Descrizione
L’Alcea rosea conosciuta comunemente con il nome di Malvarosa, Altea rosea o Malvone roseo, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvacee. Viene riconosciuta anche con un altro nome botanico: Althaea rosea considerato un sinonimo. Questa specie ha origini Europee e Asiatiche, cresce prevalentemente in zone temperate a quote collinari e montane fino ai mille metri.
Si tratta di una pianta di altezza variabile da 1,5 ai 2,5 metri e con un estensione di 50-60cm, possiede un grosso fusto erbaceo eretto ricoperto da una sottile peluria. Dal fusto dipartono lunghi e spessi piccioli che sorreggono foglie di dimensioni variabili mediamente presentano una lunghezza di circa 3,5-4cm; di forma arrotondata e composte da 3-7 lobi, sono di colore verde chiaro e ricoperte da peli ruvidi.
I fiori a forma di imbuto sono disposti in lunghi racemi terminali, sono larghi dai 5 ai 10 cm e possono avere diverse colorazioni a seconda della cultivar coltivata.
I semi sono di piccole dimensioni lunghi circa 5 millimetri, sono di forma tondeggiante e appiattiti, di colore marrone, giungo a maturazione verso il mese di ottobre.
Esistono diverse cultivar selezionate nel tempo per alcuni caratteri molto particolari, tra quelle più coltivate ci sono:
- Chater’s Double, caratterizzata da fiori doppi molto simili a quelli di una peonia, i colori che possono assumere sono bianco, rosa, bianco con sfumature di rosa, arancio soffuso, rosso chiaro, giallo, color lavanda.
- Nigra, fiori singoli tipicamente di colore viola intenso o marrone scuro con la parte centrale di colore giallo.
- Indian spring, fiori di colore giallo disposti singolarmente lungo il fusto possono essere di colore bianco, rosa o giallo.
- Majorette, varietà a portamento basso con altezze che raggiungono al massimo 100cm, produce fiori frangiati e semidoppi, possono essere di colore giallo, rosso, arancio chiaro tutti di tonalità chiara.
- Carnival, fiori a tonalità chiara, prevalentemente rossi e gialli, viene coltivata come pianta annuale.
Tutte queste cultivar sono molto rustiche e resistono bene a temperature di diversi gradi sotto lo zero. Allo stato naturale sono diffuse in terreni incolti ai margini dei boschi e in posizioni soleggiate. La coltivazione di questa specie viene destinata prevalentemente a bordure miste, selezionando con cura le cultivar e i rispettivi colori dei fiori, viene coltivata anche a ridosso di muri per via della sua altezza, date le sue esigenze in fatto di luce è preferibile non coltivarla all’ombra di arbusti o alberi ma assicurargli piuttosto una posizione ben illuminata. Può essere coltivata in vasi abbastanza profondi e larghi oppure coltivata direttamente a dimora. Per la coltivazione dell’alcea in vaso è meglio scegliere delle cultivar a portamento basso come la ‘Majorette’ che non necessita di tutori è può così essere facilmente spostata.
Molto note sono le proprietà medicinali di questa specie. L’estratto delle radici può svolgere una funzione protettiva nei confronti delle mucose. I fiori invece hanno proprietà antiinfiammatorie e analgesiche. La pianta possiede anche altre proprietà utili come: antipiretica, diuretica, emolliente ed espettorante.
Messa a dimora
La messa a dimora della malvarosa viene effettuata nel periodo primaverile prima dell’inizio del caldo intenso. In alternativa è possibile effettuare il trapianto delle piantine già formate nel periodo di inizio autunno.
Tipo di Terreno
Il terreno più adatto alla coltivazione dell’Alcea rosea è di medio impasto, ben strutturato e abbastanza fertile, anche se si adatta bene a terreni compatti e pesanti. Sono assolutamente da evitare sono i terreni troppo compatti e che presentano ristagni idrici. Per quanto riguarda il pH l’Alcea rosea dimostra una grande adattabilità anche se preferisce terreni neutri, leggermente acidi o alcalini.
Esposizione
La posizione più adatta per la pianta di malvarosa è in pieno sole. Tuttavia data la sua tendenza ad accrescersi in altezza è bene coltivarla in luoghi riparati non soggetti a venti forti. Nel caso non si può provvedere alla coltivazione in un posto riparato è bene dare alla pianta un sostegno in modo che il fusto non venga danneggiato dalle intemperie.
Fioritura
La fioritura dell’alcea avviene nel periodo primaverile e perdura per diversi mesi. I fiori a seconda della cultivar possono avere diverse colorazioni: rosa, giallo bianco, viola scuro, arancio e varie sfumature. I fiori sono un ottima attrattiva per insetti come api e farfalle che oltre ad essere molto vistosi sono anche ricchi di nettare.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’Alcea rosea può essere fatta tramite seme che risulta essere il metodo più efficace e usato.
La semina della Malvarosa viene effettuata generalmente nel periodo di fine inverno o inizio primavera se si coltivano cultivar annuali oppure si ha intenzione di rinnovare la coltura annualmente. Ci si procura dei piccoli vasetti, di diametro all’incirca di 8 cm, il substrato dovrà essere composto da parti uguali di sabbia e torba, i semi vanno collocati in numero di 3-4 per vasetto sulla superficie e ricoperti con un sottile strato di terriccio generico per la semina.
I contenitori vanno tenuti ad una temperatura costante di circa 12-14 gradi fino a che non saranno germinati i semi.
In alternativa la semina può essere effettuata direttamente a dimora in aiuole predisposte, preparando prima il terreno, lavorandolo almeno fino a 20 cm di profondità e distribuendo un buon terriccio per la semina misto a sabbia in modo da migliorare la qualità del terreno. Livellare per bene il substrato di coltivazione e procedere alla semina a spaglio avendo cura di ricoprire poi con un sottile strato di terriccio. Importante è eseguire la semina soltanto se il periodo di gelate tardive è assente.
Se si vuole predisporre un aiuola o comunque si vuole coltivare la pianta come perenne (scegliendo le varietà adatte) si dovrà procedere alla semina a metà estate seguendo le stesse modalità appena descritte. In questo periodo però si dovrà monitorare costantemente la temperatura e fornire ai semi e alle giovani piantine la dovuta quantità di acqua, evitare di lasciare il terreno arido altrimenti la germinazione potrebbe bloccarsi.
Se le piante saranno troppo fitte bisognerà sfoltirle lasciando circa 30 cm di distanza tra i singoli individui.
Lasciando le piante completare il loro ciclo vitale in un aiuola predisposta, provvederanno da se a propagarsi come piante biennali tramite seme, se si vuole avere il controllo sulla propagazione è bene quindi raccogliere i semi prima che cadano al suolo e rinnovare manualmente la coltura.
Accorgimenti colturali
Le piante coltivate in estate hanno bisogno di innaffiature costanti per evitare che il terreno si asciughi troppo.
Le concimazioni non sono necessarie se il terreno è abbastanza fertile, tuttavia annualmente può essere utile effettuare una pacciamatura con del compost organico ben maturo.
Malattie, parassiti e avversità
La pianta di Malvarosa può essere attaccata da diversi parassiti e presentare alcune malattie.
Gli insetti più comuni che provocano danni alle piante di Malvarosa sono:
- Afidi
- Altica
- Cimice
- Larve di nottue
Può essere soggetta anche a malattie crittogamiche come la Ruggine e l’antracnosi.
Il tenero fogliame, in particolari i nuovi germogli in formazione possono essere facile preda di limacce che se non eliminate tempestivamente possono defogliare l’intera pianta.