Alloro

Descrizione

Si tratta di un vero e proprio albero, anche se è molto facile vederne alcuni allevati a piccolo arbusto. Le foglie sono ovate, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore, sono proprio le foglie che vengono usate come aroma con il loro particolare profumo.

Essendo un albero la sua altezza se non potato riesce ad arrivare anche ai 10 metri, come larghezza si attesta sui 6 metri.

Tipo di Terreno

E’ una pianta molto rustica e si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno. Per la coltivazione viene usato un terreno adatto alla germinazione.

Esposizione

La posizione può essere completamente esposta a sole oppure leggermente ombreggiata, si consiglia un posto non troppo ventoso, il vento infatti rende i bordi delle foglie neri oltre che essere un periocolo per la rottura dei rami.

Messa a dimora

Le piantine possono essere messe a dimora a inizio autunno o inizio primavera e per tutto il mese di aprile.

Raccolta per il consumo

Le foglie possono essere usate fresche o raccolte e stese su un ripiano lasciate essiccare in un luogo buio. L’essiccazione può essere accelerata con varie pratiche (forni, ambienti con elevate temperature ecc.) in genere però si preferisce quella naturale, le foglie stese vengono poi pressate quando sono ancora verdi. E’ possibile inoltre conservare i rametti della potatura e legarli a testa in giù in un luogo buio e farli essiccare.

Moltiplicazione

Tramite talea legnosa.

Malattie, parassiti e avversità

Errati accorgimenti colturali possono portare a diversi sintomi, tra questi:

Le foglie si arricciano e ingialliscono dopodiché cadono, questo sintomo significa che la pianta è in un terreno inadatto ma soprattutto che c’è una forte carenza d’acqua.

Le foglie presentano una colorazione scura sul marrone, questo significa che il terreno non riesce a drenare bene l’acqua, oppure si sta somministrando troppa acqua.

Tra gli insetti che possono colpire la pianta di Alloro:

Cocciniglie, Trioza alacris comunemente conosciuta come Psilla dell’alloro, ragnetto rosso ed afidi.

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