Acero campestre

Descrizione

La pianta di acero campestre fa parte insieme ad altre specie, della macchia mediterranea, è quindi molto diffusa in Italia. Allo stato naturale l’acero campestre ha un tronco corto con una chioma tonda, la fioritura di poca rilevanza estetica avviene indicativamente nel mese di maggio. Le foglie sono piccole con una lunghezza variabile di 3-5 cm, sono opposte e germogliano durante o poco prima della fioritura di maggio. Nel periodo autunnale presentano una colorazione che varia dal giallo lucido all’arancio.
I tronchi più vecchi tendono a formare una corteccia forte, reticolata con crepe.

In molti vivai è possibile trovare delle piantine di acero campestre che si prestano alla realizzazione di un bonsai. In alternativa le piante grezze pronte per la modellazione possono essere acquistate nei centri specializzati di bonsai.
I semi si possono raccogliere a partire dal mese di agosto, vengono conservati in sabbia tenuta umida e tenuti in un luogo fresco, la semina potrà essere effettuata la primavera successiva.

Accorgimenti colturali

acero (4)L’albero di acero campestre predilige un esposizione soleggiata o a mezza ombra, sopporta bene i luoghi esposti a forti correnti di vento.
Le annaffiature per gli esemplari collocati in serre o locali possono essere effettuate anche con acqua di rubinetto ovvero con acqua ricca di sali minerali, il terreno sopporta elevate concentrazioni saline, l’acero così riesce a sopravvivere per lunghi periodi di siccità senza presentare danni alle foglie.

Il terreno può essere composto da una miscela di tre parti di terra trapuntata (ricordiamo che questo tipo di substrato è composto da parti variabili di sabbia e torba), due di lapillo lavico, una di sabbia grossa e tre parti di Akadama ovvero una speciale preparazione a base di argilla molto usata per la preparazione del terreno per bonsai.

All’incirca ogni due o tre anni si effettua una sostituzione del substrato di circa due terzi, questo per ridare vitalità al terreno e sostituire gli elementi che avranno perso la loro efficacia come l’argilla e la torba. La concimazione viene effettuata nel periodo che va da maggio ad agosto, è possibile usare un concime organico ma generalmente viene impiegato un concime specifico appositamente studiato per i bonsai.

Alla fine di agosto l’albero va preparato per la stagione fredda somministrando del concime con basse dosi di azoto e una buona parte di potassio. Uno svernamento sicuro può essere realizzato rimuovendo la ciotola e interrando la balla in un cassone contenente sabbia e torba, la posizione del cassone dovrà essere in un luogo ombreggiato.

Modellatura

Per la modellatura di un bonsai derivante da un acero campestre gli stili Giapponesi suggeriscono la forma a scopa che più sia avvicina alla forma naturale assunta dalla pianta. Oltre alla forma a scopa è consigliata anche la classica forma eretta, entrambe queste forme sono adatte per un acero campestre e sono facili da realizzare, ovviamente è possibile realizzare anche le altre forme usando questa varietà di albero.

Legatura

Come tutte le altre specie di acero anche l’acero campestre presenta una corteccia molto sensibile, premesso ciò è molto importante prestare attenzione mentre si effettua la legatura con i fili.
E’ proprio a causa della morbidezza della corteccia che un errata applicazione può portare alla formazione di cicatrici compromettendo irrimediabilmente l’estetica del bonsai. Per evitare l’incarnimento ovvero la formazione di tessuto legnoso cicatrizzante attorno al filo è buona norma controllare spesso lo stato di legatura intervenendo nel caso fosse necessario rimuovendo il filo.
Normalmente soltanto i rami giovani di un anno sono adatti alla legatura con filo, gli altri rami più vecchi presentano una particolare durezza e quindi è consigliata la tensionatura con filo.

Potatura

La potatura di un bonsai di acero campestre si effettua nel periodo primaverile prima della germogliazione, si esegue una potatura totale di tutti i rami. Dopo il taglio i boccioli che rimangono sui rami dovrebbero avere intorno a sé uno spazio tale da agevolare la loro crescita e impedire quella degli altri germogli.
A seconda del grado di sviluppo in cui si trova l’albero, la germogliazione primaverile viene prima o poi interrotta. Se il tronco dovesse ancora inspessirsi si effettua una potatura su due o tre coppie di foglie a partire dalla lunghezza di circa 20 cm.
Se si sceglie una ramificazione più fine si può eliminare la prima crescita già ad una lunghezza di 10 cm su una o due coppie di foglie.
Dopo ogni potatura l’acero campestre germoglia nuovamente nell’arco di due o tre settimane, per questo motivo l’ultimo taglio dovrà avvenire alla fine del mese di luglio.
La germogliazione successiva viene pinzettata, questa pratica tuttavia in molti casi porta all’interruzione della crescita.

Il fogliame viene tagliato nel mese di maggio, i rami più spessi vengono eliminati nel periodo dello sviluppo primaverile, in questo modo si evita che l’albero possa avere una fioritura eccessiva.

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