’eventuale opzione di utilizzare dei pali per il sostegno dei rami.

Questa pratica richiede una momento preciso di intervento che è quello in cui i frutti hanno un diametro di 1-1,5cm e prima che questi si induriscano. I frutti che crescono troppo ravvicinati sono in genere più soggetti a marciumi e alla diffusione della pericolosa malattia denominata moniliosi.

Un altro lavoro che può essere fatto in questo mese sono le irrigazioni che in alcune zone divengono necessarie nel caso di assenza prolungata di precipitazioni, questa pratica interessa in particolar modo il mandorlo.

Trinciatura del prato

Per i frutteti che ne hanno bisogno è opportuno effettuare in questo mese la tosatura dell’erba. Se è necessario applicare delle concimazioni si dovrà effettuare anche una leggera lavorazione superficiale del terreno che per i frutteti inerbiti sarà limitata alla zona delle radici delle singole piante.

Nei pescheti la tosatura dell’erba è anche un ottimo modo di fornire la sostanza organica di cui le piante hanno bisogno. L’erba decomponendosi rilascia nutrienti come l’azoto che è molto importante in fase di ripresa vegetativa.

Irrigazioni

Con l’avvicinarsi dell’estate iniziano anche gli interventi di irrigazione. Chi possiede un frutteto di grosse dimensioni ha a disposizione dei sistemi di irrigazione centralizzati che limitano di molto gli interventi manuali.

In aprile se le precipitazioni sono scarse e le temperature elevate sarà necessario provvedere ai primi interventi di adacquatura.

Concimazioni

È tempo di somministrare le concimazioni a diverse specie da frutto. Gli interventi dovranno essere fatti sempre tenendo presente le esigenze della singola pianta in relazione alle altre concimazioni svolte nelle stagioni precedenti.

È possibile intervenire su meli, peri, alcune drupacee, olivo, castagno e tutte le specie di agrumi con concimazioni prevalentemente di tipo fogliare.

Actinidia

Per le piante entrate da qualche anno in produzione si utilizzano circa 40 g di solfato d’ammonio per pianta effettuando più interventi distanziati di 10 giorni fino al mese di giugno.

Le piante molto produttive possono trarre giovamento da un concime NPK 12-6-18 somministrandone 500 g per pianta.

L’actinidia può essere soggetta a decolorazioni fogliari che si manifestano in questo periodo. Questa problematica è dovuta ad una mancanza di ferro, per contrastarla è quindi necessaria un integrazione. In alcuni terreni il ferro è molto carente è quindi necessario reintegrarlo annualmente nel periodo autunnale apportando per ogni pianta circa 1-1,5 Kg di solfato di ferro. L’applicazione viene fatta ponendo il solfato di ferro sulla superficie del terreno distanziandolo dal tronco di almeno 50cm, andrà poi ricoperto con una sottile strato di terriccio.

Cachi

Per questo fruttifero si utilizzano concimi NPK 12-12-12 in dosi di 400 g per pianta. Nelle piante adulte è possibile aumentare la quantità a 600 g. Se il terreno risulta avere carenze di qualche elemento sarà necessario apportare le dovute correzioni.

Agrumi

Le piante di agrumi in fase di produzione di frutti hanno bisogno di una considerevole quantità di nutrienti per produrre frutti grossi, succosi e di buona qualità. Le concimazioni come appena accennato vengono effettuate in prevalenza con soluzioni da somministrare sul fogliame, questi formulati contengono azoto e diversi microelementi tra cui manganese e zinco.

Si può utilizzare una miscela composta da 500 g di urea tecnica, 150 g di solfato di zinco, 150 g di solfato di manganese il tutto da diluire in 100 l di acqua. L’applicazione di questo concime si effettua sia sulle piante che stanno avendo una buona produzione sia su quelle che hanno prodotto poco, in quest’ultimo caso però si effettuerà un solo intervento.

