Descrizione
L’afide lanigero il cui nome scientifico è Eriosoma lanigerum è un piccolo insetto parassita del melo.
Le neanidi ovvero gli stadi giovanili dell’insetto sono lunghi circa 1,5mm lo stadio adulto invece misura circa 2,5mm.
Piante colpite
Le piante colpite dall’afide lanigero sono il melo, il pero e il cotogno, possono essere soggette ad attacchi anche altre piante appartenenti al gruppo delle rosacee.
Ciclo di vita
L’afide lanigero grazie alla sua secrezione lanuginosa può vivere protetto sui rami e sulle branche delle piante ospiti, negli anfratti della corteccia e nelle radici.
L’afide può approfittare, per ripararsi, anche dei cunicoli scavati da rodilegni e insetti che provocano danni al legno.
Questo insetto può compiere dalle 10 alle 20 generazioni all’anno e resta attivo fino a novembre in relazione al clima fino al presentarsi delle prime gelate mattutine.
Danni
Il danno provocato in seguito a punture trofiche determina delle formazioni tumorali dovute ad un iperplasia in seguito alla produzione da parte dell’afide di alcuni enzimi.
Le piante colpite mostrano segni di sofferenza minor produzione di raccolto e maggior quantità di raccolto deforme e di piccole dimensioni.
Le piante colpite possono presentare anche altre malattie che sono trasportate dall’Eriosoma lanigerum.
Metodi di difesa
La lotta all’afide lanigero si esegue con le metodologie della lotta integrata e guidata oppure con mezzi chimici.
I trattamenti invernali al melo possono essere svolti con l’utilizzo di oli gialli o polisolfuri. La lotta chimica si pratica in pre e post fioritura. Vengono impiegati piretroidi o prodotti aficidi specifici.
Nemici naturali
Un nemico naturale dell’afide lanigero è l’imenottero Aphelinus mali.