Pesco

I peschi che sono stati messi a dimora durante il periodo invernale avranno bisogno di una concimazione azotata alla fine di questo mese. Si utilizzano circa 50 g di solfato ammonico per pianta da somministrare ad intervalli regolari di 10 giorni fino alla fine del mese di giugno.

Pero

Prima della messa a dimora delle giovani piante sarà necessario valutare le condizioni del terreno e verificare che i livelli di ferro siano nella norma poiché questa pianta soffre molto l’assenza di questo elemento. Inoltre ci sarà da considerare la tipologia di pianta, quelle cresciute su portainnesto vigoroso necessitano in genere di meno concime, quelle invece su portainnesto nano hanno bisogno di una quantità più elevata.

Le concimazioni del pero possono essere fatte sia con letame o composto organico che con formulati specifici da applicare tramite aspersione fogliare. Le concimazioni fogliari del pero si effettuano dal momento della ripresa vegetativa e durano fino al mese di giugno, gli interventi dovranno essere distribuiti ad intervalli regolari.

Nelle piante fino al terzo anno di età si pratica in genere una concimazione organica utilizzando letame o compost ben maturo (in quest’ultimo caso si aumentano leggermente le dosi) per ogni pianta si utilizzano circa 25-30 kg di letame.

Nelle pianta adulte invece le necessità di letame sono superiori, in genere vengono utilizzati circa 50 kg di letame maturo per una singola pianta.

Olivo

L’olivo può ricevere delle coniazioni in questo periodo (nei primi 10 giorni di aprile) in relazione sempre all’andamento stagionale e ai precedenti interventi effettuati nei mesi passati. Si utilizza del letame o del composto organico maturo in dosi di 15-20 kg per pianta.

Per la concimazione chimica si possono utilizzare per 10 metri quadri di coltura 40 kg di nitrato d’ammonio oppure 20 kg di urea-46.

Susino

Per le concimazioni di susino si utilizzano dei fertilizzanti NPK 12-6-18 applicando per una singola pianta 300 grammi di prodotto. La distribuzione dovrà essere fatta uniformemente sulla zona dell’apparato radicale.

Albicocco

A seconda dell’annata e della previsione di produzione sarà necessario effettuare le concimazioni almeno su quelle piante che presentano una vegetazione poco sviluppata o hanno prodotto pochi frutti nella stagione precedente. Ricordiamo che la concimazione si pratica in questo periodo se non è stata fatta già nei mesi scorsi.

Si utilizzano in genere concimi composti chimici di fertilizzante NPK 12-6-8 somministrando circa 300 grammi di prodotto per singola pianta.

Mandorlo

Per il mandorlo si continueranno le concimazioni azotate iniziate nelle settimane precedenti.La prima operazione da effettuare è una leggera lavorazione del terreno senza scendere troppo profondamente per non andare ad intaccare l’apparato radicale. Questa pratica è necessaria per aumentare l’assorbimento del concime da parte delle radici e al contempo è utile per eliminare eventuali erbe infestanti presenti.

Successivamente si procede alla concimazione. Si utilizzerà del nitrato d’ammonio-26 distribuendo 400 e 600 grammi rispettivamente per le piante più giovani e per quelle adulte.

Castagno

Per questo fruttifero è necessario un intervento di concimazione se nel periodo autunnale non ne è già stato fatto uno.

Le piante in fase di allevamento necessitano di un quantitativo di azoto aumentato, ciò favorisce lo sviluppo della parte vegetativa della pianta. Si utilizzano concimi NPK 20-10-10 con circa 400 g di prodotto per pianta. Successivamente le dosi vanno aumentate di anno in anno fino ad arrivare a 1,4 Kg per le piante di 6 anni di età.

Le piante in pieno sviluppo (quindi quelle che hanno superato il settimo anno di età) necessitano di un concime complesso NPK 15-9-15 + 2MgO (circa 2% di ossido di magnesio) in dosi di 1,5 Kg per pianta.

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